*********Disclaimer: questo è un post "diverso", niente descrizione di scene di vita vissuta in Studio Grandicello. E' frutto di una promessa ed è dedicato alla mia amica Federica (detta Federiha), avvocato pentito pure lei, che ho conosciuto in vacanza in Turchia, per ricordarle che era molto più semplice capire i Turchi quando parlavano la loro ligua, rispetto alle sue locuzioni gergali fiorentine*****************
L'anno scorso sono stata spesso e volentieri, per lavoro e per piacere, in Toscana.
Mi correggo, nel Granducato di Toscana.
Mi correggo di nuovo, nel GranduHato di Toscana.
E lì ho avuto la conferma (casomai ne avessi avuto bisogno) che sapere discretamente l'inglese non serve ad un beneamato cacchio. Noi dovremmo studiare le locuzioni dialettali e gergali delle varie regioni italiane. Mi correggo: noi si dovrebbe imparare a parlare il toscanaccio, ovvia!
E sì, perchè nel Granduhato si parla proprio una lingua a parte, con regole complicatissime e frasi fatte che neanche la fantasia più malata (una fantasia tipo la mia, n.d.r.) riuscirebbe ad accostare al reale significato.
Ma veniamo a qualche esempio pratico. In Granduhato non si dice "qui" o "là". In Granduhato esiste "costì" e "costà". E fin qui.....direte voi: un po' arcaico ma sarà l'equivalente di qui o lì.
E invece no!!!!
"Costì" lo dici per indicare cosa o luogo lontano da chi parla ma vicino a chi ascolta. "Costà" lo dici per indicare cosa o luogo lontano da ambedue i soggetti impegnati nel dialogo.
Capirete bene che il turco è evidentemente più semplice. E ha anche più senso: se sentite parlare un turco e non capite un cavolo di quello che dice, vi consolerete dicendo 'vabbè è turco!!è lingua difficilissima per definizione!!" ma se sentite parlare un fiorentino senza capire una cippa di dove voglia andare a parare, penserete dubbiosi: "ma porca vacca!!infondo facciamo parte della stessa nazione!!".
Per tornare agli esempi pratici: pensate di sedervi davanti al vostro televisore, infilare un dvd con le lezioni di inglese e veder comparire Mr. Brown che vi imposta delle scenette per farvi capire il senso di qualche "frase fatta". Ecco, siete sul divano, infilate il dvd per la lezione di fiorentino e compare sullo schermo Federiha (detta anche la Mrs. Brown di Figline Valdarno) che vi guarda con gli occhioni sgranati, e con voce appena appena implorante vi dice "ovvia, ragazzi, c'ho furia".
A questo punto, penserete, questi saranno i possibili scenari:
(i) A breve il collo e i muscoli di Federiha si gonfieranno a dismisura, lei diventerà verde e, dopo aver cacciato un urlo simile ad un ruggito di leone, si lancerà sulle macchine che la circondano scoperchiandole a mani nude; ovvero
(ii) Federiha comincerà ad insultarci e prenderci a schiaffi uno ad uno fino a quando non cadremo a terra esanimi.
Niente di tutto questo cari miei!!!Nel nostro dvd, Federiha salterà in macchina e guiderà frettolosa verso un luogo imprecisato disperso nella campagna aretina: 'c'ho furia' nient'altro significa se non "ho fretta" (!!!).
Scena 2: Federiha è in macchina, fuori ci sono meno 15 gradi (in Toscana il microclima è impietoso: caldo africano d'estate e freddo piùcchepolare d'inverno. E le mezze stagioni, si sà, non esistono più...). Dentro la macchina, gli occupanti cominciano a sentire che le loro estremità si stanno sinistramente intorpidento e che sono avvolti da una sonnolenza premonitrice di assideramento.
Federiha guarda i compagni serena e, con voce rassicurante dice "ora metto su un po' di legni".
Qui gli occupanti della macchina si destano dal torpore: già immaginano Federiha fiondarsi fuor dalla vettura in tenuta da boscaliolo a raccogliere legna da ardere, verosimilmente, in qualche fuocherello improvvisato nel parcheggio del centro commerciale.
E invece no, cari miei!!!Proprio non mi seguite!!!
Federiha intendeva solo 'accendere il riscaldamento dell'auto'.
Non ci siamo proprio. Vi servono più lezioni. Più dvd. E molte più gite in Toscana.
In alternativa, ascoltate il mio consiglio, cominciate a studiare un po' di turco.....
venerdì 28 gennaio 2011
Problemi di Comunicazione/Il Fiorentino
Problemi di comunicazione/English Lessons
Negli studi grandicelli come il mio sapere discretamente l'inglese è fondamentale. Non per far carriera. Proprio per sopravvivere.
Il linguaggio che si sente nei corridoi, nelle pause caffè è un inglese italianizzato degno del miglior film di Castellano&Pipolo "hai letto l'ultima draft?gli issues che pone...." oppure "è arrivata l'Offering Circular della bond issuance ...."
Se non conosci poche parole chiave sei tagliato fuori. Fuori dalla vita lavorativa. Fuori della vita sociale di studio. Fuori dai riti di gruppo. Esattamente come in una setta.
L'inglese aggiunge credibilità alla nostra vita fra queste quattro mura. Che effetto vi fa se sentite dire 'alle tre ho una riunione?'. E' scontato, banale: oggi come oggi chiunque partecipa a 'riunioni', anche il mio parrucchiere fa riunioni col suo 'staff' all'inizio di qualsiasi giornata lavorativa. Provate, invece, a dire "alle tre ho un meeting". Sentite la differenza?Uno che ha un meeting non può che essere un gran figo. Anche se durante tutto il meeting disegna casette e fiorellini sul blocco per gli appunti.
Ecco, da Studio Grandicello abbiamo passato il tempo delle riunioni (roba per parrucchieri). E anche quello dei meeting (fa troppo rampantismo anni '80).
Noi ora facciamo "Brain Storming".
Vi rendete conto quanto siamo cazzuti???
Se fossi un uomo della strada e sapessi che i miei avvocati fanno brain storming, mi cacherei sotto.
Da Studio Grandicello organizzano addirittura corsi di inglese interni perchè loro (i "capi") credono davvero in questo bilinguismo. Corsi in cui il senso dell'umorismo è drammaricamente bandito. Quando decisi di frequentare uno di questi corsi, l'insegnante di inglese mi chiese (con perfetto accento di Cambridge) quale fosse il mio livello di inglese. E io - optando per una completa onestà - risposi con perfetto accento del profondo Sud "Dear Diane, My english is at the feet of Jesus". Letterale traduzione della locuzione gergale (o quasi dialettale) "Diane, il mio inglese è ai piedi di Cristo" (dicasi di situazione complicata, tutt'altro che felice).
La povera Diane (avvocato londinese anche lei e tutt'altro che pentita), dall'occhio ceruleo e la scarpa col tacco leopardata, trasecolò alla mia risposta. Diventò pallida, chiese acqua e zucchero e si accasciò sulla sedia. Ecco. Avevo tentato di sdrammatizzare e avevo quasi ammazzato l'insegnate di inglese.
Il problema vero era che Diane era stata colta in contropiede: l'avvocato medio di Studio Grandicello non ha senso dell'umorismo ed è talmente imbevuto di questo strano miscuglio italiano/inglese che pretende di usarlo anche fuori dello Studio, nel cosidetto mondo civile.
Una volta, sentimmo con orrore un nostro collega più senior (o 'anziano'), nato, vissuto e svezzato a Palermo, sbraitare al telefono con la propria colf (anche 'donna delle pulizie'): "RRRRosaliaaaa, ti dissi che le camicie me le devi stirare di default!!".
Ora, immaginate Rosalia, 54 anni da Caltanisetta e diploma di terza media che pensa cosa cavolo possa essere uno 'stiro di default'. Gliele avrà dovute stirare a testa in giù??Oscillando la testa e insultandole con lieve accento francese ('brutta, brutta camicià, ti devi stirà')?mentre incrocia un passo di tango col mocio vileda e tenta un timido casquet??
La vita della colf di un avvocato deve essere davvero dura.
Il linguaggio che si sente nei corridoi, nelle pause caffè è un inglese italianizzato degno del miglior film di Castellano&Pipolo "hai letto l'ultima draft?gli issues che pone...." oppure "è arrivata l'Offering Circular della bond issuance ...."
Se non conosci poche parole chiave sei tagliato fuori. Fuori dalla vita lavorativa. Fuori della vita sociale di studio. Fuori dai riti di gruppo. Esattamente come in una setta.
L'inglese aggiunge credibilità alla nostra vita fra queste quattro mura. Che effetto vi fa se sentite dire 'alle tre ho una riunione?'. E' scontato, banale: oggi come oggi chiunque partecipa a 'riunioni', anche il mio parrucchiere fa riunioni col suo 'staff' all'inizio di qualsiasi giornata lavorativa. Provate, invece, a dire "alle tre ho un meeting". Sentite la differenza?Uno che ha un meeting non può che essere un gran figo. Anche se durante tutto il meeting disegna casette e fiorellini sul blocco per gli appunti.
Ecco, da Studio Grandicello abbiamo passato il tempo delle riunioni (roba per parrucchieri). E anche quello dei meeting (fa troppo rampantismo anni '80).
Noi ora facciamo "Brain Storming".
Vi rendete conto quanto siamo cazzuti???
Se fossi un uomo della strada e sapessi che i miei avvocati fanno brain storming, mi cacherei sotto.
Da Studio Grandicello organizzano addirittura corsi di inglese interni perchè loro (i "capi") credono davvero in questo bilinguismo. Corsi in cui il senso dell'umorismo è drammaricamente bandito. Quando decisi di frequentare uno di questi corsi, l'insegnante di inglese mi chiese (con perfetto accento di Cambridge) quale fosse il mio livello di inglese. E io - optando per una completa onestà - risposi con perfetto accento del profondo Sud "Dear Diane, My english is at the feet of Jesus". Letterale traduzione della locuzione gergale (o quasi dialettale) "Diane, il mio inglese è ai piedi di Cristo" (dicasi di situazione complicata, tutt'altro che felice).
La povera Diane (avvocato londinese anche lei e tutt'altro che pentita), dall'occhio ceruleo e la scarpa col tacco leopardata, trasecolò alla mia risposta. Diventò pallida, chiese acqua e zucchero e si accasciò sulla sedia. Ecco. Avevo tentato di sdrammatizzare e avevo quasi ammazzato l'insegnate di inglese.
Il problema vero era che Diane era stata colta in contropiede: l'avvocato medio di Studio Grandicello non ha senso dell'umorismo ed è talmente imbevuto di questo strano miscuglio italiano/inglese che pretende di usarlo anche fuori dello Studio, nel cosidetto mondo civile.
Una volta, sentimmo con orrore un nostro collega più senior (o 'anziano'), nato, vissuto e svezzato a Palermo, sbraitare al telefono con la propria colf (anche 'donna delle pulizie'): "RRRRosaliaaaa, ti dissi che le camicie me le devi stirare di default!!".
Ora, immaginate Rosalia, 54 anni da Caltanisetta e diploma di terza media che pensa cosa cavolo possa essere uno 'stiro di default'. Gliele avrà dovute stirare a testa in giù??Oscillando la testa e insultandole con lieve accento francese ('brutta, brutta camicià, ti devi stirà')?mentre incrocia un passo di tango col mocio vileda e tenta un timido casquet??
La vita della colf di un avvocato deve essere davvero dura.
venerdì 14 gennaio 2011
La Stagione dell'Amore/2
Altro teorema sulla vita sentimentale di un avvocato vissuta da Avvocato Pentito: Gli Avvocati donna non rimorchiano. Soprattutto in vacanza.
Disclaimer: Ogni riferimento a fatti e/o persone realmente esistite non è puramente casuale, quindi se vi riconoscete nel racconto, fate finta di niente così eviterete una brutta figura.
Scena 1. Estate. Isola sperduta e festaiola nel mar mediterraneo. Aperitivo in spiaggia. Caraffe di Mojito e occhio alcolico - sbilenco. Manciata di amiche Praticanti e Avvocati Pentiti di Studio Grandicello in vacanza assieme.
Musica in sottofondo: My dream is to fly over the rainbow so highhhhhh.
Fanciullo in fiore in esplosione ormonale e addominale si avvicina al gruppo di amiche. Sorriso ammiccante.
Fanciullo: "ehilàààààà"
Amiche: "ciao..." Poi, notando l'addominale: "ehilààààààààààà".
Fanciullo: "io mi chiamo Mario, sono tecnico delle caldaie"
Amiche (con entusiasmo crescente...avete idea di quanto sia difficile trovare un tecnico della caldaia quando serve?Per non parlare di un tecnico con l'addominalo scolpito): "Ciao Mario!!!"
MarioAddominalo: "e voi....che fate?"
PrimaAmica: "lavoriamo in uno studio legale...."
SecondaAmica: "sì...ehm...siamo avvocati..."
A quella parola l'occhio di MarioAddominalo diventa vitreo, lo attraversa un lampo di panico: "ah....avvocati.....scusate.....mi chiamano....mi sa che se stanno a rubà la macchina...."
PrimaAmica: "ma Mario.....qui non si arriva in macchina...."
MarioAddominalo: "sì...volevo ....dì...er motorino.....ho visto uno che se stava a ciuccià à miscela cò nà cannuccia der Mojito"
Amiche: "......"
Gli Avvocati non cuccano. E' indispensabile cambiare strategia.
Scena 2. Estate. Isola sperduta e festaiola nel mar mediterraneo. Aperitivo in spiaggia. Caraffe di Mojito e occhio alcolico - sbilenco. Manciata di amiche Praticanti e Avvocati Pentiti di Studio Grandicello in vacanza assieme.
Musica in sottofondo: I really want toooo come kick it with youuuuu. You'll be mine American booooyyyyyyyyy
Altro Fanciullo in fiore con bicipite fulgido e scolpito si avvicina al gruppo di amiche: "ehilàààààààààààààà"
Amiche in coro (entusiasmo alle stelle): "ehilàààààààààààààààà"
FanciulloBicipito: "ciao, sono Paolo, di Roma, ho 34 anni e sono studente fuori corso..... e voi?"
TerzaAmica: "noi....lavoriamo in uno studio legale...."
PaoloBicipito: "ah...eh....di....che fate in uno studio legale?"
PrimaAmica "fotocopie. Lei che è più esperta prepara addirittura caffè".
PaoloBicipito (con sorriso 14pollici) :"ahhhhhhh e cosa fate stasera bimbe?si và a cena assieme?"
Le segretarie cuccano tantissimo agli aperitivi danzanti nelle isole del mar mediterraneo.
Disclaimer: Ogni riferimento a fatti e/o persone realmente esistite non è puramente casuale, quindi se vi riconoscete nel racconto, fate finta di niente così eviterete una brutta figura.
Scena 1. Estate. Isola sperduta e festaiola nel mar mediterraneo. Aperitivo in spiaggia. Caraffe di Mojito e occhio alcolico - sbilenco. Manciata di amiche Praticanti e Avvocati Pentiti di Studio Grandicello in vacanza assieme.
Musica in sottofondo: My dream is to fly over the rainbow so highhhhhh.
Fanciullo in fiore in esplosione ormonale e addominale si avvicina al gruppo di amiche. Sorriso ammiccante.
Fanciullo: "ehilàààààà"
Amiche: "ciao..." Poi, notando l'addominale: "ehilààààààààààà".
Fanciullo: "io mi chiamo Mario, sono tecnico delle caldaie"
Amiche (con entusiasmo crescente...avete idea di quanto sia difficile trovare un tecnico della caldaia quando serve?Per non parlare di un tecnico con l'addominalo scolpito): "Ciao Mario!!!"
MarioAddominalo: "e voi....che fate?"
PrimaAmica: "lavoriamo in uno studio legale...."
SecondaAmica: "sì...ehm...siamo avvocati..."
A quella parola l'occhio di MarioAddominalo diventa vitreo, lo attraversa un lampo di panico: "ah....avvocati.....scusate.....mi chiamano....mi sa che se stanno a rubà la macchina...."
PrimaAmica: "ma Mario.....qui non si arriva in macchina...."
MarioAddominalo: "sì...volevo ....dì...er motorino.....ho visto uno che se stava a ciuccià à miscela cò nà cannuccia der Mojito"
Amiche: "......"
Gli Avvocati non cuccano. E' indispensabile cambiare strategia.
Scena 2. Estate. Isola sperduta e festaiola nel mar mediterraneo. Aperitivo in spiaggia. Caraffe di Mojito e occhio alcolico - sbilenco. Manciata di amiche Praticanti e Avvocati Pentiti di Studio Grandicello in vacanza assieme.
Musica in sottofondo: I really want toooo come kick it with youuuuu. You'll be mine American booooyyyyyyyyy
Altro Fanciullo in fiore con bicipite fulgido e scolpito si avvicina al gruppo di amiche: "ehilàààààààààààààà"
Amiche in coro (entusiasmo alle stelle): "ehilàààààààààààààààà"
FanciulloBicipito: "ciao, sono Paolo, di Roma, ho 34 anni e sono studente fuori corso..... e voi?"
TerzaAmica: "noi....lavoriamo in uno studio legale...."
PaoloBicipito: "ah...eh....di....che fate in uno studio legale?"
PrimaAmica "fotocopie. Lei che è più esperta prepara addirittura caffè".
PaoloBicipito (con sorriso 14pollici) :"ahhhhhhh e cosa fate stasera bimbe?si và a cena assieme?"
Le segretarie cuccano tantissimo agli aperitivi danzanti nelle isole del mar mediterraneo.
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La Stagione dell'Amore/1
In qualche anno di onorato servizio (sempre come avvocato pentito, non avendo avuto altre "esperienze" di pentitismo lavorativo), ho ampiamente avuto modo di osservare che gli avvocati (pentiti e non) hanno tendenza ad accoppiarsi fra di loro.
Secondo gli appartenenti alla categoria, questo dipende principalmente da una sorta di "disponibilità da fascia oraria". In altri termini: se si passa la quasi totalità delle proprie ore vigili chiusi nel proprio luogo di lavoro, come si può avere il tempo di uscire nella giungla metropolitana, a cercarsi affinità elettive con persone dell'altro sesso? Ttriste e reale teorema. E ancora: se anche in quelle ore vigili si riuscisse nell'impresa di infilarci un aperitivo....quali altri esponenti della razza umana pensate si riusciranno ad incontrare in un bar fighetto, in centro città, che prendono un aperitivo alle nove di sera?Altri avvocati, appunto. Triste e conseguenziale corollario del teorema di cui sopra.
Una volta, un ruspante esponente del sesso maschile, avendo saputo qual era la mia professione, commentò candidamente: "ah sei avvocato?ma lo sai che gli avvocati che conosco sono sempre fidanzati con altri avvocati?" pausa di riflessione e poi di seguito, come parlando con se stesso: "e ci credo....quello è per via della teoria dell'evoluzione della specie: le persone schifose si uniscono ad altre persone schifose, no?Così si evita che faccia danni in giro".
Questa teoria di "conservazione genetica" mi ha sempre affascinato. E forse, sotto sotto, la ritengo anche piuttosto fondata.
In ogni caso, tornando al nocciolo della questione, è possibile affermare che l'avvocato si accoppia con altro avvocato, probabilmente per mancanza di tempo. La stessa mancanza di tempo, fà sì che l'avvocato si accoppi con altro avvocato (anche) sul posto di lavoro. E questo è tristemente noto e facilmente dimostrabile.
Quando arrivai nello Studio di Considerevoli Dimensioni (d'ora innanzi anche "Studio Grandicello") di cui pentitamente ancor oggi occupo la sedia, ci fecero partecipare ad un così detto "corso di formazione" (sottotitolo: come insegnare a quattro semi-sviluppati come passare dieci ore di seguito davanti ad un monitor, senza giocare alla playstation e senza far saltare nulla per aria). Alla fine del corso, l'insegnante ci fece anche una breve lezione sulla toponomastica di Studio Grandicello: "...e al primo piano c'è il bar e la biblioteca e.....ahem, in biblioteca magari evitate di andare dopo le sette e mezza di sera.....hihihihihi". Le nostre menti ancora candide (e ottenebrate dalla scoperta dell'esistenza della parola Time Sheet) non colsero il senso di quella risatina maliziosa. Pochi giorni dopo, ci venne spiegato senza troppi fronzoli (e con slides esplicative per i più tonti) che era capitato più volte di trovare in biblioteca stimati "professionisti" in "atteggiamenti affettuosi". La rivelazione ci distrusse. In quanto ultimi arrivati ed ultime ruote del carro, cosa sarebbe successo se avessimo scoperto tresche scabrose ed intrecci fedifraghi?ci avrebbero licenziato?murati vivi in studio oberati a finire ricerche impossibili e senza fine per mesi interi senza vedere la luce?ritorsioni camorristiche?.......il palazzo di fronte, in costruzione, aveva pilastri belli larghi in cui sarebbe bastato un attimo per far sparire un praticante....
La sera, più di una volta, si assisteva a scene simili:
Ore 19.45. Interno Studio Grandicello. Sottofondo di zampettìi su tastiera. Squillo del telefono.
Praticante orginario di paese al di sotto del Po (d'ora innanzi "SottoPo"): "cu michia vorranno a quest'ora??c'ho mamma in visita a casa che mi ha fatto la parmigiana!!!" poi, rispondento al telefono con leggero accento bergamasco: "pronto?avvocato?certo che sono qui avvocato!eheh dove dovrei essere?...certo, la raggiungo subito e mi dice nei dettagli". Click.
Silenzio. Zampettìio sulla tastiera.
SottoPo: "Hai presente la nuova socia?"
NoBrain: "quella coi baffi?"
SottoPo: "coi baffi ed un accenno di barba"
NoBrain: "eh..."
SottoPo: "vuole vedermi per spiegarmi un lavoro"
NoBrain: "alle 19.50?"
SottoPo: "vuole spiegarmelo in biblioteca..."
NoBrain ".... ti accompagno".
C'era più solidarietà fra di noi che fra i commilitoni di Guantanamo.
Secondo gli appartenenti alla categoria, questo dipende principalmente da una sorta di "disponibilità da fascia oraria". In altri termini: se si passa la quasi totalità delle proprie ore vigili chiusi nel proprio luogo di lavoro, come si può avere il tempo di uscire nella giungla metropolitana, a cercarsi affinità elettive con persone dell'altro sesso? Ttriste e reale teorema. E ancora: se anche in quelle ore vigili si riuscisse nell'impresa di infilarci un aperitivo....quali altri esponenti della razza umana pensate si riusciranno ad incontrare in un bar fighetto, in centro città, che prendono un aperitivo alle nove di sera?Altri avvocati, appunto. Triste e conseguenziale corollario del teorema di cui sopra.
Una volta, un ruspante esponente del sesso maschile, avendo saputo qual era la mia professione, commentò candidamente: "ah sei avvocato?ma lo sai che gli avvocati che conosco sono sempre fidanzati con altri avvocati?" pausa di riflessione e poi di seguito, come parlando con se stesso: "e ci credo....quello è per via della teoria dell'evoluzione della specie: le persone schifose si uniscono ad altre persone schifose, no?Così si evita che faccia danni in giro".
Questa teoria di "conservazione genetica" mi ha sempre affascinato. E forse, sotto sotto, la ritengo anche piuttosto fondata.
In ogni caso, tornando al nocciolo della questione, è possibile affermare che l'avvocato si accoppia con altro avvocato, probabilmente per mancanza di tempo. La stessa mancanza di tempo, fà sì che l'avvocato si accoppi con altro avvocato (anche) sul posto di lavoro. E questo è tristemente noto e facilmente dimostrabile.
Quando arrivai nello Studio di Considerevoli Dimensioni (d'ora innanzi anche "Studio Grandicello") di cui pentitamente ancor oggi occupo la sedia, ci fecero partecipare ad un così detto "corso di formazione" (sottotitolo: come insegnare a quattro semi-sviluppati come passare dieci ore di seguito davanti ad un monitor, senza giocare alla playstation e senza far saltare nulla per aria). Alla fine del corso, l'insegnante ci fece anche una breve lezione sulla toponomastica di Studio Grandicello: "...e al primo piano c'è il bar e la biblioteca e.....ahem, in biblioteca magari evitate di andare dopo le sette e mezza di sera.....hihihihihi". Le nostre menti ancora candide (e ottenebrate dalla scoperta dell'esistenza della parola Time Sheet) non colsero il senso di quella risatina maliziosa. Pochi giorni dopo, ci venne spiegato senza troppi fronzoli (e con slides esplicative per i più tonti) che era capitato più volte di trovare in biblioteca stimati "professionisti" in "atteggiamenti affettuosi". La rivelazione ci distrusse. In quanto ultimi arrivati ed ultime ruote del carro, cosa sarebbe successo se avessimo scoperto tresche scabrose ed intrecci fedifraghi?ci avrebbero licenziato?murati vivi in studio oberati a finire ricerche impossibili e senza fine per mesi interi senza vedere la luce?ritorsioni camorristiche?.......il palazzo di fronte, in costruzione, aveva pilastri belli larghi in cui sarebbe bastato un attimo per far sparire un praticante....
La sera, più di una volta, si assisteva a scene simili:
Ore 19.45. Interno Studio Grandicello. Sottofondo di zampettìi su tastiera. Squillo del telefono.
Praticante orginario di paese al di sotto del Po (d'ora innanzi "SottoPo"): "cu michia vorranno a quest'ora??c'ho mamma in visita a casa che mi ha fatto la parmigiana!!!" poi, rispondento al telefono con leggero accento bergamasco: "pronto?avvocato?certo che sono qui avvocato!eheh dove dovrei essere?...certo, la raggiungo subito e mi dice nei dettagli". Click.
Silenzio. Zampettìio sulla tastiera.
SottoPo: "Hai presente la nuova socia?"
NoBrain: "quella coi baffi?"
SottoPo: "coi baffi ed un accenno di barba"
NoBrain: "eh..."
SottoPo: "vuole vedermi per spiegarmi un lavoro"
NoBrain: "alle 19.50?"
SottoPo: "vuole spiegarmelo in biblioteca..."
NoBrain ".... ti accompagno".
C'era più solidarietà fra di noi che fra i commilitoni di Guantanamo.
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