tag:blogger.com,1999:blog-76363290087247757152024-03-19T11:37:11.828+01:00Diario di un Avvocato Pentitonobrain.dub@libero.itNoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.comBlogger43125tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-90810634734726026352013-10-20T23:05:00.001+02:002013-10-20T23:05:48.163+02:00Scritto nelle Stelle<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; border-spacing: 0px; font-family: 'Marker Felt';"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"></span></span><br />
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<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; border-spacing: 0px; line-height: normal;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;">In Italia c'è la crisi.</span></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; border-spacing: 0px; line-height: normal;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><br /></span></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; border-spacing: 0px; line-height: normal;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;">In Europa un po' meno, in America pare se ne parli già al passato, ma in Italia siamo in piena emergenza.</span></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; border-spacing: 0px; line-height: normal;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><br /></span></span></div>
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E' da quando ho iniziato a lavorare che mi dicono che il periodo d'oro è appena passato. Purtroppo sei arrivata in una fase calante, ma "ehi, vedrai che prima o poi la situazione migliorerà".</div>
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Invece ogni fine anno si discute di quanto peggiore sarà quello successivo.</div>
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Si tratta di discussioni in termini economici eh?se dovessimo parlare di oroscopi e affini, invece, pare che il mio segno zodiacale - il Leone, n.d.r. - viva un periodo di crisi ininterrotta a partire da quando sono entrata nella pubertà ai giorni nostri. Colpa di Urano. O di Plutone. Pare che entrambi stiano da anni, fissi, a rompere le uova nel paniere al cielo del leone.</div>
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Ma dico io, non potrebbero andare ad infelicitare qualche altro segno?sono in 12...facessero almeno a turno!Che ne è della storia della gravità terreste, della rotazione dei pianeti, se questi due non si schiodano da almeno 10 anni dal loro posto?</div>
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Che poi, uno ce la mette pure tutta ad affrontare la vita con ottimismo, positività ed un sorriso, ma se ci si mettono contro sia le congiunture economiche che quelle astrali....si rischia di far la fine di Don Chisciotte della Mancia e combattere contro i mulini a vento.</div>
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La cosa peggiore è che si sta perdendo anche la speranza. L'attesa. L'aspettativa. Quando ero bambina gli oroscopi raccontavano solo cose belle: pazienza se poi era una balla, almeno ti fornivano un flebile affidamento nel domani. Grinta per affrontare le giornate.</div>
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Un giorno, ricordo, da liceale, in una giornata grigia invernale il mio oroscopo mi disse di "buttarmi a peso morto nella sfida che la giornata mi avrebbe lanciato".</div>
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Quella mattina - inaspettatamente - venni interrogata in latino.</div>
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Seguii quindi il consiglio dell'oroscopo: mi alzai, andai alla cattedra e lì ... mi buttai a peso morto per terra nel disperato tentativo di simulare uno svenimento.</div>
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Nel mio completo abbandonarmi alla forza di gravità, rimbalzai anche con la testa sulla cattedra di legno.</div>
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La professoressa mi guardò inorridita: la mia era stata palesemente una finzione, ma dalla ferita aperta che mi ero appena procurata sulla fronte usciva sangue a fiotti: mi colava sugli occhi, ai lati del naso...parevo un volantino contro la violenza domestica. </div>
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Eppure la fissavo con un sorriso ebete e trionfante: ero evidentemente, completamente pazza, ma come avrebbe fatto a dimostrarlo?</div>
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Quel giorno evitai il brutto voto e guadagnai punti. Due, per la precisione. Di sutura, sulla fronte. (ma molteplici punti guadagnò anche il mio amor proprio per aver portato a termine con successo il diabolico piano).</div>
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In ogni caso l'oroscopo, col suo messaggio grintoso, mi aveva spronato. Mi aveva ispirato. (Oddio, col senno di poi devo ammettere potesse anche integrare un principio di istigazione a delinquere, ma direi che su questo possiamo sorvolare).</div>
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Al giorno d'oggi, invece, di quegli stringati, chiari messaggi ottimisti cos'è rimasto? nulla!</div>
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Gli oroscopi di oggi inventano neologismi. </div>
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Citano Twain e Checov (?). </div>
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E, soprattutto, prevedono (quasi) sempre pantagrueliche frecate. </div>
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Che ora, capisco i tempi siano cambiati. Capisco la società si sia evoluta. Ma - in nome di Dio - perchè se voglio sapere quanta sfiga o quale dose di moderata fortuna possono riservarmi i giorni a venire devo leggermi un intero brano del gabbiano di checov?!</div>
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E soprattutto, capisco il sesso venda. Capisco ci sia stata la rivoluzione sessuale. Capisco tutto. Ma se leggo il giornale con l'aspettativa di trovare uno sprono a tener duro nei giorni immediatamente a venire perchè prossimamente, sicuramente, la situazione sarà migliore...che mi significa sapere che mi aspettano giorni "sfigherrimi" (cit.) ma, almeno, il "sudombelico si bea di sfregamenti suin-suini"????</div>
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A parte l'opinabile uso dell'italiano, caro dott. oroscopo, oltre alla sfiga generale, devo aspettarmi di prendermi (pure) una candida???Posso beccarmi un particolare tipo di scabbia, per cui mi staresti suggerendo di tenermi a debita distanza dagli Allevamenti di maiali?</div>
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Oppure, sig. oroscopo, mi stai suggerendo di sfregarmi - stile lambada - alle pubenda del fruttarolo mentre compro un paio di cachi per cena??</div>
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....Basita mi chiedo, se fossi stata liceale oggi, con quale escamotage sarei potuta scampare ad un'interrogazione a sorpresa??</div>
NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-26352963125406084532013-07-29T01:06:00.000+02:002013-07-29T01:06:00.244+02:00Big Fish<br />
<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; border-spacing: 0px;"></span><br />
<div style="line-height: 20px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">***"<i>partire è un po' morire...ma morire, non è partire un po' troppo?</i>" (cit. ... non ricordo di chi, potrebbe essere C. Guzzanti ma, a quest'ora, non ci metterei la mano sul fuoco)***</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I miei stanno traslocando.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Più precisamente, stanno facendo ri-dipingere casa, il che comporta - di fatto - un trasloco bello e buono. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Impacchetta, sposta mobili, inscatola cianfrusaglie, ecc. ecc.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Così - come ogni trasloco che si rispetti - da un lato, sparisce nel nulla una mole impressionante di roba (della cui sparizione NON è possibile chiedere conto a nessuno, pena crisi famigliare drammatica e insolvibile). Dall'altra parte, riemergono oggetti che si davano per scomparsi da anni: persi nel buco nero di un precedente trasloco.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Foto ingiallite, vestiti da neonato e ... lettere. </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si perchè sebbene si viva da pochissimo nell'era di internet, tendiamo a dimenticarci che fino a solo un decennio fa la romantica, obsoleta comunicazione epistolare costituiva una regola. Era l'unico modo di comunicazione valido e alternativo al telefono. Dove per "telefono", per chi avesse vissuto un'infanzia e un'adolescenza nel sud Italia, deve intendersi necessariamente un unico modello (grigio, della telecom o prima ancora della SIP), messo a disposizione di TUTTA la famiglia.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il che comportava estenuanti discussioni sul chi avesse diritto a stare al telefono e per quanto tempo.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non era esattamente il trionfo della privacy (così caro ai nostri tempi). Così lo scambio epistolare era tutt'altro che inusuale.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In ogni caso, fra i pacchi di lettere emersi dal passato, una menzione d'onore ho deciso che spetta al carteggio intrattenuto fra mio padre poco più che ragazzino e una giovane donna inglese, all'inizio degli anni '70.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma andiamo con ordine.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Da quando ho memoria, mio padre aveva l'abitudine di raccontarci di un suo viaggio di gioventù in Inghilterra, come si trattasse di un'avventura fra il Gordon Pym, I Pirati dei Caraibi e Vacanze di Natale 1, 2 e 3. Naturalmente, come ogni storia trasformata in leggenda, il suddetto viaggio si arricchiva ad ogni racconto di nuovi e rocamboleschi dettagli. </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Così ci raccontava di quando si era perso - nottetempo - nei tetri e pericolosi vicoli del quartiere 'malfamato' di Londra...un dedalo di strade deserte e avvolte nella nebbia da cui era miracolosamente riemerso vivo all'alba. Nei suoi racconti parevano le vie ottocentesche di whitechapel in cui si aggirava, sanguinario, Jack lo Squartatore. </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Invece, gira e rigira, il pericolosissimo quartiere era il centralissimo Soho che - per quanto possa accettare l'idea fosse più degradato (e meno trash) dell'attuale - anche negli anni '70 era comunque confinante con Piccadilly Circus e Regent Street...mi riesce difficile pensare ci si potesse incontrare Jack lo Squartatore a caccia di vittime. Magari Mick Jagger con i pantaloni in pelle, strafatto di LSD. E secondo i miei parametri odierni, non lo avrei definito un brutto incontro.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I racconti, naturalmente, avevano anche una cospicua sezione romantica...che avrebbe fatto impallidire gli attuali libri di Moccia: bellissime poliziotte a cavallo baciate nel mezzo di Trafalgar Square, per esempio (nel racconto, per ovviare al dislivello causato dalla circostanza che la poliziotta fosse a cavallo, mio padre la baciava mentre era arrampicato su un albero (!). A Trafalgar Square (!!). Credo che se l'avesse fatto sul serio, negli anni '70, gli inglesi gli avrebbero sparato senza troppi complimenti. Per tutelare l'albero, ovviamente, non la poliziotta. Su queste cose gli Inglesi non scherzano).</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E poi, ancora, mature donne manager che - invaghitesi di lui - gli avevano proposto di trasferirsi a Londra, dove avrebbe vissuto come loro mantenuto (tutto questo il 10 giorni di vacanza con il Circolo Ricreativo dell'Enel...vi rendente conto quanto noiose siano mediamente le vostre vacanze, vero?). </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In ogni caso, con il trasloco cui vi accennavo, sono spuntate fuori le lettere che mio padre e la donna manager (anche la MILF) si sono scambiati per un po' al termine di quella famosa vacanza.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E qui - per me - il primo colpo di scena: la donna manager esisteva sul serio. C'era prova scritta. </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E poi - secondo colpo di scena - la prova scritta (id est le lettere che la MILF scriveva a mio padre) era in inglese.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Poco male, direte voi, se la MILF era inglese, come avrebbe dovuto scrivere?In aramaico?</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il punto è che mio padre non parla e non ha mai parlato una sola parola di inglese. Infatti, era da me - con le sue lettere - perché a distanza di 40 anni gli traducessi quel che gli scriveva il suo filarino di allora.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E qui è venuto il bello. </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Leggendo quelle righe ho scoperto che Lorena (la MILF) scriveva in risposta a delle lettere che a sua volta mio padre le scriveva.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E mio padre le scriveva in Italiano.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20px;">E lei rispondeva in inglese. Dicendogli che non aveva capito granché di quel che le era stato scritto la volta precedente (!), ma era comunque contenta di ricevere quelle lettere...e se magari lui le avesse mandato il suo numero di telefono, si sarebbero potuti sentire e vedere di nuovo...forse a Roma o a Venezia, se fossero state vicine a dove lui viveva (per la cronaca: viveva in Lucania che - mi rendo conto - negli anni '70 fosse più misteriosa dell'Amazzonia).</span></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E nella lettera di risposta, mio padre le scriveva di nuovo senza aggiungere il suo numero di telefono, perché - a sua volta - non aveva capito assolutamente nulla di cosa gli avesse scritto Lorena.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sono andati avanti così per circa un anno.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'italiano scriveva in italiano e l'inglese rispondeva in inglese. </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ciascuno di loro senza avere la minima idea di cosa avesse scritto l'altro. </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dalle parti mie si direbbe che è un un'arte di pazzi.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma anche una perseveranza commovente, se paragonata a chyber-storie odierne che si consumano in pochi clic.</span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A questo punto, sono molto curiosa di scoprire le lettere della poliziotta a cavallo. </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">O del Jack lo Squartatore di Soho.</span></div>
<div style="font-family: 'Marker Felt'; line-height: 20px; text-align: justify;">
<br /></div>
NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-76217837019133660782013-05-06T22:56:00.000+02:002013-05-06T23:02:41.095+02:00Always Do Sober What You Said You'd Do Drunk<br />
***<i>ex libris personale: quanto di seguito è una vecchia storia, che le mie amiche ben conosco e a cui dedico quanto sotto con tutto il cuore. Per tutto l'appoggio dimostrato quando mi sono innamorata, mi innamoro e mi innamorerò di Claudio Santamaria***</i><br />
<i><br /></i>
Ad Amsterdam mi sono innamorata.<br />
<br />
L'ho capito perchè ho sentito cantarmi in testa una canzone dei Pink Floyd.<br />
<br />
E' un problema che ho da sempre: c'è chi sente le campane. Io sento Syd Barret. Avolte anche David Gilmour, dipende dal periodo discografico che la mia mente decide di abbracciare in quel momento. E poi, diciamolo pure, sono stata una delle rockband più prolifiche della storia: un minimo di varietà musicale, alla mia serotonina, dovrò pur concederla.<br />
<br />
Mi innamoro anche ogni volta che bevo un Mojito a stomaco vuoto. Niente di serio, giusto 10 minuti di innamoramento. Se dopo questi dieci minuti non partono i pink floyd...è finita anche la mia storia d'amore.<br />
<br />
Qualche problema può nascere in quei pub che hanno la fissa della buona musica....magari sento Syd Barret e non è nella mia testa. E' nella filodiffusione del locale.<br />
<br />
Quello a volte ha creato qualche problema, in effetti.<br />
<br />
Per fortuna, ho una terza caratteristica che mi aiuta a distinguere i veri dai falsi innamoramenti: quando mi innamoro "sul serio", l'oggetto del mio amore assume immediatamente (solo ai miei occhi, eh?) le sembianze di Claudio Santamaria.<br />
<br />
Che poi, so benissimo che esistono attori più fighi, ma io sono anni che ho la fissa per Santamaria. Oh, ognuno ha i suoi gusti.<br />
<br />
Insomma, è una triangolazione perfetta: Mojito, Pink Floyd...Claudio Santamaria. Bum!farfalle nello stomaco!<br />
<br />
E parte il film: casa al mare, spiaggia tropicale, amore appassionato, etc. etc. Tutto da catalogo insomma.<br />
<br />
Ma torniamo a noi. Dicevo, ad Amsterdam mi sono innamorata.<br />
<br />
Ero seduta in questo pub, con un po' di amici, e ad un certo punto mi sono trovata seduta vicino questo tipo: biondino, pallidino, magrolino...<br />
<br />
Così, più per cortesia che per piacere, ho cominciato a rispondere alle sue domande. Chi sei?Cosa fai?<br />
<br />
Solite cose, insomma. Conversazione standard.<br />
<br />
A un certo punto, pallidino se ne esce con una notizia bomba. Suona il basso in una rockband.<br />
<br />
Cazzo.<br />
<br />
Un artista.<br />
<br />
Ecco. Io ho sempre avuto un debole per gli artisti. Ma mica perchè piacciono a me, no eh?E' che da piccola ho subito un sistematico e costante lavaggio del cervello che mi ha fatto propendere - dalla pubertà in poi - per l'articolo "artista". Possibilmente spiantato e (finto) sporco.<br />
<br />
Tutta colpa di Candy Candy. Quella grandissima str*nza di Candy Candy. Avesse avuto una storia d'amore con un impiegato della previdenza sociale, anzichè con quello strafigo di Terence, magari oggi spererei di rimorchiare lo sportellista dell'INPS.<br />
<br />
E invece no. Quella grandissima str*nza, dicevo, si era innamorata dell'attore strafigo, ricchissimo di famiglia che aveva rinunciato a TUTTO per vivere come un barbone, pur di seguire la sua arte.<br />
<br />
Maledetta idiota con i codini: avevano ragione tutti quelli che ti odiavano e ti tormentavano.<br />
<br />
Ma torinamo al pub.<br />
<br />
Dopo avermi detto che suonava il basso in una rockband, pallidino mi sembrava già un po' meno pallido. Più portatore di un aristocratico pallore alla "Oscar Wilde", per intederci, più che quel bianco-giallognolo che facesse presagire anche una punta d'ittero.<br />
<br />
Così l'ho guardato meglio: con quella specie di mezza caccola che usciva dal naso....il maglione bucato....era semplicemente bellissimo nella sua evidente decadenza artistica!<br />
<br />
E lì è partita la musica: the Great Gig in the Sky...mica cotiche...il mio subconscio quando ci si mette fa una selezione di un certo livello.<br />
<br />
Mi son girata ed ho guardato in viso pallidino: oh, UGUALE a Caludio Santamria!!<br />
<br />
Cioè, se Claudio Santamaria si fosse schiarito i capelli e ammalato d'ittero...c'erano altissime probabilità che sarebbe stato (un po') somigliante a pallidino!<br />
<br />
E lì è partita (nella mia testa) la nostra storia d'amore.<br />
<br />
Già mi vedevo sull'isola tropicale....con David Gilmour che ci cantava accanto...<br />
<br />
Pallidino...cosa pensi dei Caraibi?<br />
<br />
AH...Vivi a Rotterdam da 25 anni e il sole ti fa allergia?<br />
<br />
Ok, ok, basta cambiare ambientazione: vivremo nella nostra pittoresca casa spiantata sui canali di Rotterdam (...Rotterdam ha i canali, vero?) ... con Roger Waters che suona il basso accanto a noi sul divano....<br />
<br />
Pallidino, suonerai tutto il tempo a Rotterdam??Dormiremo durante il giorno e vivremo la notte olandese come due bohémienne??<br />
<br />
Ah...dici che di giorno guidi il Tram??...ok, ok, fico!Saremo io, tu e David Gilmour...sul 19 stazione/centro....Shine on You Crazy Diamond (che signora selezione musicale, eh?) ... sempre in giro sui mezzi pubblici olandesi...dalla mattina alla sera....<br />
<br />
Ah, la sera vai a letto alle otto perchè di mattina attacchi col turno delle cinque?va bene ... allora faremo i bohemienne fino alle 6 di pomeriggio....perché se non dormi le tue otto ore ti viene il mal di testa....<br />
<br />
Senti ma... tu, in questa rockband, il basso esattamente quando lo suoni?<br />
<br />
Ah....il sabato dalle quattro e mezza alla cinque...ok. ok, dai...fico lo stesso.... usciamo dal locale così prendiamo un po' d'aria fresca e continuiamo a parlare?Su, andiamo!<br />
<br />
Così abbiamo pagato i drink e ci siamo alzati per dirigerci verso l'uscita. Cioè, io mi sono alzata.<br />
Pallidino è rimasto seduto. No, in realtà non era più seduto....pallidino era in piedi....e in piedi...mi arrivava esattamente all'altezza del mento. Praticamente un ragazzino di 11 anni.<br />
<br />
Porca vacca.<br />
<br />
Chi ha tolto i Pink Floyd??<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<i><br /></i>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-26535743125957233672013-03-25T23:52:00.002+01:002013-03-26T00:02:14.974+01:00Pene d'Amor Perduto<i>Parental Advisory: Explicit Lyrics.</i><br />
<br />
Il Parental Advisory prima di cominciare è doveroso.<br />
<br />
<br />
Innanzi tutto perché è da quando lo vedevo sui dischi dei Greenday che desidero utilizzarlo.<br />
<br />
In secondo luogo perché stiamo per trattare un argomento politicamente scorretto. E lo faccio consapevolmente, perché quando scrivo di argomenti politicamente scorretti, l'audience del blog si impenna clamorosamente (chiedo scusa per il facile doppio senso). E questo dovrebbe dirla lunga anche su quanto azzeccata sia stata la mia scelta lavorativa nella vita.<br />
<br />
(A questo punto sarebbe lecito chiedersi QUALE avrebbe potuto essere una scelta azzeccata)<br />
<br />
Ma veniamo a noi e facciamo un passo indietro.<br />
<br />
A Natale volevo andare in viaggio (si lo so, siamo quasi a Pasqua...ma ho un "po'"di post arretrati). Sentivo di meritarmelo, cribbio! [In realtà - i viaggi - sono cose che sento di meritarmi costantemente]<br />
<br />
Così ho cominciato a girare il mondo virtualmente. Sul mio pc scorrevano immagini delle tipiche mete vacanziere natalizie: paesaggi esotici, spiagge incontaminate, palmizi rigogliosi.<br />
<br />
Già mi vedevo sdraiata sotto un palmizio rigoglioso con un mojito in una mano e un panama immacolato sulla testa.<br />
<br />
Poi ho cominciato a pensare che un palmizio rigoglioso era una meta di vacanza troppo "scontata". Soprattutto, credo abbia preso il sopravvento il mio lato masochista (che devo sempre aver avuto in forma latente, ma da quando lavoro s'è sviluppato in maniera esponenziale).<br />
<br />
Così la vacanza l'ho prenotata in Russia. In Russia. A dicembre.<br />
<br />
Tutta colpa del masochismo. E di Dostojeskji, credo. Se non fossi cresciuta leggendo i suoi romanzi, pieni di eroi disperati che vagano per San Pietroburgo o Mosca, mentre la neve cade e seppellisce tutti gli istinti più grevi, non credo mi sarebbe passato per l'anticamera del cervello di salire su un aereo per il nord del mondo a dicembre.<br />
<br />
Ma la mia adolescenza ha conosciuto massicce dosi di letteratura russa e il risultato, ahimè, è sotto gli occhi di tutti.<br />
<br />
Ora, tutto quanto sopra costituisce esclusivamente l'antefatto.<br />
<br />
Quello di cui voglio parlarvi in questo post non è il viaggio (che pure, devo ammettere, meriterebbe), ma una frazione di esso.<br />
<br />
Meglio, un'insospettato aspetto di storia contemporanea fortunosamente scoperto grazie a questo viaggio.<br />
<br />
Andiamo con ordine.<br />
<br />
A San Pietroburgo esiste un museo del sesso.<br />
<br />
Poco male, direte voi, anche Amsterdam ne ha uno.<br />
<br />
E' vero, ma ad Amsterdam te lo aspetti un museo del genere, e non solo per l'esistenza del red light district. Amsterdam è una città allegra e giocosa.<br />
<br />
San Pietroburgo non è nè allegra nè giocosa. Bellissima, certo. Ma seria come solo una parte della ex repubblica sovietica potrebbe esserlo. <br />
<br />
E invece (sorpresa, sorpresa!) San Pietroburgo ha un museo del sesso. <br />
<br />
E cosa può esserci nel museo del sesso di San Pietroburgo? <br />
<br />
Più o meno raffinati strumenti di tortura sessuale? <br />
<br />
No. <br />
<br />
Giornaletti porno proibiti dal regime comunista? <br />
<br />
No. <br />
<br />
Nel museo del sesso di San Pietroburgo c'è esposto il pene di Rasputin. <br />
<br />
Avete letto bene: il membro del tipo, staccato dal suo naturale supporto, sarebbe stato asportato (spero post.mortem) e messo in un barattolo di formaldeide affinchè venisse ammirato dai posteri. <br />
<br />
Pratica decisamente bizzarra (soprattutto pensando che saremmo nella serissima madre russia e non a las vegas) ma quantomeno spiazzante se si pensa che il buon Rasputin non era un porno attore (come sarebbe lecito pensare). No, il tizio in questione era un monaco. Ma andiamo con ordine, perché credetemi la storia (cui capirete, mi sono appassionata), merita. <br />
<br />
A questo proposito la divideremo in "iconografia ufficiale" e "iconografia ufficiosa". A voi decidere quale parte prediligere. <br />
<br />
<b><i><u>Iconografia Ufficiale. </u></i></b><br />
<br />
Il buon Rasputin nacque contadino nella seconda parte dell'800 e ad un certo punto della sua vita decise di farsi monaco. <br />
<br />
Pare che il nostro avesse straordinari poteri di guaritore che lo resero famoso in Russia, finché la sua fama giunse alla corte dello stesso Zar. Questi, avendo un figlio malato, lo chiamò a se e, assieme alla moglie, rimase soggiogato dal carisma dell'uomo che, pare, cominciò ad avere una notevole influenza sulla politica del sovrano. <br />
<br />
Come spesso accade, il potere acquisito attirò non poche invidie e così, un giorno, il nostro rimase vittima di una congiura di palazzo. Fine del monaco. <br />
<br />
<b><i><u>Iconografia Ufficiosa. </u></i></b><br />
<br />
Pare che il carisma e le facoltà da guaritore non fossero le uniche grandi doti del nostro amico che, soprattutto, vantava il possesso di una slenga di ben 33 cm di lunghezza a riposo (alla faccia di John Holmes e Rocco Siffredi). Fra queste doti, l'ultima in particolare lo rese noto all'aristocrazia russa. Soprattutto, lo rese famoso presso la porzione femminile dell'aristocrazia russa. <br />
<br />
In nostro Rasputin infatti, noto anche come "il monaco pazzo" era molto poco monaco...e doveva essere anche piuttosto furbo: pare che avesse elaborato una sua teoria teologica (che stranamente è meno nota delle costruzioni di Sant'Agostino o San Tommaso), in forza della quale ad avvicinarlo al paradiso era il peccato. <br />
<br />
Buoni tutti così, direte voi. E invece no: il povero Rasputin si applicava sistematicamente a dar corpo a questa sua teoria, così organizzava pantagrueliche orge (in cui lui la faceva, per ovvi motivi, da padrone) cui seguivano pentimenti che a suo dire lo avvicinavano al divino. Almeno, lo avvicinavano alla "sua" versione del divino. <br />
<br />
Questa generosità nell'applicarsi era giustificata dall'esuberanza "fisica" di cui vi accennavo. Bene, in nostro, non pago di tanta pratica, usava anche vantarsi sistematicamente del suo flacone di idraulico liquido maxi formato: così, riportano le cronache, era uso organizzare grandi banchetti, al termine dei quali, si alzava in piedi e annunciava: "ora si sparecchia!". Tirava fuori il fustino di Dixan e, solo con quello, buttava a terra posate e stoviglie. <br />
<br />
Un signore, direte voi. <br />
<br />
Soprattutto, avrebbe dovuto immaginare che questo stile di vita qualche problemino gliel'avrebbe causato. <br />
<br />
Ora, Freud era suo coevo, e dubito all'epoca (senza televisione e internet) potesse essere a conoscenza dell'esistenza del monaco e delle sue intemperanze: ma diciamo che la sua espressione "invidia del pene" potrebbe (anche) essere alla base delle inimicizie che Rasputin s'era creato. <br />
<br />
Insomma, un gruppo di cortigiani - per gelosie di "potere" non meglio precisate, ma comunque immaginabili - decisero un bel giorno di far fuori il monaco. Così, lo invitarono a cena e gli servirono una pietanza avvelenata. <br />
<br />
Ma Rasputin non morì. <br />
<br />
Gli assassini (probabilmente stager, data l'inesperienza) visto che il monaco non soccombeva, decisero di sparargli. <br />
<br />
Ma Rasputin non morì. <br />
<br />
Da ultimo, stremati, lo buttarono nel fiume che attraversa San Pietroburgo, ghiacciata per il freddo. <br />
<br />
E lì, alla fine, il monaco tirò le cuoia. <br />
<br />
Dopo questo rocambolesco epilogo, non fosse sufficiente, una serva pensò bene di prendere un "souvenir" dalle spoglie del monaco. <br />
<br />
E il resto della Russia non pensò ad altro che ad esporre quello stesso souvenir in un museo dedicato. <br />
<br />
E' un po' come se - fra 100 anni - esponessero a Roma, in un museo dedicato, il pappagallino di un ex presidente del consiglio a caso...ad imperitura memoria e metafora dei tormentati anni che stiamo vivendo.<br />
<div>
<br />
[A pensarci, sarebbe una metafora quantomai azzeccata] <br />
<br />
In attesa di quel momento, inviterei ogni singolo lettore e lettrice che abbia avuto la ventura di imbattersi in questo post, a meditare ogni qualvolta, al termine di una cena, un commensale uomo (padre, fratello, amico, fidanzato, marito, amante, conosciuto o sconosciuto che sia, poco importa) si alzi e annunci solenne "adesso sparecchio io". <br />
<br />
Pensate che se si limita a togliere piatti e posate, in maniera canonica, siete stati - in fondo - fortunati.<br />
<div>
<span class="Apple-style-span" style="line-height: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">
</span></span></div>
</div>
NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-29442771856944432132013-03-07T09:01:00.000+01:002013-03-09T11:00:10.348+01:00The Mildred's Legacy<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"></span></span></span><br /></span>
<br />
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Tempo fa ho dedicato un post a Mildred.</span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Ex coinquilina per un decennio, amica, compagna di studi e di1000 avventure.</span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Bene. Quel che (forse) non traspariva dal predetto post è che Mildred è un personaggio d'incredibile forza comica.</span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Semmai se ne rendessero conto ad Holliwood, le dedicherebbero una sit-com di grande successo. </span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Per intenderci (per i drogati di telefilm come la sottoscritta), Mildred è il Joey di Friends. Il Barney di How I met your mother, lo Sheldon di the Big Bang Theory.</span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Il personaggio che attribuisce la vera svolta comica alle puntate della serie.</span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Quello che ti fa ammazzare di risate in televisione, ma che (magari) ti crea qualche problemino nella vita di tutti i giorni.</span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Per intenderci: la volta in cui Mildred s'incaricò di cercarmi dei coinquilini, mi ritrovai a vivere con 3 punk a bestia, nudisti per diletto e proprietari di numero due (2) gatti (essendo punk a bestia...direte voi). Non due dolci gattini, badate bene. Due puma assetati di sangue: Attila e Mozzilla, che vivevano occupando (anzi okkupando) fisicamente il bidet di casa e obbligandomi ad entrare in bagno con tuta ignifuga, scopa e sedia, per evitare che mi sbranassero mentre espletavo le mie funzioni vitali (come apprezzeranno i più attenti fra voi, da sempre al centro di incredibili problemi). </span> <span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"></span></span></span><br />
<div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: 20px;"><br /></span></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: 20px;">
</span></span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"></span></span>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Ma di Attila, Mozzilla (e dei loro padroni) ci occuperemo in altro momento (quando l'analsta me ne darà il permesso). Ora concentriamoci su Mildred.</span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Bene, Mildred è un avvocato pentitissimo. Talmente pentito che - una volta abbandonata la metropoli in cui abbiamo condiviso vita e pentimento per diverse primavere - ha lasciato la "professione" per aprire - come si dice - un'attività commerciale.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Ora, se gestire un'attività d questo genere è ostico per chiunque nei tempi che corrono, immaginate quanto più complicato sarà per un personaggio da commedia.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Ma l'infaticabile Mildred ha affrontato con la solita grinta questa prova: ha aperto il negozio, l'ha arredato, ha contattato i fornitori, ha fatto corsi e aggiornamenti.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">E si è dedicata a marketing e promozione.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Per il marketing e la promozione, a dire il vero, si è affidata anche al vecchio, conosciuto metodo della promozione "porta a porta".</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Così ha girato fiere ed eventi.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Palestre e librerie.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">E soprattutto circoli.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Circoli di ogni tipo.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Così, un bel giorno, Mildred ha partecipato alla riunione del circolo ricreativo per la terza età della sua città.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Mentre gli associati discutevano di pie gite nei santuari locali e visite delle pinacoteche medievali, Mildred sedeva distratta e fiera, con i volantini promozionali del suo negozio poggiati sulle gambe, vagando con la mente fra marte e plutone e aspettando paziente che la presentazione de "la Prostata-questa grande sconosciuta" terminasse e arrivasse il suo turno di parlare.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Nel frattempo, ingannava l'attesa fingendo grande partecipazione all'argomento della serata: pertanto, annuiva compita all'oratore, senza che avesse idea di cosa stesse parlando (la prostata, capirete, incredibilmente non è mai stata argomento di suo interesse).</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Ad un certo punto, mentre la sua mente volava felice alla scoperta delle lune di giove, la malcapitata si rese conto che la scaletta aveva subito una brusca variazione: il circolo ricreativo era intento ad eleggere il suo presidente onorario.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Purtroppo per lei, aveva mostrato evidentemente grande interesse anche per l'elezione in corso: perché l'oratore ne parlava guardandola soddisfatto, sembrava quasi si stesse rivolgendo esclusivamente a lei....pareva, anzi, stesse parlando esattamente di lei: così attiva e partecipe, in prima fila, con i suoi volantini sulle ginocchia, chissà come avrebbe rivoluzionato la vita del circolo della terza età, se avesse potuto, eh?non è vero, sig.ra Mildred?</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Come sembra accada in molti agglomerati sociali, le maggiori chance elettorali pare siano nelle mani dei c.d. "volti nuovi" (cogliete in questa affermazione la velata satira sociale che vorrete attribuirle).</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Via il vecchio, largo ai giovani!</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Evidentemente, la pensavano a questa maniera anche i vecchietti del circolo ricreativo.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Così, mentre Mildred si guardava attorno con aria interrogativa, rientrando bruscamente dal suo viaggio nello spazio, loro (i vecchieti) la acclamavano come loro nuovo presidente.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Un po' come i gladiatori acclamavano Massimo come loro condottiero. Solo che il Gladiatore era un attimo più calato nella parte, e attorno aveva un'esplosione di virile entusiasmo.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Nel nostro caso, Mildred veniva festeggiata da un nugolo di vecchiette con la permanente turchina e dai componenti della squadra di bocce regionale.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Così Mildred, adesso, non è più un avvocato pentito ma una donna d'affari.</span></span></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><br /><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ha la sua attività commerciale e, soprattutto, presiede un gran numero di attività culturali al vertice di un circolo culturale. Un circolo per la terza età, ma pur sempre un circolo.</span></span></span></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;">
</span></span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large; line-height: 20px;"><div>
<br />
Apporta il suo sostegno per promuovere la vita culturale della sua città.</div>
</span></span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; border-collapse: separate; color: black; font-family: 'Marker Felt'; font-size: xx-small; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">La scorsa settimana - ad esempio - ha presieduto un interessantissimo convegno su cataratta e sue conseguenze.</span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Che sarà pur vero che prostata e cataratta, per il momento, dovrebbero esser problemi lontani ma - come si dice - quando sarà il momento... lei ci arriverà preparata.</span></div>
<div>
<br /></div>
</span></span>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-72434808279233075642013-02-20T21:28:00.000+01:002013-02-20T21:28:57.975+01:00Save the ToiletS!<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Cari Amici (ammesso abbia ancora il privilegio di chiamarvi così…date le ripetute minacce di morte ricevute in questo lungo periodo di silenzio del blog),</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Come già sapete, qui in Studio Grandicello risolviamo problemi 24h/24h. 7giorni su 7. 12 mesi su 12.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Come in un pronto soccorso<i>.</i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Un po’ come succede da 9 anni a questa parte in una qualsiasi puntata di Grey’s Anatomy (certo, togliendo quei fighi dei dott. Sheperd, Sloane, Burke, ecc…). Ma, per fortuna, senza tutte le <i>sfighe</i> (scusate il francesismo) che da anni vessano i protagonisti di Grey’s Anatomy (una quantità di incidenti aerei, bombe, esplosioni, dottori bruciati vivi che credo non troveremmo nemmeno mettendo assieme tutta la storia della croce rossa italiana).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Nonostante questo, ogni richiesta di consulenza legale, se fatta qui dentro, va trattata come un codice rosso in pronto soccorso: con delicatezza, discrezione e, soprattutto, URGENZA.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Certo, la ragione per cui ci sia questa urgenza spesso ‘sfugge’ a molti, ma ciò non di meno il concetto viene inculcato sin dalla più tenera età ai giovani praticanti che entrano in studio: se il cliente chiama, bisogna dare una risposta in tempi brevissimi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Naturalmente, per poter essere così pronti e diligenti occorre essere supportati da una struttura adeguata.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Una struttura in cui un legale possa stazionare 24 ore facendosi più seghe mentali di quante se ne facesse Fox Mulder negli scantinati dell’FBI (con la differenza che Mulder si faceva seghe mentali su presunte prove di esistenza di razze aliene e noi ce le facciamo sulla necessità di mantenere un plurale o un singolare in una clausola contrattuale).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Una struttura in cui un essere umano possa sopravvivere giornate intere senza rischiare di ammalarsi di scabbia o tubercolosi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Una struttura in cui un essere vivente possa correttamente espletare le sue funzioni vitali.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Ecco, qui a Studio Grandicello abbiamo spesso problemi proprio in relazione all’ultimo punto: possibile espletamento delle funzioni vitali. Nel senso che, spesso e volentieri, i nostri bagni sono drammaticamente e pericolosamente rotti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Questa circostanza, capirete bene, potrebbe costituire un problema non di poco conto.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Per questa ragione, dopo l’ennesimo episodio, è stato inviato a tutti noi un piccolo manuale di utilizzo degli “strumenti di lavoro”, tramite mail intitolata “<i>Regola N. 1: il W.C. non è una pattumiera</i>”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Come immaginerete, a leggere l’email, ci siamo sentiti un po’ tutti dei novelli Mosè che ricevano le sacre tavole sul monte. Per questo, al fine di divulgare il verbo, affinché anche voi veniate correttamente edotti in materia, copio in corsivo, qui di seguito, il testo dell’email, aggiungendo <span> </span>qui e là qualche piccolo commento personale che, come novello Mosè, mi auguro vogliate concedermi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">“<i>Cari tutti,</i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<i><span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">ieri sera uno dei bagni del nostro ufficio si è allagato a causa di una otturazione ed abbiamo dovuto chiamare il pronto intervento, con cui ci siamo allegramente intrattenuti sino alle 2.00 di notte. I tecnici del pronto intervento hanno appurato che l’otturazione del wc è stata causata dalla presenza di:</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">- <i>tantissima carta</i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Ok. Qui il termine “tantissima carta” non è quantificato né quantificabile. Ma io dico, test clinici di laboratorio confermano che esistono momenti nella vita di un uomo (e di una donna) in cui è necessario…utilizzare più carta igienica di quanta se ne userebbe normalmente. Quindi qui i novelli Mosè, estremamente turbati, si sono chiesti: cosa avrà voluto intendere il Legislatore con questa regola?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Era un malcelato invito a pulirsi di meno?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Era un malcelato invito <span> </span>rivolto al collaboratore che durante la giornata lavorativa sentisse il bisogno di rimanere solo con se stesso …. ad andare a rimanere solo con se stesso a casa propria?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Era un malcelato invito a sfruttare giardini e bagni pubblici?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Nel dubbio, abbiamo drasticamente ridotto la quantità di fibre assunte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<i><span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">- e persino scarti alimentari (pomodori, insalata, mais, etc.).</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Altro dubbio amletico. Test clinici di laboratorio confermano che - in quei momenti in cui un uomo (o una donna) sente il bisogno di restare solo con se stesso - la produzione organica generata potrebbe avere consistenze diverse ma generalmente aventi massa corporea ben maggiore di una foglia di insalata, di un pomodoro o di un chicco di mais.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">D’altra parte l’insalata, il pomodoro o il mais, come la massa corporea, dovrebbero essere prodotti pienamente biodegradabili (e poco resistenti all’ utilizzo di un buon idraulico liquido).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Come è allora possibile che una massa corporea che chiameremo … “straordinaria”….non generi problemi, mentre un pomodorino, un chicco di mai o una foglia di insalata otturino completamente la rete fognaria di Studio Grandicello?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Di cosa sono fatti i pomodori, l’insalata e il mais che ci vendono in mensa??</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">E soprattutto, cosa avrà voluto dirci anche questa volta il Legislatore con il suo comunicato sibillino?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Visto che la massa corporea ha spesso peso specifico maggiore dei citati prodotti alimentari, il suo sarà stato un invito a NON produrre massa corporea?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Oppure a produrla ma con parsimonia e al massimo delle dimensioni e peso specifico di quella di un coniglio?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">O infine…il suo comunicato malcelava la terribile reprimenda: “Zozzoni, sappiamo cosa fate in bagno!Sappiate che gli avvocati…NON LA FANNO!!!”??</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Nel dubbio, abbiamo dimezzato la già ridotta quantità di fibre assunte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<i><span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">L’otturazione, tra l’altro, ha provocato la fuoriuscita di liquame sul pavimento del bagno, con intuibili conseguenze.</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Avete presente l’espressione, spesso abusata, “siamo nella merda”?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Ecco da noi corre il rischio di essere letterale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<i><span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Considerando che:</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<i><span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">(i) non è la prima (né la seconda) volta che succedono cose di questo genere (causate sempre e solo dalla nostra maleducazione);</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">…perché tutti voi, scellerati, vi ostinate ad usare i gabinetti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<i><span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">(ii) abbiamo anche appeso dei cartelli in ogni bagno per ricordare quello che sanno anche i bambini di 5 anni, ossia che “solo ed esclusivamente” la carta igienica può essere buttata nel wc, non altro; e</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">(e qui vedi dubbi amletici di cui ai punti precedenti)</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<i><span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">(iii) questi comportamenti causano un danno allo Studio (solo ieri sera abbiamo buttato “dalla finestra” 2.000 Euro...)</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Nota Bene: non a caso non è stata utilizzata la più familiare espressione “buttato nel cesso”, in quanto verosimilmente questo avrebbe generato un’ennesima otturazione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">***********</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Tutto ciò detto, miei cari amici, vi invito ad essere tolleranti e comprensivi, qualora aveste la ventura di incontrarmi e vi apparissi alquanto irritabile e suscettibile.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Pensate che praticamente non tocco fibre (con ovvie conseguenze).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">E che in quei (ormai rari) momenti in cui sento il bisogno di rimanere sola con me stessa….IO POSSO USARE POCHISSIMA CARTA.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-24880493647007266662012-09-12T22:33:00.000+02:002012-09-13T21:17:00.150+02:00Il Teorema del Dobermann (50 sfumature di ... giallo canarino)<br />
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Cari amici e soprattutto care amiche,<o:p></o:p></span></span><br />
<span lang="IT"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span style="font-family: inherit;"></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span style="font-family: inherit;"></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">oggi non voglio tediarvi con racconti sulla vita di un avvocato pentito, peraltro ulteriormente svilita dalla coscienza che le vacanze sono ormai passate e di fronte ci sono mesi e mesi di lavoro pazzo e disperato da cui - si spera - vedremo la luce solo per mangiare il capitone, in famiglia, il giorno del Santo Natale.<o:p></o:p></span></span><br />
<span lang="IT"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span style="font-family: inherit;"></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span style="font-family: inherit;"></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Oggi voglio parlare di problematiche più profonde e - diciamo - più universali che poco si addicono ad un blog pseudo-ironico-legale.<o:p></o:p></span></span><br />
<span lang="IT"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ma, parafrasando uno storico motto femminista, il blog è mio e me lo gestisco io.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">La verità è che nell'ultima settimana ho letto il "famigerato" e popolarissimo romanzo "50 sfumature di grigio" e l'ho trovato pericoloso, umiliante e degradante.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Pericoloso perché viola il cosiddetto "legittimo affidamento". Una giovane fanciulla innocente che si accingesse a leggere quella storia senza alcuna esperienza potrebbe riporre un ingiustificato affidamento nei fatti raccontati dal libro ed essere, quindi, portata a pensare che il mondo sia pieno di bellissimi, insaziabili dominatori come il protagonista maschile, Christian Grey.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ok, il mondo forse non è pieno di fanciulle "in fiore" così innocenti ma decisamente è anche carente di bellissimi dominatori insaziabili. Quindi parafrasiamo: un avvocato pentito chiuso fra 4 pareti 12h al giorno, abituato ad avere incontri con soggetti al limite della psico-mania, potrebbe essere indotta (erroneamente) a sperare che esistano soggetti come il dominatore di cui sopra. Ecco. Indurre un soggetto emotivamente instabile a una simile speranza è crudeltà bella e buona.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Umiliante e degradante perché....beh, la protagonista, una 19enne completamente inesperta e perdutamente rimbambita, dal momento della sua 'iniziazione' ha una batteria di orgasmi (descritti con abbondanza e dovizia di aggettivi) che avrebbero suscitato l'invidia delle moana e cicciolina dei tempi d'oro, messe assieme. E non è che Moana e Cicciolina ai tempi d’oro non si divertissero.<o:p></o:p></span></span></div>
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<span lang="IT"><br /></span><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ad un certo punto ne ha uno (un orgasmo, n.d.r.) talmente forte che sviene. No, dico, non so se avete capito, SVIENE. Andata. Muerta. Kaput.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Adesso alzino le mani gli avvocati sintonizzati su questa pagina (pentiti e non) cui sia capitato addirittura di svenire.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ecco. Appunto. Volevo ben dire io.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">E ora non vi sentite umiliate (e umiliati) a leggere di una rimbambita che alla prima botta (perdonate il facile doppio senso) addirittura sviene??Non si fa! Non è carino: qui la gente combatte per riuscire ad avere anche solo una conversazione extra-lavorativa che sia lontanamente interessante, torna a casa, apre il libro che ha sul comodino e questa addirittura SVIENE.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ciò detto vorrei provare a schematizzare quello che - invece - la realtà offre.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Scordatevi i sexy-dominatori psicopatici. Lì fuori di sexy-dominatori non c'è proprio traccia. Restano solo gli psicopatici. Di quelli potrete trovarne quanti ne volete.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Quindi, dopo una certa analisi empirica, ho elaborato il c.d. teorema del Dobermann. Ossia agli esseri umani di sesso maschile accade quello che la leggenda metropolitana vuole accada ai cani dobermann.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ad un certo punto della loro vita, il testosterone accumulato gli va alla testa e loro, irrimediabilmente, impazziscono.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Bene, il "punto dobermann" lo incardino intorno ai 30-32 anni al max. Quindi, se incontrate un soggetto in questione prima di questa fase critica, bene: potrete tentare di ammansire e addomesticare la bestiola in modo che passi il punto x arrecando meno problemi possibili a se stesso e al prossimo.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Se, al contrario, (1) incontrate il soggetto dopo quella età; e (2) il soggetto appare come single, non illudetevi: non è single per scelta. Ha passato la fase critica, è tecnicamente un dobermann impazzito ed è -pertanto - pericoloso. Probabilmente anche per se stesso (ma questo poco importa), sicuramente lo è per tutti gli altri (e soprattutto le ‘altre’).<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ciò detto, dalle esperienze vissute - anche, se non soprattutto, indirettamente - ho deciso di sintetizzare alcune fattispecie in cui si sostanziano i prototipi maschili una volta passato il punto-dobermann. Mi scuso in anticipo con i miei cari lettori per il linguaggio che potrebbe diventare a tratti greve, ma stiamo parlando di 50 sfumature di quel che volete voi, infondo. Soprattutto, i sottotipi di cui sotto (appunto) e le relative possibili contromosse, sono frutto di lunghe discussioni fra amiche. E fra amiche, è bene che lo sappiate, non è che si usino raffinate metafore letterarie.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Come segue.<o:p></o:p></span></span><br />
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<b><i><u><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Il Traumatizzato<o:p></o:p></span></span></u></i></b></div>
<div style="font-family: 'Marker Felt'; margin: 0in 0in 0pt;">
<span class="Apple-style-span"><b><i><u><br /><span style="font-family: inherit;"></span></u></i></b></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">E’ il mio preferito, nonché il sottotipo più largamente diffuso, una volta superato il punto-dobermann.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT" style="font-family: inherit;">Il soggetto in questione ha subito di recente un qualche trauma (dove per “recente” deve intendersi un momento qualsiasi negli ultimi 40 anni della sua vita - ivi inclusa la fase pre-natale - e per trauma qualsiasi evento - dal semplice furto di gelato in età infantile, all’abbandono dell’amata dalla post-adolescenza in poi ) che l’ha segnato nel profondo impedendogli di fatto di instaurare un nuovo legame affettivo. </span><br />
<span lang="IT"><br /></span><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">In genere, il soggetto in questione sta attraversando anche una dichiarata fase egoistica della sua vita in cui si è reso conto che è troppo abituato alla sua indipendenza e alle sue abitudini per adattarsi ai ritmo di qualcun altro. Spesso - azzarda con infinita tristezza - è cosciente di non poter, forse, mai più tornare ad amare.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Diciamolo subito: il Traumatizzato è pericolosissimo, innanzi tutto perché stuzzica l’innato istinto da crocerossina inculcato in ciascuna di noi sin dalla più tenera età con centinaia di visioni di candy-candy (altro che lavaggio del cervello!). Lui non riuscirà ad amare nessun'altra….ma noi riusciremo a redimerlo e a curare le sue ferite profonde.<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Infondo, anche il Christian Grey di 50 sfumature di Grey (appunto) aveva addosso ataviche ferite che gli impedivano di legarsi. Solo che Christian Grey seppur risultasse avaro di sentimenti, appariva piuttosto generoso sotto altri aspetti (vedi lo svenimento di cui vi ho parlato sopra).<o:p></o:p></span></span><br />
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<span lang="IT" style="font-family: inherit;">Il Traumatizzato standard, invece, appare concentrare la sua fantasia principalmente nel creare scuse sui motivi per cui, ad esempio, non ci si può vedere una determinata sera. </span><br />
<span lang="IT"><br /></span><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Qui le giustificazioni vanno dal semplice “ho già un impegno per giocare a tennis”, all’intellettuale “ho già deciso di dedicare la serata alla contemplazione zen dell’universo”, all’elaborato “mi sono iscritto ad emergency e parto fra un’ora per combattere l’ebola in Africa”.<o:p></o:p></span></span><br />
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<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Da risposte del genere, un essere mediamente sveglio ricaverebbe che il Traumatizzato semplicemente non è interessato all’articolo in questione. E invece no. Perché il Traumatizzato pur centellinando e rinviando gli incontri vi tiene comunque legate con improvvisi messaggini o telefonate pseudo-affettuose tipo “ti penso” - “Ci dobbiamo vedere assolutamente” - o addirittura finto-polemici “ma possibile che mi sfuggi sempre?”. Bene, questa consuetudine ha un nome socialmente noto come “fermino”. I “Fermini” sono una pratica (piuttosto infame) con cui il soggetto pur non essendo interessato a voi nel presente a lungo termine si tiene la porta aperta casomai cambiasse idea, o semplicemente si presentasse occasione, a breve termine nel futuro.<o:p></o:p></span></span><br />
<span lang="IT"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
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<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><u>Possibile pratica da seguire in caso di interazione con Traumatizzato:</u> si consiglia caldamente terapia d'urto. Per esempio alla frase "devo pensare alle implicazioni che una relazione sentimentale con te potrebbe avere sulla ricerca di acqua potabile in Somalia" si potrebbe rispondere "ma una frecata, no?".<o:p></o:p></span></span></div>
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<span lang="IT"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
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<span class="Apple-style-span"><span style="font-family: inherit;"><u>Possibile cura per guarire dalla necessità di interagire con Traumatizzato.</u> Si consiglia la visione de "La verità è che non gli piaci abbastanza" almeno una volta al giorno, fino a quando il concetto non sarà entrato in testa.</span></span></div>
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<span lang="IT"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><b><u><i>Il Bambinone</i></u></b></span></div>
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<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Tecnicamente dovrebbe trattarsi di quel sottotipo che i giornali femminili identificano nel c.d. "eterno peter pan". In realtà - paragonarlo a peter pan - costituisce un complimento esagerato.</span></div>
<div style="font-family: 'Marker Felt'; margin: 0in 0in 0pt;">
<span class="Apple-style-span"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit;"><o:p> Passato il punto dobermann, il Bambinone regredisce irrimediabilmente allo stato infantile, fermandosi intorno ai 12 anni di età. </o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><o:p><br /><span style="font-family: inherit;"></span></o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit;"><o:p>Più che una ragazza, il Bambinone ha bisogno di una baby-sitter. Per cui, non stupitevi se per attirare la vostra attenzione utilizzerà quelle pratiche che - generalmente - appartenevano alla fase pre-puberale (id est: tirarvi i capelli, fare scherzi puerili, ecc), guardandosi bene dall'invitarvi esplicitamente ad uscire da soli, voi e lui. </o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><o:p><br /><span style="font-family: inherit;"></span></o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit;"><o:p>Il Bambinone irrimediabilmente la butta lì, se cogliete è bene, altrimenti amen: continuerà a tirarvi le trecce fino a quando entrerete in menopausa.</o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><o:p><br /><span style="font-family: inherit;"></span></o:p></span></div>
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<span lang="IT"><o:p><span style="font-family: inherit;"><u>Possibile pratica da seguire in caso di interazione con Bambinone.</u> L'Organizzazione Mondiale della Sanità (mentale) raccomanda, in caso di Bambinone, di mantenere pochi incontri di breve durata. E' altamente probabile, infatti, che in caso di esposizioni prolungate, il Bambinone possa irritare, stimolando i vostri istinti omicidi. </span></o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif;">
<span lang="IT"><o:p><br /><span style="font-family: inherit;"></span></o:p></span></div>
<span class="Apple-style-span"><span style="font-family: inherit;"><u>Possibile cura per guarire dalla necessità di interagire con Bambinone.</u> Si consiglia di far visionare al Bambinone il film neo-realista "La verità è che non gli piaci abbastanza" almeno una volta al giorno, fino a quando il concetto non gli sarà entrato in testa.</span></span><br />
<span class="Apple-style-span"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit;"><o:p><b><u><i>L'Impegnato</i></u></b></o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><o:p><br /><span style="font-family: inherit;"></span></o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT" style="font-family: inherit;"><o:p>L'impegnato può considerarsi un sottotipo di traumatizzato che ha eletto il lavoro (o altra attività surrogata) ad unica ragione di vita.</o:p></span></div>
<div style="font-family: Calibri, sans-serif; margin: 0in 0in 0pt;">
<span lang="IT"><o:p><br /><span style="font-family: inherit;"></span></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Il guaio è che l'Impegnato non conosce cazzeggio e raramente pratica la leggerezza. Peggio, giudica in base al suo spietato metro di paragone il mondo intero.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Gli proponete un aperitivo in centro?Siete delle superficiali sciacquette dedite al cazzeggio perchè incapaci di impiegare il vostro tempo in attività che nutrano anima e mente.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Avete programmato un pomeriggio di shopping?Ecco che si profila la schiava del consumismo che trascinerà in bancarotta se stessa e tutti i suoi cari.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Se uscite a cena in due, è probabile che vi parli del suo amore incondizionato per Mario Monti e di quanto sia sbagliata una politica che sottovaluti il peso degli ammortizzatori sociali. E poco conta che voi, di ammortizzatori, conosciate a malapena quelli (deceduti da anni) della vostra macchina.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Se l'Impegnato sapesse che avete letto 50 sfumature di grigio, chiamerebbe Manlio Sgalambro perchè invochi lo spirito di Nietzsche (con in sottofondo la musica del Battiato-avanguardista) e compia un esorcismo su di voi.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin: 0in 0in 0pt;">
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><u>Possibile pratica da seguire in caso di interazione con Impegnato.</u> Si consiglia la stessa terapia d'urto seguita per il Traumatizzato. "Mia cara, per questa sera avrei pensato di leggerti un passo fondamentale del Trattato dell'Empietà di Sgalambro". Possibile risposta: "ma una frecata no?". In subordine "In tutta sincerità, mio caro, a me, Sgalambro, fa veramente CAC*RE!!!".</span></div>
<div style="font-family: 'Marker Felt';">
<span class="Apple-style-span"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
<span class="Apple-style-span"><span style="font-family: inherit;"><u>Possibile cura per guarire dalla necessità di interagire con Impegnato.</u> Si consiglia la visione de "La verità è che non gli piaci abbastanza" almeno una volta al giorno, fino a quando il concetto non sarà entrato in testa. E soprattutto... guardandovi allo specchio, chiedetevi sinceramente...ma a voi, un tipo così pesante, può piacere veramente?</span></span><br />
<span class="Apple-style-span"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
<div style="font-family: 'Marker Felt'; margin: 0in 0in 0pt; text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">***</span></div>
<div style="font-family: 'Marker Felt'; margin: 0in 0in 0pt;">
<span class="Apple-style-span"><br /><span style="font-family: inherit;"></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Al di là dei facili qualunquismi, miei cari e mie care, che vi inviterei anche a rimpinguare segnalandomi altri sotto-tipi maschili che abbiano passato la fase Dobermann, vi lascerei con la perla di saggezza di una mia cara amica, che a questo punto ribattezzereri - a piena ragione - lo Sgalambro dell'Avvocatura Pentita Italiana.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">L'altro giorno, commentando l'ennesimo tizio assurdo che si era conosciuto, avevo concluso laconicamente che l'unica soluzione poteva essere quello di trovare un Christian Grey: se proprio un difetto bisogna che ci sia, che questo difetto sia una punta di romantica perversione.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">A questa considerazione, lo Sgalambro dell'Avvocatura Pentita Italiana aveva saggiamente ribattuto "Amica mia, non ci sperare, se si incontra noi Christian Grey, sicuro un minuto dopo gli prende una crisi mistica e si fa prete!!!".</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Come a dire...la speranza è davvero l'ultima a morire?</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Ai posteri l'ardua sentenza ma, mentre sciogliamo questo broglio, direi di puntare decisamente e senza remora il magnifico mondo dei ventenni.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"> </span></div>
NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-58841445164691287582012-08-03T23:32:00.000+02:002012-08-03T23:38:01.149+02:00Memorie di una Geisha<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Ho sempre pensato di dover andare dall’analista per avere un giudizio terzo e clinico sul mio modo di approcciarmi col mondo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Oggi ho proprio concluso che urge.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;">In particolare, ho sempre avuto problemi con estetiste, parrucchiere e simili: in genere suddette estetiste ecc. hanno la tendenza a sentirsi mie CARE amiche. Non nel senso di diventare confidenti quel tempo che basta a strappare due peli (ok, magari un po' più di due). Ma mi invitano a cena...a vedere film improbabili...e quando tento (inutilmente) di accampare scuse, anziché incassare e desistere, si offendono e rincarano la dose (due cene e due film improbabili).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Questo problema non era mai sorto col parrucchiere: da qualche anno, infatti, più che un taglia-capelli, frequento un raffinato artista del bulbo pilifero....un tipo che - per intenderci - quando ha aperto la sua bottega indipendente dal precedente titolare, anziché dire che si era 'messo in proprio', ha annunciato di aver effettuato uno spin-off. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Proprio come avviene nel mondo legale e nelle società quotate (e non escludo che il suo negozio, pardon il suo 'laboratorio', un domani, venga quotato con regolare IPO di cui, magari, dovrò redigere il prospetto informativo nottetempo).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Comunque, dicevo, nel laboratorio sono sempre stati piuttosto distaccati (business is business).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Fino ad oggi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Quest'oggi, infatti, l’algida esperta di colore (che non saprei come definire con termini tecnico-parrucchier-specialistici) credo (credo) si sia lasciata col marito (raffinato artista del pelo egli stesso). Fino ad oggi a stento ti rivolgeva la parola se non ‘buongiorno’ ‘buonasera’ ‘amore stai benissimo’ (il che per me era perfetto: quando hai le mani nei miei capelli non ti voglio parlare: voglio leggere di gossip). Ma lei, in questo periodo, è evidentemente a pezzi. Quindi nell’ordine ha (i) indagato se potessimo andare in vacanza assieme; e (soprattutto) (ii) indagato se potessimo andare a vivere assieme.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Ai miei basiti tentativi di rintuzzare il tutto (sto per andare a convivere e probabilmente dopodomani mi sposo, anzi, facciamo domani così, </span><span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">a scanso di equivoci, anche stanotte sono occupata) ha reagito decidendo di dedicarmi il suo tempo</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;"> per tutto il tempo che io (e i miei capelli) avessimo avuto bisogno del suo aiuto. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;">E per “dedicarmi il suo tempo” intendo dire che l’ha fatto non come fossi una cliente, ma come se fossi una barbie con cui giocare. Quindi ha cominciato a (i) mettermi lo smalto; (ii) pettinarmi (e sin qui…); e (iii) truccarmi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Ora, mentre mi truccava, senza che opponessi la minima resistenza, la guardavo di sottecchi: diciamo che era conzata come un’adolescente emo (con occhi talmente bistrati di nero da rasentare il panda). Quindi, mentre la sentivo passarmi il quarto strato di eye liner, non potevo esimermi dal riflettere sul risultato finale. Non ero sicura se dovessi ridere o dovessi piangere. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Nel dubbio, comunque, rischiavo il soffocamento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Anyway, alla fine - non so come - ne sono uscita viva, vegeta e ... dall'aspetto peculiare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Relativamente all'aspetto, non potendo allegare una foto che renda idea, cercherò di sopperire con un'accurata descrizione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Era l’una di pomeriggio, di un pomeriggio d'agosto. F</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;">uori c'erano 48 gradi, Ulisse (l'ennesimo anticiclone) arrostiva impietoso l'asfalto cittadino.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;">Lì in mezzo alla canicola che scioglieva i marciapiedi e rendeva sfocato l'orizzonte, avanzavo io: con le unghie rosa shocking, il viso reso pallidissimo dalle 4/5 mani di cipria, gli occhi bistrati a quintupla mandata di nero, la frangia incredibilmente scura, sinistramente lucida, dritta e tesa sugli occhi (bistrati come sopra) e le labbra con lucidalabbra rosa shocking.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;">Sembravo Gong Li in Memorie di una Geisha.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;">Anzi, Gong Li sarebbe stato un gran complimento, quindi rettifico: sembravo una giapponese di Torvajanica che s'era vestita a festa, di agosto, in Italia, per celebrare il dragone tuonante di Kyoto. Pronta a cimentarsi con la danza dei ventagli mentre aspettava alla fermata il tram 19 (o, almeno, questo era quello che sembrava pensare la gente che mi fissava stupita e con una punta di pena). </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 16px;">Che poi, il look-gheisha non mi starebbe nemmeno malissimo: se fosse stata sera e ci fossero 10 gradi in meno.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Ma era ora di pranzo e per la serie 'al peggio non c'è mai fine', io, conzata da Gong Li, mi son dovuta recare in Studio Grandicello per affrontare il mio ultimo giorno lavorativo prima delle vacanze estive.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Infondo, molto infondo, farei sempre l’avvocato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">E se avessi provato a togliermi il trucco mi sarei ridotta peggio di un panda.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<span lang="IT" style="font-family: Garamond, serif; font-size: 12pt;">Mai come oggi avrei desiderato avere il sacchetto di carta, da ficcarmi in testa, esattamente come charlie brown….<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin-bottom: 0.0001pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 0in;">
<br /></div>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-55812795071035109432012-07-31T18:58:00.001+02:002012-08-01T16:47:57.444+02:00Sexual Killer (sottotitolo: Mutande Pazze)<br />
"<em>L'ozio è il padre dei vizi</em>" (dalle lettere di Gianni a Finmeccanica).<br />
<br />
Ieri pomeriggio mi squilla il telefonino: è allarme di casa, la fotocellula vicina alla finestra della camera da letto.<br />
<br />
<br />
Panico. Angoscia.<br />
<br />
Il periodo estivo è rinomato per l'iperattività di ladri e ladruncoli.<br />
<br />
Con il cuore in gola, mi son precipitata a casa accompagnata dallo zelante Barbapapà (sin troppo felice del sottile brivido che gli offriva la canicola estiva...e, soprattutto, di avere una scusa plausibile per abbandonare 20 minuti la propria postazione...cui ormai rischiava di saldarsi come un trilobite fossile).<br />
<br />
Mentre correvo verso casa, il mio iper-tecnologico (e fastidiosamente zelante) allarme chiamava a ripetizione i numeri di telefono "amici" che io stessa avevo messo a disposizione della centrale per avvertire dell’intrusione.<br />
<br />
E chi veniva chiamato, ovviamente, chiamava me per avere notizie.<br />
<br />
E il cerchio telefonico si chiudeva. Nel frattempo, l'allarme continuava a urlare ignaro.<br />
<br />
Dopo una corsa disperata Barbapapà ed io arriviamo a casa e costatiamo che - per fortuna!- era tutto a posto. Forse un animale sul balcone non aveva trovato niente di meglio da fare che andare a passeggiare vicino alla fotocellula. <br />
<br />
Nel frattempo, le persone contattate dal mio allarme continuavano a chiamarmi ma a questo punto, dovendo fare il giro di casa, non riuscivo a rispondere.<br />
<br />
Fra chi mi chiamava per avere notizie c’era anche la Persona Y Qualsiasi (che come ricorderete è stata per anni collega e compagna di stanza) che, non sentendomi rispondere ed essendo una punta ansiosa, ha la bella idea di chiamare i miei colleghi (nonché suoi ex colleghi) per sapere qualcosa.<br />
<br />
Piccola digressione: la Persona Y Qualsiasi ha lasciato Studio Grandicello...per lavorare in un altro studio grandicello concorrente (d'ora innanzi l' "<strong>Altro Studio Grandicello</strong>").<br />
Barbapapà - nell'evidente euforia causata dalla boccata d'aria presa fuori orario - nel rispondere alla telefonata, conoscendo bene la Persona Y Qualsiasi e sapendo quanto poco lucida sa essere quando è ansiosa, pensa bene di farle uno scherzo.<br />
<br />
Così le dice che a casa mia era quasi tutto a posto. Quasi tutto perché il ladro mi aveva rubato tutte le mutande.<br />
<br />
La Persona Y Qualsiasi anziché mandarlo al diavolo, entra ancora dipiù in ansia perché la cosa è “terribilmente inquietante” (e qui…fosse stato vero…come darle torto?).<br />
<br />
Subito dopo il consumarsi dello scherzo del giocoso Barbapapà, torno in studio, cotta come una pera dalla canicola estiva. <br />
<br />
Ovviamente vengo informata della burla. <br />
<br />
E altrettanto ovviamente decido di assecondarla.<br />
<br />
Così, quando dopo 5 minuti il centralino mi passa una Persona Y Qualsiasi preoccupatissima, le rispondo solo “hai saputo?”<br />
<br />
E lei a pezzi “si!!ma dimmi bene….ma che cosa assurda!”.<br />
<br />
E io “si, assurda davvero. Ti rendi conto?Non ho più mutande.”<br />
<br />
E lei “ma come fai a pensare a queste cose???pensa che ti sono entrati in casa!!!”<br />
<br />
E io “si, ma stasera come mi cambio?non ho mutande.”<br />
<br />
E lei “stasera dormi da me!non puoi tornare in un posto dov’è successa una cosa del genere!!”<br />
<br />
E io “non posso dormire da te. Non ho mutande”<br />
<br />
E lei (sempre più esasperata) “Basta!!pensa alle cose serie!!”<br />
<br />
E io “ho capito che è estate, fa caldo, ma questa è una cosa seria. Prova tu a stare senza mutande.”.<br />
<br />
E lei “guarda...ti giuro...quando fai così...non ti capisco!”<br />
<br />
E io “anch’io non capisco come tu non capisca….che è uno scherzo!!ahahahahah!!!”<br />
<br />
E lei “……ah…..è uno scherzo…..ah…..che str*nza…..certo un problemino ce l’hai: da quando mi hanno raccontato questa cosa a quando mi hai risposto al telefono…beh, in quel lasso di tempo ho raccontato a tutto l'Altro Studio Grandicello (soci fondatori compresi) che ti hanno rubato da casa tutte le mutande”.<br />
<br />
Ho passato l’ultima oretta serale di lavoro a rispondere a mail (preoccupatissime) di gente che chiedeva delle mie mutande.<br />
<br />
Ora sono io che chiedo a voi....mi chiedete anche perchè sarei un Avvocato Pentito?Ditemi voi: quale credibilità posso ritenere di avere come legale?<br />
<br />
Ah...se nei prossimi giorni doveste leggere su Top-legal di un furto di mutande...sarà anche irrimediabilmente svelata l'identità di No Brain!<br />
<br />
<br />NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-78214725156921304522012-07-23T20:59:00.001+02:002012-07-23T20:59:14.595+02:00Keep Calm and Carry On<br />
<br />
Cari Amici,<br /><br />
<br />
come già sapete, uno Studio Grandicello non è uno studio legale, ma un pronto soccorso. Almeno come spirito.<br />
<br />
Bene, oggi abbiamo avuto l'ennesima riprova.<br />
<br />
***<br />
<br />
<em><u>L'Antefatto</u></em><br />
<br />
<br />
A metà settimana scorsa, un socio X del nostro studio chiede ad un altro socio di verificare la correttezza di alcuni documenti legali. Tecnicamente si chiamerebbe una due diligence.<br />
<br />
Sue parole testuali si sarebbe trattato di una cosa veloce, che avrebbe impegnato poco tempo, ma soprattutto la cui scadenza era di (addirittura!) venti giorni naturali.<br />
<br />
Ora, cosa intendesse con 'giorni naturali' lo ignoro, visto che il concetto sfugge alle mie (poche) conoscenze legali e anche a quelle (ancor più misere) di fisica e biologia.<br />
<br />
Comunque - viste le pressioni cui in genere siamo soggetti - sembrava un bel po' di tempo (20 giorni addirittura....weekend compresi...praticamente una vita!).<br />
<br />
La fantastica due diligence "dai tempi rilassati" era stata affidata ad un collega che, diciamo, non è carente di senso dell'umorismo (che d'ora innanzi chiameremo il "<strong>Bischero</strong>").<br />
Bene, il Bischero ha quindi deciso di cominciare a dare un'occhiata al da farsi solo a partire da questa settimana (visto che il povero aveva molto altro da fare....e per una volta il 'da farsi' in questione non consisteva del ragionare delle preferenze sentimentali di Belen).<br />
<br />
Il Bischero, disgraziatamente, divide la sua stanza con una delle collaboratrici del socio X di cui sopra. Questa collaboratrice, in particolare, è incaricata di occuparsi della due diligence per la loro materia di competenza e soprattutto (compito ingrato) di "coordinare" in qualche modo tutti i collaboratori degli altri dipartimenti che nella stessa fossero coinvolti (la compagna di stanza-coordinatrice, d'ora innanzi anche "<strong>Franceschina</strong>").<br />
<br />
Durante la scorsa settimana, Franceschina aveva svolto timidamente il ruolo di coordinatrice.<br />
<br />
Franceschina "...ma...per caso....per sbaglio....avete letto i documenti..."<br />
<br />
Bischero "Franceschina!!non rompere eh!s'è detto 20 giorni!".<br />
<br />
La settimana scorsa era trascorsa tranquilla.<br />
<br />
***<br />
<br />
<em><u>Il Fatto</u></em>.<br />
<br />
Stamane, Franceschina chiede al Bischero (un po' meno timidamente) "...allora...a che punto siete con la due diligence?il tempo stringe".<br />
<br />
Il Bischero - evidentemente goliardico dalle energie accumulate nel fine settinama, le risponde frizzante: "Franceschina!Ti si è detto di non rompere i cojoni!S'era detto 20 giorni, quindi sai che c'è?TIE'!!" e accompagna le parole ad un più che eloquente gesto dell'ombrello indirizzato a Franceschina.<br />
<br />
E qui, miei cari, si consuma il dramma. <br />
<br />
Franceschina scoppia in lacrime e singhiozzando ripete all'attonito Bischero:"non è colpa mia, ti giuro...non è colpa mia.....è urgentissimo----è urgentissimo".<br />
<br />
Il Bischero, come immaginerete, s'è appellato a tutti i Santi per evitare di scoppiarle a ridere in faccia. Così per non sapere né leggere né scrivere, le fa 'pat pat' sulla capuzzella scossa dai singhiozzi dicendo solo 'su, su....' e nascondendo il viso, rideva comprensibilmente sotto i baffi. <br />
<br />
Da lì la tragedia già in atto ha assunto contorni inquietanti e - oserei dire - shakespeariani....<br />
<br />
Franceschina continuava infatti a piangere al telefono col suo capo, il socio X, il quale, spietato come Hermann Goring, continuava a gridarle contro di insistere con chiunque fosse coinvolto nella due diligence, dicendo di chiamare tutti ed insistere che il lavoro andava fatto entro il giorno successivo. Non un'ora in più.<br />
<br />
Secondo il socio X Franceschina doveva chiamare ed insistere con tutti. Compresi i soci anziani di Studio Grandicello.<br />
<br />
Ora, se il Bischero aveva avuto la reazione sopra descritta...potete immaginare benissimo cosa possano aver risposto alla povera Franceschina i soci anziani di Studio Grandicello, forti della loro posizione di dominio.<br />
<br />
Franceschina era esasperata. Dopo l'ultimo colloquio telefonico con il socio X, Franceschina chiude seria il telefono, si gira verso il Bischero e i suoi compagni di stanza....e dice greve: "sappiate che il mio capo ha detto che stasera, alle dieci, farà la ronda fra le stanze per controllare che si stia lavorando alla sua due diligence e chi no".<br />
<br />
Bene, in previsione della ronda di Goring, ecco cosa si è appeso nei corridoi dell'ala sovversiva di Studio Grandicello. <br />
<br />
In modo che se qualcuno, per puro tuziorismo giuridico, dovesse passare alle 10 di sera, così a controllare....troverebbe le sedie vuote e il poster qui di seguito allegato ad attenderlo.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxesqJoNROoG2-xlvtDDkzYVVYK7qvQs6J66V1ubQmEmuetFp2g3LLQZh-FZGeZAT6f4QA8jELSlZv7_NViAfoKluJQ_SfzUhKxiruuHjIg2S09ieLOztUhXFPTFiVmuxdwevyRExf0TND/s1600/stai+calmo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" sda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxesqJoNROoG2-xlvtDDkzYVVYK7qvQs6J66V1ubQmEmuetFp2g3LLQZh-FZGeZAT6f4QA8jELSlZv7_NViAfoKluJQ_SfzUhKxiruuHjIg2S09ieLOztUhXFPTFiVmuxdwevyRExf0TND/s320/stai+calmo.jpg" width="243" /></a></div>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-88251978888992119222012-06-28T18:35:00.000+02:002012-06-28T18:35:22.633+02:00Infortuni sul lavoroUn avvocato svolge una professione ad alto rischio: è civilmente responsabile verso i suoi clienti delle consulenze che offre, dei contenziosi che segue. In altre parole, se gli avvocati fanno una cappellata dovrebbero risarcire i clienti del danno (economico) arrecato.<br />
<br />
<br />
Il condizionale è ovviamente d’obbligo: essendo avvocati (e potendo quindi usufruire di tutela pressoché gratuita) il cliente, come minimo, deve provare in giudizio tanto la cappellata quanto il danno. E la cosa può non essere agevolissima.<br />
<br />
In compenso, quello di avvocato non dovrebbe essere (almeno sulla carta) un mestiere fisicamente logorante.<br />
<br />
Non dovrebbe esistere una casistica di infortuni sul lavoro.<br />
<br />
In genere.<br />
<br />
Un paio di settimane fa, No Brain - per un giorno - si trasformava da criceto macina-carte (dicesi di legale lasciato a marcire dietro la scrivania per gran parte della giornata) ad avvocato vero e proprio: era stata incaricata di andare in udienza.<br />
<br />
Ora, le nostre vite da criceti in studio grandicello sono talmente eccitanti, roboanti e piene di allegre novità che riuscire ad andare una mezza giornata in udienza è l’equivalente di vincere un giro sulle montagne russe per un bambino di sei anni.<br />
<br />
Ovvero, la canonica ora d’aria per un carcerato.<br />
<br />
Non solo!L’udienza era alle ore 10.30 antimeridiane, il che avrebbe significato (nell’ordine) 1) sveglia con calma; 2) lauta colazione; 3) giro d’auto fischiettando con l’autoradio accesa; e, soprattutto, 4) giro di shopping post-udienza.<br />
<br />
Bene, disgraziatamente - il giorno dell’udienza - No Brain NON aveva sentito la sveglia. S’era buttata giù dal letto come un salmone si tuffa nella corrente di un fiume. S’era trascinata verso il bagno, lavata e vestita nel tempo record di 8 minuti e 55 secondi. S’era fiondata in auto reggendo ancora fra le labbra lo spazzolino da denti. Aveva gettato lo spazzolino dal finestrino alla prima curva utile. Aveva avuto modo di bestemmiare*più forte dello speaker di radio KissKiss Network. Aveva maledetto con tutto il cuore (e a pieni polmoni) l’invivibile metropoli nel cui traffico era rimasta (ovviamente) imbottigliata. Aveva vagato 30 minuti buoni in preda alla disperazione più nera alla ricerca di un posto dove parcheggiare il suo bolide “vintage” immatricolato dell’Annus Domini 2000 (D.C.). Dopo aver finalmente trovato un posto “altamente creativo” in cui stipare la macchina, s’era diretta - nuotando nell’asfalto reso molle ed infuocato dal caldo - verso la torretta per pagare il parcheggio a pagamento. Era stata derisa da n. 2 passanti perché cercava di pagare 4 euro con la carta di credito (ovviamente senza ottenere risultato). Alla fine era riuscita (dopo aver ravanato 10 minuti nella borsa e aver trovato trionfante e commossa 20 cent abbandonati nel 2008) a ritirare un biglietto che le consentiva di lasciare la macchina parcheggiata per ben 20 minuti. Si dirigeva, biglietto del parcheggio munita, di nuovo verso la suddetta macchina vintage.<br />
<br />
<br />
Ah, casomai non l’aveste capito, l’ora d’aria de qua veniva fruita da No Brain nella prima, vera, afosissima giornata estiva offerta da questo torrido giugno 2012. 40 gradi all’ombra. E la macchina vintage di cui vi parlo è nera e con l’aria condizionata rotta.<br />
<br />
Stiamo parlando di un tentativo di suicidio, insomma.<br />
<br />
Come dicevo, alle ore 9.44 No Brain otteneva il biglietto del parcheggio.<br />
<br />
Alle ore 9.46, mentre avanzava sotto la canicola verso la macchina, No Brain sentiva le gambe venirle meno e così - come un sacco di patate - crollava a peso morto sull’asfalto. Rectius: a peso morto sulle sue ginocchia.<br />
<br />
Come Andre Agassi dopo un Ace. Come Maradona dopo un goal di rigore.<br />
<br />
Solo che loro si buttavano di ginocchia sull’erba. No Brain collassava sull’asfalto rovente metropolitano. E dallo stesso asfalto rovente veniva marchiata a fuoco come una Vaccina del Far West.<br />
<br />
Assisteva alla scena un’arzilla signora 80enne che - preoccupata - aiutava a rimettersi in piedi la povera No Brain, che la rassicurava che era tutto a posto, andava tutto bene, no, signora, davvero niente di rotto…solo un po’ di paura.<br />
<br />
Mentre veniva tranquillizzava, la signora guardava dubbiosa le ginocchia della malcapitata. No Brain seguì lo sguardo dubbioso dell’interlocutrice e notò che le ginocchia erano completamente sanguinanti. Peggio. Il sangue s’era attaccato al leggero e chiaro vestitino estivo coprendolo di macchie. Macchie di una certa dimensione, per giunta.<br />
<br />
Ciò nonostante, la malcapitata si affrettò zoppicante verso il tribunale. Entrò in aula, giusto in tempo per sentir chiamare la sua causa.<br />
<br />
Stringendo i denti, occupò la sua posizione davanti al giudice e si alzò in piedi quando fu il punto di parlare.<br />
<br />
Con la testa alta. Lo sguardo fiero. Come un soldato al fronte. Davanti al suo plotone di esecuzione.<br />
<br />
E il giudice, evidentemente turbato, sostenendo lo sguardo fiero, prima che No Brain potesse proferir verbo, aprì bocca e disse “…ma no, avvocato, mi faccia la cortesia, lei stia seduta eh?”.<br />
<br />
Fu così che No Brain diete un’occhiata alla sua immagine riflessa nella porta a vetri dell’aula di tribunale: con le ginocchia completamente rosse e tumefatte, il vestito così macchiato, pareva un’immaginetta votiva raffigurante Cristo in croce.<br />
<br />
Nella migliore delle ipotesi, una povera vittima di violenza domestica.<br />
<br />
Chissà però…magari almeno in questa maniera i giudici turbati avrebbero potuto darle ragione?<br />
<br />
A testimonianza di tutto quanto sopra, allego alla presente immagine raffigurante le ginocchia sfigurate (post-udienza e post-provvidenziale ripulitura in locale pubblico adibito a ristoro - BAR).<br />
<br />
<br /><br />
<br />
* si osserva che il verbo “bestemmiare” viene adoperato in questo contesto con accezione tipica del sud Italia ovvero indicando l’utilizzo di turpiloquio, volgarmente (nel senso di uso comune, in quanto tipico del “vulgus”, volgo) qualificato come “uso di parolacce”. Non indica l’attività di chi - munendosi preventivamente di calendario gregoriano - inveisce contro ciascun singolo santo cui è dedicato ciascun giorno nei 365 giorni che compongono l’anno solare.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTp1O8js3KTd0GDje2stC1mttM-ZPhZOEinNQKHlJUak7g1CPQAdAwtTTWAIGQh2TNDb7VcCyk3MhtOT1WbIrj3ALKRbbHD08FF-xP_UWf0muCKK8kM73jeP0dEASO5a5m0KTSmQz20sR/s1600/ginocchi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTp1O8js3KTd0GDje2stC1mttM-ZPhZOEinNQKHlJUak7g1CPQAdAwtTTWAIGQh2TNDb7VcCyk3MhtOT1WbIrj3ALKRbbHD08FF-xP_UWf0muCKK8kM73jeP0dEASO5a5m0KTSmQz20sR/s320/ginocchi.jpg" vca="true" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-37198799246013910872012-05-31T16:07:00.000+02:002012-05-31T16:18:36.797+02:00Il Post Politicamente ScorrettoInnanzi tutto, miei cari lettori, devo chiedere venia.<br />
<br />
Sono stata così assente nell'ultimo periodo perchè impegnata a vivere una delle esperienze più traumatiche per un essere umano, dopo l'esame di maturità: ho traslocato.<br />
<br />
Nella fattispecie s'è trattato del trasloco n. 10 della mia vita c.d. "da adulta" (<em>id est</em> dal momento in cui sono andata a vivere da mia madre ad una distanza sufficiente a che imparassi ad utilizzare la lavatrice e a decifrare i criptici simboli di lavaggio sui capi di vestiario).<br />
<br />
Ma di questa traumatica esperienza (vissuta da avvocato pentito) avrò modo di significarvi nei giorni a venire. Quest'oggi voglio parlarvi di qualcosa che poco ha a che fare con i traslochi. E ancor meno con l'attività forense.<br />
<br />
Come dice il titolo, si tratta di un post "politicamente scorretto", inviterei, pertanto, i più puritani e sensibili di voi a non proseguire con la lettura.<br />
<br />
Tutti gli altri maliziosi, venissero pure assieme a me.<br />
<br />
(Ammazza quanti siete!)<br />
<br />
Come sa chi mi conosce bene (e come ho già avuto modo di scrivere su questo blog) da circa un annetto, sono patita di shopping on.line, in quei siti (tipo saldi privati, buyvip, ecc) che offrono periodicamente grandi firme superscontate.<br />
<br />
<br />
Di recente ho trovato altri due siti: Bamarang e Dalani che - con la stessa filosofia - vendono oggetti di design (dovendo arredare una nuova casa, trovo la cosa molto utile, non foss’altro per spunti ed idee).<br />
<br />
Quest’oggi uno dei due siti in questione mi ha stupito.<br />
<br />
Mentre decidevo se acquistare o meno uno sgabbellino contenitore, che avrebbe il nobile fine di esser posizionato in bagno in modo che possa riporre con cura la cartaigienica (scusate la parola azzardata, ma incredibilmente anche gli avvocati ne fanno uso), vagavo oziosamente fra le altre offerte.<br />
<br />
E' stato così che ho scoperto che uno dei miei nuovi siti preferiti (assieme a sedie e pentole) aveva messo in vendita niente popo' di meno che i “<em>vibrating toys</em>” ovvero “i vibratori di design”, come da descrizione “per vivere con design ed umorismo, anche i propri momenti di piacere”. A questo proposito e in particolare "per un piacere (...) solitario e condiviso, che non vuole avere barriere di alcun tipo. Vibrating toy eccitanti e divertenti, che non dimenticano un pizzico di ironia, per una sessualità scevra di imbarazzi, ma piena di soddisfazioni.". <br />
<br />
<br />
Ora, mentre mi si affacciava alla mente la domanda (condivisa anche da voi, spero) circa a cosa esattamente possano servire <u>umorismo</u> e <u>design</u> per un oggetto del genere, con una certa inquietudine ho constatato che i “meravigliosi oggetti” di cui sopra erano - di volta in volta - simili:<br />
<ul>
<li> ad un cactus;</li>
<li> ad una specie di cono gelato (e fin qui, ci saremmo anche); ma ANCHE (e qui nasce l’inquietudine)</li>
<li> ad un forchettone da cucina (di design, si intende);</li>
<li>ad una mini-parabola</li>
<li>ad una ranocchia salterina</li>
<li>al manico di una doccia</li>
</ul>
Sono certa che la maggior parte di voi starà provando una punta di dolore al pensiero dell'utilizzo alternativo del proprio forchettone da cucina e della propria parabola di sky (in relazione a quest'ultima...chissà se continuerebbe a mantenere una perfetta ricezione anche in quel momento...).<br />
<br />
Ma io mi chiedo, quale esatta aberrazione può portare una persona ad utilizzare una ranocchia salterina (di design) in un momento del genere?<br />
Ciò detto, lasciando da parte cactus, forchettoni e (soprattutto) ranocchie, ho continuato a navigare (meno oziosamente devo dire) nel citato sito (che evidentemente sino ad oggi avevo sottostimato) e - sotto l’insospettabile voce “kit da viaggio” - ho scoperto che si celava un'altra sorpresa: il “set dell’amore”. <br />
<br />
Qui vi prego di sospendere un attimo quel che state facendo (qualsiasi cosa voi stiate facendo, anche qualora la suddetta attività coinvolga il forchettone e la ranocchietta di cui sopra) e vi invito a leggere assieme a me la descrizione del set dell’amore: “<em>il simpatico kit per amanti: una pratica bag cilindrica che nasconde un asciugamano di cotone, otto fazzolettini da bagnare che diventano pratiche salviettine, due profilattici e due lubrificanti. Un accessorio da avere sempre con sé, per le romantiche situazioni inaspettate</em>.”.<br />
<br />
Ora, vorrei portare la vostra attenzione alla <u>romantica situazione inaspettata</u>. <br />
<br />
Immaginate, che so, di abbordare chicchessia in discoteca, al mare o all’ufficio dell’anagrafe (scusate la banalità di quest'ultima citazione, ma ho fatto due ore di fila per il cambio di residenza proprio stamane e - come si dice - la speranza è sempre l'ultima a morire).<br />
<br />
Immaginate che nasca un’attrazione improvvisa ed irresistibile.<br />
<br />
Immaginate di appartarvi con il chicchessia e che la situazione si riscaldi.<br />
<br />
Nel momento <em>clou</em> <em>(rectius,</em> un attimo prima del momento clou), mettete la mano in borsa e tirate fuori “il kit dell’amore” (incluso preservativo e - soprattutto - lubrificante).<br />
<br />
A questo punto, immagino, il chicchessia di turno sarà preso da invincibile romanticismo e - capendo finalmente le vostre intenzioni - comincerà ad accendere candele profumate e a recitare poesie di Torquato Tasso (anziché, grazie soprattutto all’offerta del lubrificante, fare immediatamente uso di tutti i pezzi del kit, non necessariamente nel modo di utilizzo proprio che quell’oggetto avrebbe nella vita comune).<br />
<br />
A ben pensarci in una situazione del genere probabilmente ci starebbe anche l'utilizzo improprio della rana salterina.<br />
<br />
Sinceramente mi sto anche maledicendo al pensiero di non aver scelto con molta più cura il doccino di casa nuova....<br />
<br />
<br />
<br />NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-14014447768832658332012-03-28T19:36:00.003+02:002012-03-28T20:39:30.759+02:00Il Blog 100% AffidabileCari internauti,<br />
<br />
no, non mi piace granchè. Riproviamo.<br />
<br />
Cari lettori<br />
<br />
oddio, troppo autoreferenziale, cambiamo.<br />
<br />
Cari pazzi di catene che per vocazione o ventura incappate regolarmente in queste pagine<br />
<br />
(ecco si, così mi piace molto dippiù)<br />
<br />
Oggi non vi parlo di studio Grandicello (anche se ci sarebbe tantissimo di cui parlare, ma aspetto giusto che si compiano alcuni avvenimenti domani e dopodomani in modo da sfornare in un solo colpo una trilogia degna di Tolkien....magari non così lunga direi...o spererei....ma solo perchè infondo infondo vi voglio bene).<br />
<br />
Dicevo, oggi niente storie di vita vissuta in Studio Grandicello, perchè devo pagar pegno al nuovo mondo cui ormai da un annetto a questa parte appartengo. Oddio forse "appartengo" è troppo forte...diciamo "bazzico", anche perchè se uso "appartengo" mi viene in mente la canzone di Ambra "ti giuro amore un amore eternoooooo".<br />
<br />
Scusate, prendo il lexotan e torno da voi.<br />
<br />
Plink ... Plink ....Plink.....glugluglu.....ahhhhhhhhhhhhhh<br />
<br />
Cari amici, dicevo .... no, non si tratta del mondo dei sanatori mentali, mi riferisco al mondo dei blogger.<br />
<br />
(wow quant'è fico dire 'sono una blogger'???ci penso solo ora.....quando dico 'faccio l'avvocato' non mi si fila nessuno....invece se dico 'ciao, sono una blogger', magari con voce profonda e sguardo sensualo imbrocco come una dannata....si, mi devo presentare così, ora mi preparo anche i bigliettini da visita)<br />
<br />
Comunque, la mia amica di blog <a href="http://aspirantequalcosa.wordpress.com/2012/03/28/perche-io-sono-affidabile/#comment-321" target="_blank">La Fiammiferaia</a> (ATTENZIONE: sono riuscita a creare il link al sito!!!!!!!!mamma hai visto??non ho studiato tutti questi anni per nulla!!!!!!so fare qualcosa di socialmente utile!!!) mi ha carinamente (e molto generosamente) nominato per il premio <a href="http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile" target="_blank">"Il Blog 100% Affidabile"</a> (e sono due link...no dico due!!!!ma vieniiiiiiiii!!!!). <br />
<br />
Ora, questo mi spinge ad operare come segue:<br />
<br />
1) devo spiegare quando e perchè ho deciso di aprire questo blog; e <br />
<br />
2) devo nominare altri 5 blog che ritengo abbiano le caratteristiche per il premio.<br />
<br />
<strong>Analizzando il punto 1).</strong> Come fosse un film di Carlo Vanzina, questo blog è nato durante le "vacanze di Natale 2010", il 27 dicembre per l'esattezza. In realtà ha radici lontane. Come ben sa chi mi conosce da tempo, grazie al blackberry messo in dotazione da Studio Grandicello, ormai da anni mi dilettavo a raccontare via mail ai miei amici più cari i tanti aneddoti buffi o divertenti che mi capitavano (che fossero uscite pseudo romantiche, vacanze estive, vita di studio, poco rilevava: l'importante è che ci fosse una radice 'comica' alla base di cui ridere e di cui - soprattutto - far sorridere). Così - complice l'assurda bolla in cui si vive in Studio Grandicello - ho pensato bene di ampliare potenziale pubblico e condivisione (anche perchè risulta molto più comodo scrivere assurdità sulla tastiera del pc, anzichè digitarle sui minuscoli tasti di un blackberry).<br />
<br />
<strong>Ciò detto passiamo al punto 2). </strong>Come se fossimo al Grande Fratello, facciamo le 5 nominations! Prima di procedere, sbrogliamo un paio di punti preliminari. Ossia: quali caratteristiche deve avere un blog per essere nominato?E' presto detto:<br />
<br />
Come si distingue un Blog Affidabile? Per alcuni semplici ma importanti regole:<br />
<br />
<br />
1) E' aggiornato regolarmente<br />
<br />
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive<br />
<br />
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori<br />
<br />
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali<br />
<br />
5) Non é infarcito di troppa pubblicità<br />
<br />
Ora, sorvolando sulle motivazioni che hanno spinto la cara Fiammiferaia a nominarmi (grazie sorella, ti devo una pizza!) ritenendo che questo sciagurato blog avesse queste caratteristiche, ho un GROSSO problema pratico: non tutti i blog che seguo (o seguivo) aggiornano proprio "regolarmente", ma nonostante questo, ve li segnalerò ugualmente perchè (a mio insindacabile giudizio) ritengo meritino una nomination.<br />
<br />
Ciò detto, ecco le mie 5 nominations (assolutamente in ordine sparso):<br />
<br />
<a href="http://aspirantequalcosa.wordpress.com/2012/03/28/perche-io-sono-affidabile/#comment-321" target="_blank">La Fiammiferaia</a> (devo nominarti per forza: il tuo è uno dei pochi blog che seguo giornalmente!)<br />
<br />
<a href="http://memoriediunavagina.wordpress.com/" target="_blank">Memorie di Una Vagina</a> (semplicemente grandioso!Grazie alla mia Grande Amica per avermelo segnalato!)<br />
<br />
<a href="http://sunaftermist.blogspot.it/" target="_blank">C5</a> (era proprio un bel blog, quando lo aggiornava!niente ironia qui però, solo poesia seria)<br />
<br />
<a href="http://www.lidietro.com/?p=240" target="_blank">Lì Dietro</a> (ho scoperto solo pochi giorni fa....le 16 puntate di un omonimo avvocato pentito....è lì ho avuto conferma - qualora ce ne fosse bisogno - che gli avvocati pentiti e le belle "penne" sono donne!)<br />
<br />
<a href="http://ironiaprimaditutto.wordpress.com/" target="_blank">Ironia Prima di Tutto</a> (scoperto grazie ad Aspirante Qualcosa!)<br />
<br />
Ciò detto non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima!<br />
<br />
E...blog power! (cavolo quanto mi piace!)NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-48442756362737038022012-03-20T19:54:00.001+01:002012-03-22T19:38:44.312+01:00RIconoscimenti di ChiamataDio dei telefoni, perchè hai creato il riconoscimento di chiamata?<br />
<br />
No, dico, è uno strumento estremamente utile ... per esempio in caso di stalking, per risalire ai molestatori.<br />
<br />
Oppure lavorativamente perchè sapere (in anticipo) chi ti tampin...aehm, volevo dire, chi ti cerca può essere risolutivo della giornata: a te rispondo, a te invece no, brutto rompiscatole sputadubbi (soprattutto se i predetti dubbi sono sputati (i) la mattina, prima del caffè; e/o (ii) la sera dalle 19.30 in poi).<br />
<br />
Certo, a volte il riconoscimento di chiamata qualche guaio lo crea.<br />
<br />
Nelle settimane passate, No Brain aveva ricevuto chiamate, sul diretto, da un numero non immediatamente riconducibile a qualcuno.<br />
<br />
<u><em>Giorno 1</em></u><br />
<br />
Sul display appariva quel numero (02.8675 ecc.), No Brain anzava la cornetta (e lì si sa: Mondial casa ti aspetta. Ok, scusate, pessima battuta) e con tono professionale e voce che arrivava dritta dritta dal diaframma pronunciava il suo "pronto?".<br />
<br />
Dall'altro capo del telefono, una voce altrettanto professionale, seria, compita e profonda chiedeva con tutto il suo diaframma "Parlo con l'Avvocato No Brain".<br />
<br />
No Brain (diaframma + un po' di singhiozzo) "certo. Dica pure".<br />
<br />
Altro capo del telefono "Ahahahahahahah ma che non m'hai riconosciuto???ahahahahahah ma che voce fai???ahahahahah ma non ci si crede!!sono io, Andrea, possibile che non l'avevi capito???E smettila con questa voce che tanto si sa che dentro Studio Grandicello fai fotocopie!!ahahahahahh".<br />
<br />
<em><u>Giorno 2 (non proprio consecutivo al Giorno 1)</u></em><br />
<br />
Sul display appariva quel numero (02.8675 ecc.), No Brain anzava la cornetta (evito battute) e con tono professionale e voce che arrivava dritta dritta dal diaframma pronunciava il suo "pronto?".<br />
<br />
Voce altrettanto professionale, seria, compita e di pieno diaframma "Parlo con l'Avvocato No Brain?".<br />
<br />
No Brain (diaframma + parecchio singhiozzo...avete mai provato ad usare il diaframma voi??) "certo. Dica pure". <br />
<br />
Voce dall'altro capo del telefono: "ahahahahahahah!!!ma ancora???ma non mi riconosci proprio????ahahahah se ti ascoltassi che voce hai!!!" <br />
<br />
<u><em>Giorno 3 (non troppo lontano dal Giorno 2)</em></u> <br />
<br />
Sul display appariva quel numero (02.86 ecc.), No Brain anzava la cornetta (questa volta nemmeno sto pensando a Mondial Casa....ops....) e con tono professionale e voce che arrivava dritta dritta dal diaframma pronunciava il suo "pronto?".<br />
<br />
Voce altrettanto professionale, seria, compita e di pieno diaframma "Parlo con l'Avvocato No Brain?".<br />
<br />
No Brain, rinunciando al diaframma: “sisi, certo, quando non faccio fotocopie faccio finta di far l'Avvocato. La finiamo quindi?”<br />
<br />
Dall’altra parte del telefono: "....." (silenzio pregno di imbarazzo)<br />
<br />
No Brain: "oh, hai perso la voce??lo vedi ad usare il diaframma a sproposito??ahahahah“<br />
<br />
Dall'altra parte del telefono. Gelido e secco. "sono dello Studio Castrioni Mazzanti Viendalmare”<br />
<br />
No Brain: “ahahahah!ti potevi inventare un nome meno ridicolo almeno??ma che studio potrebbe avere un nome simile?allora ho l'onore di parlare con Andrea dello Studio Castrioni Mazzanti Viendalmare"<br />
<br />
Dall’altra parte del telefono (tono virante verso il seccato) “No. Ha l'onore di parlare con Fabrizio dello Studio Castrioni Mazzanti Viendalmare”.<br />
<br />
No Brain (tono virante nettamente verso il falsetto): ".... Scusi, sono la ragazza delle fotocopie. Le chiamo l'avvocato. (voce in lontananza) avvocatooooo ho risposto io al telefono visto che lei era in riunione con il fondo americano,,,,può venire subito?ah no??Mi dispiace, non può venire. La faccio richiamare io. .... Mi ripeterebbe il nome del suo studio per cortesia?"<br />
<br />
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</u>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-30107583681555695852012-02-27T17:40:00.001+01:002012-02-27T18:10:32.584+01:00Preparazione culturale a 360° (Parte II - Piccolo dizionario dei Miti e degli Eroi)Ci sono alcune ragioni recondite che spingono la gente a ritenere che un medico, un avvocato o un ingegnere debbano essere persone colte.<br />
<br />
<br />
Purtroppo - e su questo molti di voi sapranno darmi ragione - le ore spese a studiare non necessariamente vanno di pari passo con la cultura generale di un individuo.<br />
<br />
A seconda del significato che a questa parola (“cultura”) si voglia dare.<br />
<br />
Il più delle volte - anzi - m’è capitato di trovare cultura tangibile in persone che non avevano completato alcun tipo di studi particolare. Al contrario, la bistrattata categoria cui mio malgrado appartengo, si dimostra spesso spietatamente monoculturale.<br />
<br />
Ciò nonostante, l’uomo medio - di primo acchito - ha tendenza ad affrontare discorsi seri e complicati quando si trova a parlare del più e del meno con un avvocato (o un’avvocatessa, per tornare alle definizioni dello scorso post).<br />
<br />
Evidentemente, nel sentire comune (o almeno nel “sentire” comune di qualcuno) non puoi startene seduto con avvocato che conosci appena a parlare di meteo, viaggi, programmi televisivi e dolori articolari come faresti con qualsiasi altro semi-sconosciuto.<br />
<br />
Con un avvocato parli di cose serie.<br />
<br />
Bene. <br />
<br />
Uomo medio, ora - anche se non conoscessi il mio blog e quindi non sapessi che non sono un esempio di serietà compita - mettiti nei miei panni. Dopo 12 ore chiusa in uno studio legale a leggere norme e giurisprudenza, a zampettare su una tastiera per scrivere quattro pagine di contorti ragionamenti giuridici (rectius “seghe mentali”), a stare dietro alle paturnie (raffinatamente legali) dei propri capi (rectius “descrivere con dovizia di particolari l’attività svolta da allegare alla parcella”). Uomo medio, guardami negli occhi e mettiti una mano sulla coscienza: dopo tutta una giornata trascorsa in questa maniera, può farmi davvero così schifo mettere il cervello in log-off e parlare dell’ultima stagione di Criminal Minds?<br />
<br />
Anche perché, uomo medio semi-sconosciuto, se alla fine di una giornata lavorativa mi parli di cose troppo strutturate 1) non riesco a starti dietro; 2) comincio a pensare ai fatti miei e (soprattutto) 3) quando tento di re-inserirmi nella conversazione colleziono magnifiche figuracce.<br />
<br />
Come segue.<br />
<br />
<strong>Localizzazione</strong>: Cena-senza-impegno-post-lavoro.<br />
<br />
<strong>Argomenti affrontati</strong>: come da partita di trivial pursuit. Storia/Politica/Geografia/Arte, con criterio di assegnazione assolutamente random. Spettacolo assolutamente no. Troppa leggerezza.<br />
<br />
<strong>Livello di concentrazione dell’interlocutore</strong>: 200%<br />
<br />
<strong>Livello di concentrazione di No Brain</strong>: 1.5%.<br />
<br />
<strong>Fattori esterni che minano il livello di concentrazione</strong>: Al tavolo affianco una ragazza racconta alle amiche le proprie avventure sessuali con il suo capo. Sul luogo di lavoro. Dicesi anche concorrenza sleale.<br />
<br />
<strong>Livello di concentrazione di No Brain su argomenti di conversazione del Fattore Esterno</strong>: 700%.<br />
<br />
[…Stralcio di Conversazione]<br />
<br />
Interlocutore: “<em>hai presente no?Le grandi opere della storia dell’arte</em>….”<br />
<br />
No Brain: “<em>esatto</em>” [Come sa chi mi conosce bene ‘esatto’ è la parola che uso di default quando non seguo una conversazione. Questo era più o meno il decimo esatto della serata. Dopo soli 30 min di conversazione. Un piccolo record]<br />
<br />
Int.: “<em>l’Ermitage, il Louvre, i patrimoni dell’umanità</em>”<br />
<br />
N.B. : “<em>esatto</em>…”<br />
<br />
Int. “<em>Anche se credo nulla possa competere…indovina con quale museo</em>?”<br />
<br />
N.B. “<em>esatto</em>”<br />
<br />
Int. “…..<em>scusa come?che vuol dire ‘esatto’</em>?”<br />
<br />
N.B. [maledizione!!] “…<em>no….ahem….nel senso che hai ragione tu….ci sono altri fattori da considerare</em>” [di che cavolo stava parlando????concentrati!!!non pensare a questa che sta raccontando i dettagli di quando è stata spalmata sulla scrivania….porca vacca….sulla scrivania, con una riunione nella stanza accanto, vi rendete conto???]<br />
<br />
Int. “<em>ecco il punto!!altri fattori!!!per me nulla è comparabile alla Galleria Borghese di Roma!!Hai presente</em>?”<br />
<br />
N.B. “ [….] <em>ho presente</em> […] <em>si, ho proprio presente</em>”.<br />
Int. “<em>Lì ci sono le due più belle opere dell’umanità</em>”<br />
<br />
N.B. “<em>esatto</em> [stavolta ci stava tutto!!]”<br />
<br />
Int. “<em>indovina quali sono</em>?”<br />
<br />
N.B. “[e che cacchio!!cos’è un’interrogatorio??]….<em>ahem….un aiutino</em>?”<br />
<br />
Int.: “<em>una è la statua di Paolina Borghese. E l’altra??Devi indovinare tu</em>!”<br />
<br />
N.B. “[Ma perché devo indovinarla io??dimmelo e facciamola finita!!...ok, ok, concentrati….ce la possiamo fare. Dunque, Paolina Borghese-------- quindi, Canova….Canova….] <em>Amore e Psiche</em>!!!”<br />
<br />
Int. “<em><strong>No</strong></em>!!!!!!!!!!!!!!”<br />
<br />
N.B. “[ecchecazzo!]”<br />
<br />
Int: “<em>Amore e Psiche è al Louvre</em>!!!<em>Concentrati!!ho detto Galleria Borghese</em>!!!”<br />
<br />
N.B.: “[porca vacca galleria borghese…ok, che faccio?compro una vocale?] <em>ahem…mi arrendo</em>! [abbi pietà, ti prego]”<br />
<br />
Int.: “<em>Amor sacro e amor profano. Hai presente</em>?”<br />
<br />
N.B. “[ahhh ora ci siamo proprio] <em>come no?ce l’ho giusto come sfondo del pc. Da sindrome di Stendhal</em>”<br />
<br />
Int. “<em>e di chi è</em>??”<br />
<br />
N.B. “[oddio che stress!] <em>ecco….è….è….uh aspetta che m’è volato il tovagliolo</em>!!” [volato con doppio salto mortale dall’altro lato della pizzeria, per di più. Miracoli degli spifferi di corrente]<br />
<br />
Int. “<em>è di Tiziano</em>?”<br />
<br />
N.B. “[Ferro?] <em>esatto</em> [tiè ora ci sta tutto!]”<br />
<br />
Int. “<em>e tu?c’è qualcosa che vuoi chiedere</em>?”<br />
<br />
N.B. “<em>si…il conto</em>!!! [e addio per sempre, direi, a te, Paolina e Tiziano!]”<br />
<br />
*************************************************<br />
<br />
Ora, il siparietto appena descritto, m’ha portato ripensare - per una serie di coincidenze - invece proprio alla statua di Amore e Psiche di Canova.<br />
<br />
Questa sì, a mio giudizio, una delle opere più belle che mai abbia visto (con buona pace di Tiziano).<br />
<br />
Anche perché il mito cui si ispira è sempre stato uno dei miei preferiti sin dall’infanzia (quando ero meno monoculturale e molto meno maliziosa di adesso). Così m’è venuta voglia di ricordarlo e raccontarvelo. Ma a modo mio. Con buona pace di Apuleio (cui la tradizione attribuisce l’origine del mito).<br />
Dunque, tanto per cominciare, si dice questo sia uno dei pochi miti in cui Eros (o Amore) è un adulto e non un bambinetto.<br />
<br />
C’era una volta una ragazza bellissima di nome Psiche. Della bellezza di Psiche, quell’invidiosa e antipatica di Afrodite era particolarmente gelosa e, quindi, decise di vendicarsi. Ora, dico io, sei la Dea della Bellezza che già di per sé non è una gran specializzazione, ma mi spieghi che senso ha essere considerata la più bella facendo terra bruciata di qualsiasi ipotetica rivale?Mistero della fede. Pare che nell’antica Grecia funzionasse così: eri particolarmente dotato in qualcosa? Il Dio che ne deteneva la specializzazione diventava geloso e ti rovinava la vita. La famosa “invidia degli Dei”. Come se al giorno d’oggi, spuntassero le verruche in faccia alle modelle di Victoria’ Secrets proprio durante la sfilata.<br />
<br />
Comunque, Afrodite voleva rovinare la vita a Psiche, quindi cosa fa? Chiama il figlio, quel mammome senza iniziativa di Eros, e gli dice di usare le sue frecce per far innamorare Psiche dell’uomo più brutto e disgustoso della terra. <br />
<br />
Fortuna volle che Eros, vedendo Psiche, sentisse finalmente qualche pulsione che lo facesse desistere dal giocare a freccette per il sollazzo degli altri dei e, così, si innamorò di lei.<br />
<br />
Nell’estrema democraticità che caratterizzava i miti greci (in cui la donna aveva lo stesso impulso volitivo di un forno a microonde) Eros rapì Psiche, la portò nel suo castello, e i due s’innamorarono e divennero amanti. All’insaputa di Afrodite. Meglio, Eros era innamorato di Psiche, mentre lei di giorno vagava in questo castello e la notte incontrava il suo amante in una stanza buia, senza poter mai vedere il suo volto. <br />
<br />
L’equivalente moderno di una Dark Room.<br />
<br />
Eros, per nascondere la sua marachella alla madre, aveva escogitato l’espediente della dark room e s’era fatto giurare da Psiche che questa mai avrebbe tentato di vedere il suo volto.<br />
<br />
Ora, Psiche (che per accettare un simile compromesso una punta pervertita doveva pur essere) dopo mesi e mesi di questa vita, spinta dalla curiosità, una sera, mentre Eros dormiva, accese una lampada ad olio nella dark room, per poter vedere almeno una volta in faccia il suo amante.<br />
<br />
Purtroppo dalla lampada cadde una goccia d’olio bollente sul braccio di Eros che, evidentemente, fra i vari giochetti non aveva in simpatia il masochismo. Il dio si svegliò, capì che Psiche l’aveva visto in volto (e soprattutto che la mamma presto avrebbe scoperto tutto) e, incavolato nero, piantò Psiche proprio lì nella dark room.<br />
<br />
Psiche era a pezzi. Nella Dark Room evidentemente si divertiva parecchio (e vorrei ben vedere, se non ti diverti con il "Dio dell'Amore" con chi vorresti farlo?) aveva scoperto di avere per amante un dio e aveva perso tutto per la sua “curiosità”. Come se qualcuna di voi - incontrandosi furtivamente con un amante con le qualità di un Rocco Siffredi - scoprisse di punto in bianco che il proprio uomo ha le fattezze di Jude Law e nel momento stesso della scoperta fosse piantata in asso.<br />
<br />
E chi si riprende più?<br />
<br />
Insomma, per farvela breve Psiche vagò anni e affrontò varie prove (in cui ad onor del vero dimostrò di non essere particolarmente sveglia) ma alla fine ottenne il perdono di Afrodite e, di conseguenza, anche del figlio mammone.<br />
<br />
Amore e Psiche vissero per sempre felici e contenti nell’Olimpo fra gli dei.<br />
<br />
La (romanticissima) morale del mito è che non può esistere Eros senza Anima (Psyche in greco, appunto).<br />
<br />
Non c’è sesso senza amore/è dura legge nel mio cuore. Lo cantava anche Venditti, no?<br />
<br />
Insomma, d’ora in poi, se vi capitasse di andare a Parigi e di trovarvi di fronte a quella bellissima statua, pensate che vuol dire anche questo.<br />
<br />
E che quei due “ripresi in quella particolare tensione che precede un bacio”, in realtà, quel bacio, stanno per scambiarselo in una Dark Room.<br />
<br />
Se non è tensione questa...<br />
Hai capito Canova, eh?NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-91393856422375411822012-02-19T22:38:00.000+01:002012-02-19T22:38:31.761+01:00Riflessioni Filosofiche di una Tranquilla Domenica di Pioggia (Sottotitolo: Pur di non lavorare...)<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Marker Felt'; line-height: 20px;"></span><br />
<div>Stasera dovrei lavorare.</div><div><br />
</div><div>Sono animata da tali entusiasmo e voglia che ho preferito: (i) mettere ordine nell'armadio; (ii) mettere ordine nel frigo; (iii) mettere ordine nei cassetti della scrivania.</div><div><br />
</div><div>Le prime due attività si sono rivelate piene di sorprese quasi commoventi: ho ritrovato un golfino svanito nel nulla tre traslochi fa e una mozzarella di cui avevo perso le tracce poco prima delle feste di Natale (quest'ultima ad onor del vero quasi m'è venuta incontro parlando: ormai s'era creata una micro-vita e un micro-clima completamente autonomi).</div><div><br />
</div><div>Ah, il golfino era disperso nei meandri dell'armadio e la mozzarella nei meandri del frigo. Credetemi sulla parola: la precisazione non è scontata.</div><div><br />
</div><div>Comunque, mentre mi dilettavo in queste faccende asseritamente domestiche, tenevo occupata la mente con pensieri asseritamente filosofici (qualsiasi cosa pur di rimandare il momento in cui avrei dovuto - asseritamente - pensare al "lavoro"). No, non temete, non mi sono occupata di investigare sulla vita segreta della mia mozzarela (anche se secondo me col pecorino, quel gran porco, qualcosa dev'esser pur successo): ormai è adulta e capace di cavarsela da sola e mi sentirei di violare la privacy che s'è conquistata a caro prezzo in quella giungla che è il mio frigo.</div><div><br />
</div><div>Riflettevo su come gli altri (id est le controparti della nostra vita, per usare una metafora giuridica) ci vedono e come noi in realtà siamo. Non voglio entrare nella metafora della maschera pirandelliana (non sono ancora arrivata a tale livello di confidenza con tutti voi da giustificare questo livello di sadismo): ma certe volte, i commenti che la gente restituisce sul vostro conto....non sembrano definire una persona completamente diversa da quello che davvero siete?o che pensate di essere?</div><div><br />
</div><div>Ma alla fine noi siamo quel che la gente percepisce, o quel che pensiamo di essere?</div><div><br />
</div><div>E alla fine chi diavolo è nato prima: l'uovo o la gallina?La scienza ha già dato la sua risposta. Ma la gallina ha fatto ricorso (Cit. C. Guzzanti, Il Caso Scafroglia, Roma, 2002).</div><div><br />
</div><div>Bando alle divagazioni. Torniamo a noi e cominciamo con qualche caso pratico. Per comodità userò un soggetto a me (e a qualcuno di voi) piuttosto noto: No Brain. Scopriamo con piccoli esempi pratici come - in diverse occasioni - le terze parti l'hanno percepita.</div><div><br />
</div><div><i>Esempio 1 - Contatti di Quarto livello (sottotitolo: come ti percepisce la gente che ha a che fare con te, causa lavoro, per brevi periodi)</i></div><div><br />
</div><div>Come immaginerete sono laureata da un po'. Lavoro in Studio Grandicello e ho superato l'esame di abilitazione professionale. Quindi, a tutti gli effetti, anche legali, faccio l'avvocato. Pentito, certo, ma questo lo sapete voi e io. Quando mi presento a qualcuno per lavoro non allungo il biglietto da visita con su scritto No Brain - Avvocato Pentito. Ecco...in realtà non allungo nessun biglietto da visita...in genere lo dimentico nel cassetto della scrivania. Comunque, mi presentano come l'avv. No Brain.</div><div><br />
</div><div>Ok. Questo concetto pare di difficilissima assimilazione per chiunque. Il fatto che sia donna e non incartapecorita, fa sì che il cliente medio di Studio Grandicello - al primo incontro - non riesca a non chiamarmi in altro modo se non Signorina. Nemmeno Signora. Signorina. E neanche Signorina No Brain. Signorina e Basta.</div><div><br />
</div><div>Agli incontri e telefonate successivi, dopo che ho aperto bocca diverse volte, magari spiegando concetti piuttosto complicati e rispondendo alle domande più assurde, arriva la promozione sociale. Da signorina, passo a dottoressa. Mi restituiscono la mia laurea. Una bella sudata, ma ogni volta una soddisfazione.</div><div><br />
</div><div>Questo status è quello finale. Il passaggio ad avvocato non avviene mai. Anzi, magari con il tempo, con la confidenza, si regredisce drammaticamente ad un sinistro rapporto filiale: una volta una cliente, quando la chiamai trionfante perchè avevo vinto (per lei) una causa partita disperata e difficilissima, mi rispose "grazie cara figliola. Ma ora me lo prepari un altro bel ricorso?Su su!!". Complice l'accento, avevo la sensazione stesse chiedendo alla nipotina di prepararle un bel piatto di cappelletti in brodo. Che poi li sapessi fare davvero, a mano, i cappelletti.</div><div><i><br />
</i></div><div><i>Esempio 2 - Contatti di Terzo tipo (sottotitolo: come ti percepisce la gente che ha a che fare con te, causa lavoro, per periodo più lunghi).</i></div><div><br />
</div><div>Per un periodo piuttosto lungo, tempo fa, ebbi a che fare con alcuni funzionari della pubblica amministrazione.</div><div><br />
</div><div>Nella pubblica amministrazione contano tantissimo i titoli. E' tutto un "dottore", "ingegnere", "architetto", e così via.</div><div><br />
</div><div>Quindi, con somma soddisfazione, sin dal primo incontro - nel pubblico ufficio - ero la "dottoressa". Sempre senza nome e cognome dopo. La dottoressa e basta.</div><div><br />
</div><div>Ma era una partenza bruciante, se pensate alle tribolazioni dell'Esempio 1. </div><div><br />
</div><div>Col passare del tempo e degli incontri, funzionari e dirigenti devono aver cominciato a provare uno straccio di stima nei confronti della sottoscritta. </div><div>Lo capii quando - di punto in bianco - cominciarono a chiamarmi "signorina dottoressa".</div><div><br />
</div><div>Sempre senza nome tipo "laSignorinaDottoressa" TuttoAttaccato.</div><div><br />
</div><div>Ma capii che li avevo conquistati solo il giorno in cui - nel redigere il Verbale che certificava il nostro incontro - cominciarono scrivendo "E' presente nei nostri uffici la Signorina Dottoressa Avvocatessa".</div><div><br />
</div><div>Sempre senza nome e cognome.</div><div><br />
</div><div>Ero commossa. Certo, "Dottoressa Avvocatessa" sembrava il titolo di un film degli anni '70 con la Fenech (la DottoressaAvvocatessa, cosce d'oro e reginetta del foro), ma ero il massimo a cui ero arrivata nei miei pochi anni di (pentitissima) carriera.</div><div><br />
</div><div>Di più ad oggi non sono riuscita ad ottenere. Sia come titolo professionale che come riferimento a film erotici anni '70.</div><div><br />
</div><div>Sono fortemente tentata di allegare quel verbale al mio curriculum.</div><div><br />
</div><div><i>Esempio 3 - Contatti di Secondo Tipo (sottotitolo: come ti percepisce chi ha a che fare con te, causa lavoro, tutti i giorni).</i></div><div><br />
</div><div>Il mondo legale è un mondo prevalentemente maschile.</div><div><br />
</div><div>Questa non è una protesta femminista: è proprio un dato di fatto, numericamente ci sono proprio più uomini che donne. Quindi, avendo per larga parte colleghi maschi, è come se lavorassi in una caserma.</div><div><br />
</div><div>Con tutto quello che ne consegue.</div><div><br />
</div><div>Avete presente, no, come si comportano gli uomini nei confronti di una donna anche in un ambiente di lavoro?Hanno dei cicli comportamentali piuttosto ripetitivi: all'inizio pari quasi un miracolo della natura e sono solo carinerie e complimenti ("Che bello vederti"; "Ma come ti sta bene questa gonna"; "Ci andiamo a prendere un the?no, magari te lo porto io, direttamente dall'India, così non ti stressi troppo"; etc.).</div><div><br />
</div><div>Poi...beh, diciamo che cominciano a darti un po' per scontata ("ah sei qui?mi passi tu la pinzatrice, per cortesia, che ho la sciatica e non riesco a muovermi?" - "stai andando al bagno?non è che mi prenderesti pure un caffè dalle macchinette che ho il torcicollo e mi viene a noia alzarmi dalla sedia?").</div><div><br />
</div><div>E nell'ultima fase.....no, non è quella fratello - sorella. Magari. Nell'ultima fase diventi a tutti gli effetti COMMILITONE ("porc....ma l'hai vista la farfallina di Belen???Dico, l'hai vista???" - .... ahem, ecco, non è che mi abbia turbato la farfallina di Belen....- "come non ti ha turbato???Come?????Ma la vedi???La vedi o no???forse c'è riflesso sul computer e non vedi bene???Guarda, guarda bene!!!ma dove vai??aspetta!parliamo di cose serie: secondo te è possibile che abbia le ....").</div><div><br />
</div><div>Belen, te lo chiedo con il cuore in mano, io in caserma ci vivo e ci devo sopravvivere. E sta anche arrivando la primavera. Quindi, ti prego: copriti.</div><div><i><br />
</i></div><div><i>Esempio 4 - Contatti di Primo Tipo (sottotitolo: come ti percepisce chi ti frequenta al di fuori del lavoro).</i></div><div><br />
</div><div>(colloquio confidenziale)</div><div><br />
</div><div>Persona Omega Qualsiasi "Ho letto il tuo blog, sai?"</div><div><br />
</div><div>No Brain "dai...e....che ne pensi?"</div><div><br />
</div><div>Persona Omega Qualsiasi: "scrivi bene, mi piace il tuo humor"</div><div><br />
</div><div>No Brain: "ti ringrazio,,,,davvero, ora mi fai arrossire"</div><div><br />
</div><div>Persona Omega Qualsiasi: "certo, quella storia che volevi fare l'astronauta e sei finita a fare l'avvocato....è chiaramente indice di una personalità egoica"</div><div><br />
</div><div>No Brain: "....egoche?"</div><div><br />
</div><div>Persona Omega Qualsiasi: "Egoica. sai, quel disturbo della personalità per cui l'individuo pensa di essere nato solo per grandi cose. Si ritiene superiore a chiunque altro. Nel migliore dei casi, se non un disturbo vero e proprio, significa comunque che sei snob ed egocentrica".</div><div><br />
</div><div>No Brain "ah....ma tipo psicopatica?"</div><div><br />
</div><div>Persona Omega Qualsiasi "si ma solo nei casi gravi. Magari non sei così grave"</div><div><br />
</div><div>Egoica io?Vi rendete conto?Nata per grandi cose?Snob?Egocentrica?</div><div><br />
</div><div>....certo, è da quando avevo 6 anni che mi chiedo perchè l'arca della stella piumata abbia deciso di dare i poteri magici per trasformarsi in creamy a quella demente di yu moriyama anzichè a me che ne avrei fatto sicuramente un migliore uso, ma questo mica è indice di una personalità disturbata, cacchio!!</div><div><br />
</div><div>.......O no?</div><div><br />
</div><div>E comunque la mozzarella nel frigo di me parla benissimo (credo)</div><div><br />
</div>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-60025326016672215142012-02-08T00:50:00.003+01:002012-02-08T11:26:03.449+01:00X Men - Le OriginiPer motivi di privacy (e soprattutto per evitare ritorsioni di vario tipo) tantissimi episodi che accadono direttamente in Studio Grandicello non possono - ahimè - esservi rivelati.<br />
<br />
Credetemi, a volte mi mangio i gomiti per evitare di scrivere determinati post.<br />
<br />
Una specie di di "censura preventiva", a scopo di sopravvivenza professionale.<br />
<br />
Ma questa devo raccontarvela assolutamente.<br />
<br />
Quindi, venite qui: vicino vicino in modo da ascoltare senza farmi alzare troppo la voce. Evitiamo che orecchie indiscrete ascoltino.<br />
<br />
Eccoci qui. Possiamo andare allora.<br />
<br />
Quel che vi sto per raccontare nasce durante il periodo natalizio. Per essere più precisi, durante quella "roboante" fase dell'anno in cui gli Studi Grandicelli fanno a gara d'opulenza nell'organizzare terrificanti e fantozziane feste di natale.<br />
<br />
Il fine espresso: brindare assieme all'anno appena trascorso e al nuovo anno di successi/fare team building/permettere a ciascun collaboratore di sentirsi gratificata parte del grande ingranaggio rappresentato dallo studio blasonato.<br />
<br />
La ragione malcelata: bieca competizione con gli altri Studi Grandicelli su quale festa di Natale avrà più risonanza su top legal/Autocelebrazione/.....ancora Auto-celebrazione, direi.<br />
<br />
Comunque qualunque sia il fine espresso o malcelato, queste occasioni (infinitamente noiose) si trasformano quasi sempre in un ricettacolo di pettegolezzi: su storie nate lo spazio di una sera (pare che gli avvocati d'affari - come cani e gatti - si accoppino due volte l'anno: durante la festa natalizia e durante quella estiva), o sulle confidenze che qualche associato/socio/consulente di peso s'è lasciato scappare complice qualche bicchiere di vino di troppo.<br />
<br />
Bene, oggi parleremo di uno di questi pettegolezzi natalizi. E lo riferirò così come m'è stato da più fonti riferito.<br />
<br />
Localizzazione: festa natalizia in importante città finanziaria Italiana.<br />
<br />
La situazione: tavoli democraticamente circolari con mega-socio e persone pescate a casaccio fra associati (schiavi); praticanti (sub-umani); segretarie (staff), segretaria del mega-socio (staff dirigente).<br />
<br />
La conversazione: varia, vivace e multiculturale spazia dal lavoro, al tempo, al traffico.<br />
<br />
Ad un certo punto i tre macro-argomenti di conversazione si mischiano e i commensali ad uno di questi tavoli cominciano a discorrere di quanto sia difficile conciliare il lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia e ai figli, con l'aggravante del traffico cittadino.<br />
<br />
Il mega-socio guarda con commozione quasi paterna gli associati e i praticanti che dibattono di questo fondamentale problema. Quasi prova una punta di pena per tutto quel frenetico affannarsi nel voler trovare una soluzione o, semplicemente, nel voler rendere edotti gli altri dei propri problemi.<br />
<br />
Appena il chiacchiericcio termina, il mega-socio - novello oracolo di Delfi - prende la parola e, scuotendo il capo, parla: "miei cari, è così divertente vedere come vi affannate dietro tutti questi piccoli problemi....io ho risolto il problema della mancanza di tempo da tanto, oramai....".<br />
<br />
Il tavolo tace sospettoso. Poi un collaboratore, fra lo stupito e l'ammirato (ovviamente da questa circostanza, capirete, si trattava di un collaboratore diretto del mega-socio) osa chiedere "incredibile....ma dicci...come hai fatto?".<br />
<br />
Il Mega socio parte con quella che d'ora innanzi chiameremo l' "Illumunazione". "Su indicazione del mio guru (chi di noi al giorno d'oggi non ha un guru?), anni fa mi rivolsi ad un geniale inventore svizzero che mi ha fornito un casco futuristico. Bene, io la sera posiziono quel casco sulla testa, lui (il casco, non l'inventore svizzero) spara un trilione di neutroni dritti dritti nel mio cervello....e così, anche se dormo 20 min è come se avessi dormito 4 ore. Ecco risolto il problema: io la notte non dormo e così ho tempo per far tutto, anche il corso di matematica su rai tre alle 4 di mattina".<br />
<br />
Tavolo (reazione 1): "................"<br />
<br />
Tavolo (reazione 2): ".................. .... ah!"<br />
<br />
Tavolo (reazione 3): "mi passeresti il cocktail di scampi?".<br />
<br />
Nel silenzio greve seguito all' Illuminazione (quello stesso silenzio che accompagna l'aneddoto ogni volta che viene raccontato in giro), io ho sempre la seguente visione:<br />
<br />
Immaginatevi Pasquale, immigrato da Somma Vesuviana in Svizzera per fare l'antennista della televisione via cavo, che, in cannottiera, il pomeriggio della domenica, comodamente piazzato sul divano (stile mago Oronzo, se avete la fortuna di ricordarlo), guarda X man in televisione col figlio di 6 anni che gli gioca accanto.<br />
<br />
A metà del film, la folgorazione: il momento in cui Professor X indossa "Cerebro" (per i monoculturali senza speranza: il casco che permetteva al Professor X di trovare X men in tutto in mondo) e ha inizio la parte più importante del film.<br />
<br />
A quella visione, Pasquale si pulisce le mani sulla cannottiera, si toglie lo stuzzicadenti dalla bocca ed esclama "uà ho l'idea per l'invenzione del secolo!" (da leggersi con forte accento partenopeo).<br />
<br />
Dopodichè, prende al figlio il casco da triciclo con cui stava giocando, lo avvolge nella carta stagnola (il casco, non il figlio), gli piazza sopra le lucine dell'albero di Natale: et voilà, ecco bello ed inventato il casco-sparaneutroni-che-permette-di-non-dormire.<br />
<br />
In realtà Pasquale non ha chiaro in mente a cosa serva il casco (a parte - dal suo punto di vista - a fare un po' di soldi), così lo mette su e-bay con una generica descrizione para-scientifica del tipo "speciale casco che amplifica i poteri mentali". Dopodichè si mette seduto sullo stesso divano e aspetta paziente che qualche pollo abbocchi.<br />
<br />
Anzi, essendo nato e cresciuto a Somma Vesuviana (ed essendo, quindi, particolarmente sveglio), Pasquale fa dippiù: stila una lista di polli che con più probabilità potrebbero abboccare al suo trabocchetto <em>(rectius che abbiano la giusta apertura mentale per apprezzare la sua geniale invenzione</em>)<em>.</em> Così, sfoglia le c.d. "pagine gialle del Pollo", ovvero Top Legal - sezione professionisti di studi lrgali (preferibilmente "Grandicelli") e manda in giro un po' di sano spam.<br />
<br />
Et voilà, dopo solo tre mesi dall'invenzione, arriva la telefonata del mega-socio di uno dei tanti Studi Grandicelli d'Italia.<br />
<br />
Pasquale è un genio, immaginate la conversazione. <br />
<br />
Mega Socio: "pronto?Parlo con Pasquale lo scienziato?" <br />
Pasquale: "Oui, c'est moi" (Pasquale da uomo trapiantato in svizzera è naturalmente francofilo)<br />
M.S.: "sarei interessato al casco che amplifica i poteri mentali, a cosa serve esattamente?"<br />
P.: "oui....cett' t'aiut...a superare le tois limitis. Che limiti tieni tu?"<br />
M.S.: "perdo troppo tempo a dormire, anzichè produrre, billare e fatturare!!"<br />
P.: "oui, je te capisc'. Ecc' avec lo cascò te nun dorm' cchiù".<br />
M.S. "ma quindi il mio corpo non avrà più necessità di riposare per 6-7 ore di fila?"<br />
P. "oui, sì sord'???t'aggia ditt' che non dorm' ccchiù. E comunque se noun sent' ben' o' casc' t'aggiust' pure le recchiè".<br />
M.S. "e come funziona esattamente?"<br />
P. " t' spara 3300 milioni di miliardi di onde fotoniche e tu noun dorm' cchiù. Budubùm!"<br />
M.S. "cosa scusi?budu che??"<br />
P. "t'aggia ditt' budubùm!!o' ved' ca sì sord'??ett' c'est le rumor' de le onde fotonique"<br />
M.S. "fantastico!!dev'essere mio!!!quanto costa???"<br />
P. "1000...."<br />
M.S. "solo mille euro??"<br />
P. ".....nooooooo!!!vulesse dì: magar' costass' mill' eurò, cost' 1000 volte dicchiù!"<br />
M.S. "quindi....un milione di euro???è troppo!!io sono un avvocato: dobbiamo negoziare!!!"<br />
P. "quant' m' vuliss' dà?"<br />
M.S. "non più di 65.000 euro!!"<br />
P. "vabbuò, damm' 70 canapones et est tuois, content?"<br />
M.S. "certo....grazie Mr. Pasquale, soprattutto per aver ridotto il quantum sul prezzo, ma sa...aveva come controparte un osso duro, che sulle contrattazioni di prezzo ha fondato tutta la sua carriera...."<br />
P.: "yes, pur' io ho fundat' la moi carrierà sulle tue contrattacion de prezzo..."<br />
M.S. "in che senso?"<br />
P.: "no, in the sense, que son content di venirt' incontr' e fart' content'"<br />
<br />
Detto fatto. A colloquio concluso, tempo 3gg lavorativi, il casco di Professor X arriva al Mega-Socio che distrutto ed insonne passa le sue notti dedicandosi al corso di ricamo e punto a croce.<br />
<br />
Tutti felici, insomma: Mega Socio e Pasquale (quest'ultimo, per ovvie ragioni, più contento del Mega-Socio in verità).<br />
<br />
L'unico dubbio che mi resta...quando il mega-socio indossa quel casco....nei deliri della sua insonnia....riuscirà anche a vedere esattamente dove si trova Wolverine come faceva Professor X??NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-14526908535021603292011-12-27T20:43:00.001+01:002012-02-29T12:44:54.305+01:00Dimmi Chi Conosci e Ti Dirò Chi Sei (sottotitolo: le avventure di un console italiano all'estero)<em>"E' sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva frequentazioni irreprensibili".</em><br />
<br />
Amici cari, la citazione in metafora evangelica di quest'oggi è d'obbligo, in quanto:<br />
<br />
1) siamo in periodo (che oserei ancora definire latamente) "natalizio";<br />
<br />
2) vorrei spezzare una lancia in favore di quegli stoici che ancora frequentano me (incuranti di come le malgiudichi la gente). - Ironia spruzzata di finta modestia utilizzata gratuitamente al solo scopo di auto-assolvermi-; e<br />
<br />
3) ci sono persone che - soprattutto negli ambienti frequentati dagli avvocati pentiti di uno studio grandicello - pensano esattamente il contrario: chi frequenti ti definisce come uomo e come professionista.<br />
<br />
Come ben immaginerete, miei adorati lettori, il post odierno verterà sul punto 3). Ritengo infatti (e qui potete tirare un sospiro di sollievo) che un post sulle metafore evangeliche o sulle complesse turbe psichiche di chi mi frequenta possa risultare interessante come una puntata di Elisir interamente incentrata sul Colon Irritabile (senza offesa per Elisir e per il Colon irritabile).<br />
<br />
Ciò detto, torniamo indietro nel tempo di un mesetto e voliamo nuovamente oltreoceano, dove la vostra No Brain aveva preso 4 giorni e mezzo di (meritata) vacanza in compagnia della rinata Persona Y Qualsiasi (cfr. Post "Voglia di Tenerezza") e della loro comune amica "Bullet Point" (per le parole indicate in lettere maiscole cfr. infra definizioni).<br />
<br />
<u>Prologo</u><br />
<br />
Nell'ansia di preparare qualcosa di veramente speciale per No Brain e Bullet Point, la Persona Y Qualsiasi - fra un corso di Zumba e una chiacchierata con i suoi amici scoiattoli - aveva pensato bene di dar fondo ai suoi "contatti" da Social Network, nella speranza di trovare qualche anima pia (amico di amici di amici) che fosse particolarmente avezzo alla vita notturna della city americana e sapesse quindi indicare a tre poveri Avvocati Pentiti stranieri le giuste vie del Divertimento Notturno targato U.S.A.<br />
<br />
Fu così che la Persona Y Qualsiasi fece la conoscenza di Riccardo: giovane ricercatore (di non si sa bene cosa), presso l'Università Americana (non si conosce con esattezza quale) da svariati anni (intendendosi per svariati periodo superiore al quinquennio).<br />
<br />
Accurato conoscitore della vita notturna U.S.A.<br />
<br />
E, soprattutto, uomo dalle conoscenze "giuste".<br />
<br />
<u>L'Ante-Fatto</u><br />
<br />
Al primo "incontro" programmato con la Persona Y Qualsiasi, un business aperitive organizzato da Riccardo stesso, il "ricercatore fuori sede" si annunciò come il cavallo vincente su cui puntare: già via SMS anticipò alla Persona Y Qualsiasi che la sera stessa c'erano diverse feste programmate in giro per la città cui lui, ovviamente, aveva libero accesso e soprattutto che - al loro business aperitive - sarebbe stato presente anche il suo grande amico: il Console Pancrazio.<br />
<br />
La Persona Y Qualsiasi, in ansia per la grande opportunità, si preparò con cura all'incontro, redarguendo le amiche dal tenere un comportamento che si confacesse all'ambiente altolocato cui si stavano per affacciare.<br />
<br />
Intimandole di tenere solo discorsi di una certa levatura culturale e costringendole, pertanto, a prendere lezioni-base (su wikipedia) di arte moderna: da Jackson Pollock a Giò Pomodoro.<br />
<br />
Al business aperitive Riccardo era solo.<br />
<br />
Del Console Pancrazio nemmeno l'ombra.<br />
<br />
In compenso No Brain e Bullet Point ebbero occasione di intrattenere Riccardo sull'influenza del sand painting nella tecnica pittorica di Pollock e della fruizione sociale dell'opera di Pomodoro (intendendosi per tale lo scultore Giò e non l'Insalata di, come per entrambe sarebbe stato ovvio).<br />
<br />
Alla fine erano più esauste che dopo un esame universitario. Ma certamente avevano impressionato positivamente Riccardo che fissò una cena per la sera stessa.<br />
<br />
In particolare, Riccardo aveva prenotato per 12 in due ristoranti: a loro si sarebbero infatti uniti il Console e "altri amici del Console" (cit. test.) e sino all'ultimo avrebbero potuto decidere in quale ristorante avrebbero preferito andare (pensate quanto sarebbe stato contento l'altro ristoratore a vedersi disdire all'ultimo una prenotazione per 12 persone).<br />
<br />
Le persone Chic pare facciano così.<br />
<br />
E Riccardo era très chic.<br />
<br />
La persona Y Qualsiasi ammonì gravemente le amiche di mantenere un atteggiamento ancor più nobile e compito a cena: non poteva certo presentarsi davanti al console con due sgallettate che parlavano di Zumba, palestre e scoiattoli. Così - non conoscendo i gusti del Console - prima di cena No Brain e Bullet Point ripassarono tutti gli impressionisti e i filosofi greci da Aezio a Diogene (seguendo l'ordine cronologico del web e fermandosi alla lettera D per intervenuti limiti di tempo).<br />
<br />
<br />
<u>Il Fatto</u><br />
<br />
A cena Riccardo era solo.<br />
<br />
Del Console e degli "amici del Console" nemmeno l'ombra. Evidentemente avevano tutti preferito l'altro ristorante. <br />
<br />
Nonostante la vistosa assenza, Riccardo era pieno di verve: raccontava irresistibili aneddoti sugli assegni di ricerca universitari e sulla cena di Natale a casa Savoia cui avrebbe a breve partecipato.<br />
<br />
Alle esternazioni, No Brain rispondeva snocciolando la vita e le opere di Alcmeone di Crotone, mentre a Bullet Point, sbadigliando, cadeva la faccia nel piatto.<br />
<br />
Tutti erano concordi nel ritenere che una puntata di Elisir sul Colon Irritabile doppiata in polacco sarebbe stata molto più avvincente.<br />
<br />
Senza offesa per Alcmeone di Crotone.<br />
<br />
<u>L'Epilogo</u><br />
<br />
Dopo l'avvincente esperienza dell'Aperitivo e della cena (senza) Console, No Brain e Bullet Point - con atteggiamento compito ed aristocratico che la circostanza richiedeva - chiesero ed ottennero dalla Persona Y Qualsiasi di lasciare da parte Riccardo, la filosofia greca e l'arte moderna per dedicarsi ad altro tipo di arte contemporanea: shopping selvaggio, hamburgher e patate fritte come se piovessero e visite guidate di università americane al solo fine di valutare possibili strategie di sexual harassment sugli studenti meritevoli del terzo anno.<br />
<br />
Riccardo era solo un ricordo lontano.<br />
<br />
Sino a quando - un paio di settimane dopo - la Persona Y Qualsiasi ricevette questa mail in copia conoscenza.<br />
<br />
Da: Riccardo<br />
a: <a href="mailto:JosephJones@internationalcounselgroup.com">JosephJones@internationalcounselgroup.com</a><br />
cc: <a href="mailto:PersonaYQualsiasi@hotmail.it">PersonaYQualsiasi@hotmail.it</a><br />
Object: Cortesia<br />
<br />
Caro Joseph,<br />
<br />
ci siamo conosciuti pochi giorni fa durante il convegno "International relationship of Great Innovation Scenarios from the Big Bang to the End of the World (and you know it)". Spero ti ricorderai di me: abbiamo lungamente parlato della fondamentale spinta culturale fornita a questa città dal mio grande amico: il Console Pancrazio (in quell'occasione purtroppo assente). <br />
Ti scrivo mettendo in copia la Persona Y Qualsiasi, brillante avvocato del famoso Studio Grandicello, sperando tu possa metterla in contatto con ambienti altolocati e di prestigio in questa città: la professionista, infatti, cerca di evadere e trovare giustamente amicizie più stimolanti di quelle che ha avuto sino ad ora e basate su sue colleghe che amano dar sfoggio di un'eccessiva erudizione (come se questo fosse segno di prestigio, quando invece rappresenta una volgarità quasi pari al millantare amicizie inesistenti).<br />
Spero vorrai dar seguito a questa mail, mettendoti in contatto con direttamente con lei.<br />
Quanto a noi: spero di rivederti presto alla cena dei Savoia.<br />
<br />
Con immutata stima,<br />
<br />
Riccardo<br />
<br />
**********************<br />
<br />
Da: JosephJones@internationalcounselgroup.com<br />
<br />
a: PersonaYQualsiasi@hotmail.it<br />
<br />
Object: Re:Cortesia<br />
<br />
Gent. Sig.na,<br />
<br />
al momento non ricordo chi sia il Sig. Riccardo e non mi sovviene di aver parlato di un Console Pancrazio con qualcuno al convegno....in ogni caso capisco che come Italiana all'estero lei abbia un'estrema necessità di stringere nuove amicizie, per questo motivo - se mi usasse la cortesia di mandarmi un suo recapito di posta - le invierei un invito alla mostra di Jackson Pollock dal titolo: "L'influenza del sand painting nella tecnica pittorica di Pollock". Spero in quell'occasione avrà modo di consocere altre persone con gusti a lei affini.<br />
<br />
Cordiali Saluti<br />
<br />
p.s. a cena dai Savoia non credo di andare perchè sarò ospite per tutto il periodo natalizio della Regina Elisabetta a Bukingham Palace.<br />
<br />
Joseph Jones<br />
amministratore delegato della Internationa Counsel Group L.L.P.<br />
<br />
*********************<br />
<br />
<strong><u>Glossario - Definizioni</u></strong><br />
<strong>Bullet Point: </strong>Avvocato Pentito italiano, temporaneamente distaccato nel Nuovo Continente in Studio Grandicello locale. Deve il soprannome alla nota "precisione" resa ancora più evidente dal paragone dovuto alla frequentazione di due "fanatiche della gestione libera e dell'ultimo minuto" come No Brain e la Persona Y Qualsiasi.<br />
<br />
<strong>Vita Notturna (o Divertimento Notturno): </strong>per degli Avvocati Pentiti significa serata mediamente carina, in locale decente, con musica commerciale e banco bar cui ordinare: Spritz e/o Mojtos e/o Negroni. Il divertimento de qua non implica assolutamente alcunchè di trasgressivo a meno che la trasgressione non sia data da approcci (esclusivamente verbali) con un numero mai superiore a due (2) esseri di sesso maschile guardabili.<br />
<br />
<strong>Social Network: </strong>Intranet di Studio Grandicello in cui reperire nomi, cognomi e numeri di telefono di colleghi di cui si ignora anche l'esistenza.<br />
<strong></strong>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-56976796794470115092011-12-15T16:17:00.001+01:002011-12-15T16:27:55.789+01:00BarbapapàLo stereotipo di chi lavora in Studio Grandicello è conosciuto: un giovane rampante. Spaccone. Uno squalo pronto a mangiare in un boccone anche il suo miglior amico pur di far carriera.<br />
<br />
Bene. Ricredetevi. Non tutti sono così.<br />
<br />
Incredibile a dirsi, ci sono anche persone umane, addirittura buone, fra quelle che lavorano per Studio Grandicello.<br />
<br />
Persone generose, altruiste e addirittura filantrope.<br />
<br />
Magari anche una punta masochiste.<br />
<br />
Beh, a questo punto, come avrete capito, non sto parlando di me.<br />
<br />
Mi riferisco al mio collega e compagno di giornate, ora noto anche a voi, con nome in codice "Barbapapà".<br />
<br />
Barbapapà è di quei ragazzi come non se ne trovano più: studente modello, professionista brillante, marito e padre dedito alla sua famiglia.<br />
<br />
E' sempre educato e gentile. Sa dire grazie e prego. Se gli chiedi un favore lui te ne fa tre. Naturalmente questa sua disponibilità viene premiata all'interno di Studio Grandicello con ingenti e munifici carichi di lavoro che possano impegnargli anche i sabati e le domeniche.<br />
<br />
D'altra parte è risaputo che qualsiasi capo sa essere inguaribilmente generoso quando si tratta di spargere lavoro a piene mani verso i propri collaboratori (rectius "associates") che si mostrino più entusiasti. O disponibili. O semplicemente meno lamentosi di altri.<br />
<br />
Date le premesse, avrete capito che Barbapapà è amato e và d'accordo con tutti. Ma proprio tutti. Anche con i così detti "Insopportabili" che corrispondono pienamente allo stereotipo del giovane avvocato di Studio Grandicello.<br />
<br />
Bene. Qualche settimana fa Barbapapà è impazzito. E qui lasciamo da parte le valutazioni per passare alla fredda cronaca.<br />
<br />
<strong><u>Il Contesto:</u></strong> La crisi di governo drammaricamente precipitata nelle scorse settimane, quando i media davano per imminenti le dimmisioni dell'allora primo ministro (d'ora innanzi "<strong>Colui che Non Deve Essere Nominato</strong>" o anche "<strong>Voldemort</strong>").<br />
<br />
<strong><u>L'Antefatto:</u></strong> come accade anche negli studi grandicelli, in corpo degli associati (ops, "associates", dimentico la matrice anglofona del posto dove mi trovo,,,,come posso?) - anche in questi periodi di crisi - si infoltisce con l'assunzione di nuove leve (d'ora innanzi gli "<strong>Schiavi Egizi</strong>"). Alcuni di questi Schiavi Egizi non sono esattamente signori nessuno. Capita, infatti, che - una volta su cento - sia assunto un giovane, brillante, collaboratore legato in qualche modo alla casta faraonic...ops, al governo dimissionario (hereinafter la "<strong>Nuova Leva</strong>".... per ovvie ragioni dobbiamo distinguerlo dagli Schiavi Egizi).<br />
<br />
Ci sono guai peggiori, direte voi.<br />
<br />
E' vero, ma lasciatemi dire che in un ambiente lavorativo schierato "leggermente" a sinistra (la sinistra del vecchio PCUS, per intenderci) "capita" che un siffatto ingresso imponga di moderare i discorsi politici.<br />
<br />
Questo solo al fine di urtare la sensibilità di chi, magari, al governo dimissionario può tenere particolarmente.<br />
<br />
Così, in una delle giornate "calde" in cui si aspettava la notizia delle dimissioni come il goal su rigore di Grosso alla finale dei mondiali del 2006, capita che Nuova Leva si affacci curiosa alla sede del PCUS per chiedere chi volesse fargli compagnia per pranzo.<br />
<br />
E capita che il PCUS, zittendo all'improvviso, nasconda dotto la scrivania giornali sovversivi (d'ora innanzi La Repubblica), bandiere della vecchia URSS e foto formato tessera di Togliatti da bambino.<br />
<br />
E capita che in quel silenzio irreale ed immobile, piombi nella stessa sede del PCUS Barbapapà, gesticolando e proferendo il suo articolato commento socio-politico sulla situazione politica del momento: "MA TI VUOI DIMETTERE, CAZZO?????".<br />
<br />
A quelle parole il PCUS atterrisce. Qualcuno, di nascosto, bacia la foto di Togliatti mentre il volto gli si riga di lacrime per il compagno Barbapapà dato ormai per perduto.<br />
<br />
Nuova Leva sbianca. Poi riacquista colore passando al rosato-rosèè-rosso peperone(rimanendo poco dell'inviso colore per poi virare al)-viola deciso.<br />
<br />
Poi Nuova Leva esplode "E cosa pensi??che un governo 'tecnico' ci possa aiutare???Risolvere la situazione??".<br />
<br />
A quel punto la curva del PCUS si aspettava che Barbapapà abbozzasse e battesse (saggiamente) in ritirata.<br />
<br />
Barbapapà, invece, sfoderando una grinta sconosciuta, acceso in volto come Nuova Leva, comicia a rintuzzarlo con veemenza.<br />
<br />
Da lì è un crescendo: la stanza di Studio Grandicello diventa l'arena di Anno Zero con ospiti la Santanchè e Di Pietro.<br />
<br />
Il PCUS assisteva ammirato, impotente e sconvolto alla piccola rivoluzione in atto. <br />
<br />
Quel giorno il governo non sarà caduto, ma molti di noi hanno sostituito le foto tessera di Togliatti con quella di Barbapapà.<br />
<br />
Neanche un Studio Grandicello distrugge la passione di uno spirito rivoluzionario.<br />
<br />
Hasta la Revolucion!NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-17792447840343061242011-11-18T23:57:00.001+01:002011-11-19T00:02:32.261+01:00Voglia di TenerezzaLa permanenza negli Studi Grandicelli non è consigliabile a chi ha problemi di salute. Soprattutto se la salute in questione è quella mentale (e sin qui, miei cari 15 lettori, un'idea di massima dovreste esservela già fatta).<br />
<br />
A chi entra in questi posti dovrebbe essere fatto un avvertimento, come quelli che si trovano sulle sigarette. "Nuoce gravemente alla salute". "Questo posto ti uccide" "Nuoce a te stesso e a chi vuoi bene".<br />
<br />
Chi fa parte di questi posti viene marchiato per sempre. Senza scampo alcuno.<br />
<br />
Per supportare questa tesi, vi proporrò qui di seguito (o, meglio "come segue" per utilizzare un legalese più consono all'attività che svolgo) un fulgido esempio.<br />
<br />
Esempio di una persona normale (o presunta tale) che - lavorando in Studio Grandicello - ha perso la ragione.<br />
<br />
"Come segue".<br />
<br />
La persona Y qualsiasi - spesso protagonista di post in questo blog - s'era stancata della vita frenetica di Studio Grandicello.<br />
<br />
Aveva bisogno di rallentare.<br />
<br />
Di riappropriarsi del suo tempo.<br />
<br />
Il suo motto sarebbe stato "Vivo per lavorare e NON lavoro per vivere".<br />
<br />
Detto. Fatto.<br />
<br />
Un paio di mesi fa la persona Y qualsiasi ha mollato tutto e ha deciso di investire in se stessa. Ha fatto armi e bagagli e s'è trasferita dall'altra parte dell'oceano (rectius dall'altra parte "ricca" dell'oceano).<br />
<br />
A cercar fortuna, come facevano i protagonisti dei romanzi di Mark Twain.<br />
<br />
Che gran decisione.<br />
<br />
Tutti in Studio Grandicello l'abbiamo ammirata. E tutti - poi - l'abbiamo invidiata per tanta audacia.<br />
<br />
Così, qualche settimana fa, in un momento di supremo scoramento, ho mollato tutto anch'io e sono volata oltreoceano dalla persona Y qualsiasi.<br />
<br />
No, calma: ho mollato tutto per 5 giorni (di cui solo due lavorativi). Da brava vittima della sindrome di Stoccolma mi viene ancora difficile liberarmi dei miei carnefici.<br />
<br />
Ma è stato un gran gesto anche il mio: rivoluzionario quasi. Prender "ferie" nel mezzo dell'anno, senza aspettare i canonici agosto e dicembre è al limite della dissidenza. Ormai sono bollata come sovversiva.<br />
<br />
Ma torniamo a noi.<br />
<br />
Dopo aver attraversato l'oceano arrivo a destinazione: nella grande, ricca, quasi opulenta "città" americana (l'avevate capito che l'altra parte dell'oceano di cui parlavo non era l'India, no?).<br />
<br />
E lì rivedo la persona Y qualsiasi e....ragazzi, ora so cosa significa la parola "rinascita".<br />
<br />
La ragazza stanca, demotivata, ingrigita, con i capelli che cadevano a ciocche e il colorito verde bottiglia (detta anche "abbronzatura da computer" in gergo) .... era sparita!!<br />
<br />
Al suo posto una fanciulla in fiore, evidentemente ringiovanita, entusiasta, che con la sua lunga, fulgida, fluente chioma attraversava con fare spavaldo e padrone la tentacolare metropoli.<br />
<br />
Mentre la guardavo ammirata, la persona Y qualsiasi mi raccontava di questo suo cambiamento "Guarda non puoi capire...mi sento un'altra!!Parlo con tutti, conosco un sacco di gente....ah, su quel grattacielo c'è la mia palestra....dicevo, e poi non puoi capire le opportunità, dico le OP-POR-TU-NI-TA' che ci sono qui.<br />
Proprio ieri parlavo con un amico che fa il console e....ecco, vedi lì in alto??Proprio lì c'è la mia palestra....mi alleno facendo ZUMBA....non so se in Italia è arrivata...comunque, cosa dicevo?ah sì, le opportunità!!anche in campi completamente diversi....ecco.....se proprio ora alzi la testa e guardi in alto....no, un po' più a destra, ecco forse riesci anche a vedere il logo della mia palestra riflesso nei vetri del grattacielo di fronte....cioè, non è il fatto che puoi fare Zumba, è che fai Zumba specchiandoti nel grattacielo....".<br />
<br />
A quel punto, No Brain, in un misto di ammirazione e saturazione...non riuscendo a sopportare ulteriori dettagli sul corso di Zumba al 44mo piano del grattacielo "millenium", cerca di portare la conversazione ad un livello "superiore", più intimo, più profondo....<br />
<br />
No Brain "Ma quindi a cosa è dovuta - endorfine da sport a parte - questa incredibile sensazione di benessere?".<br />
<br />
La persona Y qualsiasi si ferma e rivolge a No Brain uno sguardo complice. No. Più che complice.<br />
La persona Y qualsiasi ha negli occhi una nuova consapevolezza. Come di chi ha cercato e trovato la Verità. La realizzazione. La soddisfazione dei suoi bisogni più profondi.<br />
<br />
Così, la persona Y qualsiasi, con voce pacata, anziché rispondere a No Brain le intima "vieni con me".<br />
<br />
No Brain segue la persona Y qualsiasi docile, ammirata ed impaziente: a breve sarà messa a conoscenza della verità che rende liberi. E sereni. E consapevoli. E ti fa affrontare un corso intero di Zumba.<br />
<br />
Una verità che và oltre il diritto.<br />
<br />
Oltre le sterili clausole di un contratto.<br />
<br />
Ecco....si può essere felici qui fuori.<br />
<br />
La persona Y qualsiasi ad un tratto si ferma. Sorride a No Brain e allarga le braccia per mostrarle quel che cerca.<br />
<br />
No Brain si sporge in direzione del braccio della persona Y qualsiasi e....vede.....un parco. Un parco??<br />
Un piccolo parchetto pubblico??Due ragazzini. Tre vecchietti. Punto.<br />
<br />
E la Verità????!!<br />
<br />
La persona Y qualsiasi continua a sorridere e si allontana verso il punto che poco prima aveva indicato con la mano e, volgendosi verso No Brain "ecco!Sono loro che mi ispirano....gli scoiattoli!!".<br />
<br />
No Brain: "......."<br />
<br />
Persona Y Qualsiasi: "Gli scoiattoli...guardali!!così piccoli, teneri ed indifesi....io vengo sempre qui. Ogni giorno. (dopo la Zumba). Mi siedo e li osservo. E mi sento felice!".<br />
<br />
No Brain: "(....) felice?".<br />
<br />
Persona Y: "Felice. Non sono adorabili?"<br />
<br />
No Brain: "Ma....tipo scoiattolo come spirito guida?!"<br />
<br />
Persona Y: "No. Proprio tipo scoiattoli. Come Cip e Ciop. Hai presente?"<br />
<br />
No Brain: "Ma perché quello più grosso, accanto a te, gonfia così il pelo sulla schiena?"<br />
<br />
Persona Y: "Ah...Ahhhh....(gridando di terrore) AHHHHHHHHHH!!!Ommioddioooo!!!Aiutami!!!!Non vorrà mica attaccarmi!!??!!!!".<br />
<br />
No Brain "(....) Ma non erano teneri ed indifesi?"<br />
<br />
Persona Y: "Oggi No..."<br />
<br />
No Brain: "Andiamo a mangiare un Big Mac con le patatine?".<br />
<br />
Persona Y: "Guarda, c'è un ristorante fighissimo sul grattacielo della mia palestra...se facciamo in tempo ti faccio vedere il corso di Zumba!!"<br />
<br />
.............<br />
<br />
Che poi, secondo me, tutti quegli scoiattoli e tutti quegli Hamburger in una sola città..........sarà proprio un caso?NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-27555686681084632972011-10-04T01:29:00.003+02:002011-10-04T01:37:10.885+02:00Con chi si accoppiano gli Avvocati?<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Marker Felt';"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 20px;"><div><br />
</div></span></span><div>Devo ammetterlo: quest'estate climaticamente prolungata mi ha temporaneamente bloccato la vena scrittorea (se così posso chiamarla).<br />
<br />
Non che studio grandicello sia diventato improvvisamente scevro di aneddoti....ma sono sicura capirete: con questo caldo, le belle serate, le giornate piene di sole....molto meglio viversi la vita che parafrasarla di fronte allo schermo del computer.<br />
<br />
</div><div>Così m'è venuto il blocco dello scrittore....o il blocco del blogger, se preferite (nel 2011 credo sia molto più appropriato, sebbene drasticamente meno romantico).<br />
<br />
</div><div>Ma stasera m'è tornata la voglia di scrivere. E m'è tornata (ancora una volta) grazie ad uno di voi, un lettore "per caso" che è incappato nel mio blog mettendo su google queste semplici parole "<i>con chi si accoppia un avvocato</i>"?<br />
<br />
</div><div>Lettore curioso, caro lettore curioso (suona un po' come il delfino curioso della pubblicità, nevvero?) sorvolerò sull'esegesi delle motivazioni che possono averti spinto a porre una simile domanda al web....e cercherò, invece, di darti una risposta. O una non-risposta (intesa come un paio di esempi con cui Non si accoppierebbe un avvocato). O quantomento uno stralcio di vita privata vissuta da un avvocato. O sedicente tale. O pentitamente tale. </div><div><br />
</div><div>Faccio una doverosa premessa, i due protagonisti maschili di questo post: Ninuzzo e il Romantico Controtempo sono realmente esistiti. Nessuno dei due conosce il mio nome e cognome nè, tantomento, hanno idea dell'esistenza del mio alter ego No Brain. Di conseguenza, è verosimile che non vengano mai a sapere di essere stati sputtanati sul web.<br />
<br />
</div><div>Nel caso un domani dovessero casualmente incappare in questa pagina internet....(per esempio, tramite ricerche inversomili come quella che sta originando questo post) .... ehi, ragazzi, senza rancore, sto trasfigurando stralci del nostro incontro in nome dell'ironia.<br />
<br />
</div><div>E' un fine superiore.<br />
<br />
</div><div>C'è la crisi.<br />
<br />
</div><div>Di qualcosa dovremo pur ridere, no?<br />
<br />
</div><div>Ok, premessa conclusa. Partiamo col racconto.<br />
<b><i><br />
</i></b><br />
<b><i><u>Ninuzzo</u></i></b></div><div><br />
</div><div>Esterno. Piena estate. Sole torrido a picco sulla strada sterrata. No Brain cammina barcollando nel mezzo dei 45/46 gradi che l'estate siciliana sta generosamente regalando alle ore 12 di un giorno<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>qualsiasi di fine agosto.<br />
<br />
</div><div>Grazie alla ricca colazione a base di mini-cannuoli, cappuccino, brioche e frutta fresca (per via della tipica raccomandazione delle mamme "<i>la frutta, mi raccomando, quando c'è caldo tanta frutta!!</i>"), No Brain avanza coraggiosamente nella canicola imprecando come potrebbe solo un camionista napoletano contro un pullman di tifosi dell'Avellino.<br />
<br />
</div><div>Sta tenendo duro perchè laggiù, al di là della strada resa ondulata dall'afa, si intravede uno spicchio di mare azzurro cobalto su una lingua di sabbia bianca dove, fra un'imprecazione e l'altra, già sogna di schiattarsi per essere rimossa - ormai mummificata - solo all'alba del giorno dopo dalla squadra di volontari netturbini.<br />
<br />
</div><div>A metà strada, vede la via biforcarsi leggermente.<br />
<br />
</div><div>Contrariamente ai suggerimenti presenti in qualsiasi libro pubblicato negli ultimi 150 anni, lascia la via maestra per prendere la deviazione.<br />
<br />
</div><div>E la deviazione finisce in una piccola caletta semi-deserta.<br />
<br />
</div><div>Un angolo di paradiso lontano da tutto e da tutti.<br />
<br />
</div><div>4 persone in 300 metri di spiaggia. Acqua cristallina. Silenzio. Bagno. Libro. Pennichella. All'improvviso tutto (a parte la colazione della mattina) sembra lontano e insignificante.<br />
<br />
</div><div>All'improvviso, mentre sonnecchia al sole, No brain vede in controluce avvicinarsi lui.<br />
<br />
</div><div>Ninuzzo.<br />
<br />
</div><div>Avete presente il modello della pubblicità di Dolce e Gabbana ambientata in sicilia?Quello che mentre guardava monica bellucci dava un mozzico alla testa del polipo?Quello con 130cm di Torace e 190cm di altezza?</div><div>Ecco. Tenete come riferimento queste misure. Giusto scambiate il torace con l'altezza e l'altezza con il girovita.<br />
<br />
</div><div>Un comodino con le gambe.<br />
<br />
</div><div>Ninuzzo esce dall'acqua come un leone marino, si avvicina dinoccolato, su 300 metri di spiaggia libera si siede proprio accanto a No Brain.<br />
<br />
</div><div>Si gira e chiede "hai un altro libro?"<br />
<br />
</div><div>No Brain si gira, lo guarda, e pensa (certo, giro sempre con il catalogo Feltrinelli nella borsa da mare, che genere preferisci?)<br />
<br />
</div><div>ma non fa in tempo a parlare che il visitatore allunga la mano e si presenta (con forte accento siculo) "ciao, io sono Ninuzzo. Tu cosa studi?"<br />
<br />
</div><div>Ecco qualcosa che scioglierebbe anche un iceberg.<br />
<br />
</div><div>Sfido qualsiasi essere di sesso femminile, anche di 19 anni a non scioglersi se non le si danno 4 mesi in meno della propria età anagrafica.<br />
<br />
</div><div>E così No Brain decide - per una volta - di abbandonare la presentazione standard che usa in vacanza (id est estetista diplomata) e risponde "studio lettere e filosofia a Milano".<br />
<br />
</div><div>Ninuzzo: "Wow!che brava....io giurisprudenza".<br />
<br />
</div><div>Singulto strozzato di No Brain. Principio di paralisi al braccio sinistro e una voce nella testa che urla a Ninuzzo (NOOOO Salvati!!cambia facoltà!!!).<br />
<br />
</div><div>Il pensiero della vita che attende il povero Ninuzzo finisce di vincere le resistenze di No Brain che, ormai intenerita, inizia col comodino siculo una fitta conversazione sugli esami da dare, la difficoltà del vivere con i genitori, l'importanza di preparare gli esami ripetendo ad alta voce.<br />
<br />
</div><div>Insomma, visto che Ninuzzo si laurea a Marzo 2012 e io a fine Ottobre 2011 (non ho rinunciato a fare il fenomeno anche per finta), abbiamo deciso che facciamo festa di laurea assieme a dicembre a Milano.</div><div>Siete tutti invitati.</div><div><br />
</div><div><b><u><i>Il Romantico Controtempo</i></u></b></div><div><br />
</div><div>Nelle storie romantiche il tempismo è tutto. Le cose vanno fatte al momento giusto. Un attimo prima o uno dopo e rischiano di diventare inutili, scontate, grottesche o ridicole.<br />
<br />
</div><div>A pensarci c'è da mettere ansia.<br />
<br />
</div><div>Per fortuna nella pratica c'è l'istinto a dare una buona mano d'aiuto.<br />
<br />
</div><div>Almeno aiuta spesso e volentieri.<br />
<br />
</div><div>Alcune persone, in determinate circostanze, sembrano proprio destinate ad andare controtempo. Arrivano con mezza battuta di ritardo. Entrano al momento sbagliato della paritura. </div><div>E al posto di una sinfonia....vien fuori una tarantella (con tutto il rispetto per i balli popolari).<br />
<br />
</div><div>Il Romantico Controtempo era partito grandissima: avvicinatosi alla persona Delta qualsiasi durante una festa, aveva cominciato una conversazione interessante, aveva portato galantemente vino e le aveva presentato gli amici. Aveva ballato e alla fine l'aveva riaccompagnata fin quasi sotto casa.</div><div>Tanto che la persona Delta qualsiasi aveva pensato (anche grazie ai fumi del mojito) che esistessero ancora i signori. E i romantici. E i romantici signori.<br />
<br />
</div><div>Ne giorni a seguire, il Romantico Controtempo era sempre passato la mattina dopo colazione a prendere la persona Delta Qualsiasi, per fare assieme la strada che portava alla spiaggia.<br />
<br />
</div><div>In spiaggia si piazzava sul lettino accanto alla persona Delta Qualsiasi.<br />
<br />
</div><div>Faceva il bagno quando lo faceva pure la persona Delta Qualsiasi.<br />
<br />
</div><div>E quando la persona Delta qualsiasi - per cacciare la punta di claustrofobia che cominciava ad attanagliarla da cotale pressing - apriva la sua lettura da spiaggia (fumetto Martine Mystere d'annata) per tagliare la conversazione, il Romantico Perditempo apriva il suo libro di Racconti di Hesse e intratteneva la persona Delta qualsiasi - con i 49 gradi che filtravano anche attraverso l'ombrellone - con le sue considerazioni circa la teoria dell'alienazione dell'uomo rinveniente nell'opera di Hesse e la sua contemporaneità.<br />
<br />
</div><div>Ma fu alla sontuosa cerimonia nuziale cui entrambi parteciparono quella stessa sera che la Persona Delta Qualsiasi capì qualcosa di molto importante.<br />
<br />
</div><div>La sfarzosa festa nuziale si teneva in una valle dei templi.<br />
<br />
</div><div>Proprio in mezzo ai templi romani.<br />
<br />
</div><div>Ora, immaginate la scena: l'orizzonte vasto, il mare, subito dietro il tempio perfettamente conservato con i fari colorati che lo illuminavano dal basso e tutto intorno i tavoli bianchi illuminati dalle sole candele.<br />
<br />
</div><div>Potete visualizzare la scena?<br />
<br />
</div><div>Ecco, ora provate a pensare di camminare nello scavo archeologico con 40 gradi e tacchi 12. L'anticamera dell'Inferno,<br />
<br />
</div><div>La persona Delta Qualsiasi odiava il mondo intero. Reggeva il suo cocktail guardando il maledetto tempio romano e quasi piangeva di dolore, mentre sentiva le sue estremità gonfiarsi come cotechini bolliti a Natale.<br />
<br />
</div><div>Fu in quel momento supremo, mentre si alzava un leggero vento scirocco che buttava la sabbia dello scavo archeologico direttamente in bocca, che la persona Delta Qualsiasi sentì alle sue spalle una voce roca che le chiedeva "A cosa pensi?".<br />
<br />
</div><div>La persona Delta qualsiasi si girò, guardò in faccia il Romantico Controtempo e con la voce ugualmente roca (dal dolore) rispose "penso che ucciderei per un pediluvio".</div><div><br />
</div><div>La persona Delta qualsiasi capì quella sera che il romanticismo era proprio morto.</div><div>Per fortuna.</div><div>Diversamente l'avrebbe ucciso volentieri lei. Con le sue mani.</div><div><br />
</div><div> </div><div><br />
</div>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-90185189892780997812011-08-22T19:24:00.000+02:002011-08-22T19:24:05.513+02:00Voulez Vous Patè Avec Moi?*** <i>A Berta, Password, Polly e Rosamunde ***</i> <br />
<br />
Giuliane aveva tutto quello che poteva piacere ad una donna.<br />
<br />
Giuliane era alto. Ma non troppo.<br />
<br />
Era muscoloso. Ma non troppo.<br />
<br />
Aveva capelli scuri. Ma non troppo (anzi...a pensarci bene non è che avesse così tanti capelli).<br />
<br />
<br />
Ma soprattutto Giuliane era francese.<br />
<br />
E parlava francese (regolare, direte voi...ma avete idea di quanto sia sexy sentirsi parlare in francese, anche senza capirne una virgola e specie dopo un paio di mojito?).<br />
<br />
Giuliane pareva uscito da un romanzo rosa e sembrava perfetto. Perfetto per la perfetta storia estiva.<br />
<br />
E poi...avete idea di quanto possa essere figo farsi una storia con uno che si chiama "Giuliane" (con la "G" dolce...Sgiuliàn)?<br />
Ora, noi Italiani possiamo essere nazionalisti quanto vogliamo...passare ore a lodare la nostra cucina e il nostro calcio, denigrare senza sosta Zidane e Sarkozy (e con una certa faccia tosta, visto i guai che abbiamo anche noi in questo campo). I nostri rappresentanti maschili possono sfoggiare a ripetizione magliette con su stampato <i>Italians do it better, </i>ma se persino Carlà ha scelto di accasarsi con un capo di stato formato tascabile d'oltralpe....un motivo ci sarà, no? (un motivo ulteriore al fatto che si tratti di un capo di stato, appunto).<br />
<br />
I Francesi sono un popolo esteticamente e seducentemente superiore (qui avrò perso una cinquantina di lettori), non c'è nulla da fare!Per quale altro motivo, se no, i panettieri italiani sembrano cloni del Cecco di Abatantuonesca memoria, mentre quelli francesi sono diafani, raffinati e tormentati artisti del pane? (Nota Bene: l'affermazione contiene una raffinata citazione di alta filmografia italiana. Per i pochi che non l'avessero colta, si consiglia caldamente la visione di "Fantozzi contro Tutti").<br />
<br />
E Giuliane non faceva eccezione in quanto ad aria tormentata, a distaccata eleganza e (soprattutto) a sensualissima "erre" moscia (perdonate se insisto...ma come avranno intuito i più perspicaci fra voi, la lingua francese mi garba alquanto).<br />
<br />
Così Giuliane, con quel suo fare aristocratico e affabile assieme, anzichè scappare a gambe levate, sorrideva sornione mentre la persona Z qualsiasi cercava di far colpo su di lui sfoggiando le sue scarse nozioni di francese che andavano da "oui, je suis Catherine Deneuve" a "Voulez vous patè avec moi" declamato con tanto di canzoncina dal famoso slogan/tormentone dell'omonima marca di tonno.<br />
<br />
Giuliane sorrideva sornione, scuoteva la testa con aria rassegnata e spiegava paziente alla persona Z qualsiasi che "Voulez vous patè avec moi"...in francese....in quella sua nobile e sensualissima lingua...era un chiaro (e molto poco romantico) invito a dare di stomaco assieme all'interlocutore.<br />
<br />
Ma Giuliane non si lasciava scoraggiare dall'invito a rigettare la cena assieme appena profferto dalla persona Z qualsiasi..Anzi, Giuliane prendeva noncurante per mano la persona Z qualsiasi (che mentalmente malediceva i pubblicitari monoculturali che avevano ideato l'inelegante slogan) e la conduceva sereno e seducente verso la pista da ballo (ve l'avevo mica già detto che Giuliane era sensuale?e soprattutto francese?a sìì?ok, ok...scusate!).<br />
<br />
E lì, mentre dolcemente le cingeva la vita con il braccio....<br />
<br />
mentre sinuosamente inarcava la schiena...<br />
<br />
mentre morbidamente spingeva indietro il sedere scuotendolo ritmicamente da un lato all'altro...<br />
<br />
mentre vigorosamente puntava il dito indice verso il cielo (rectius, verso il soffitto della discoteca)...<br />
<br />
mentre.....ehi...un momento....Giuliane stava SCULETTANDO???<br />
<br />
Peggio ancora, stava sculettando con la schiena inarcata e il dito sollevato stile "saturday night fever"???!!!<br />
<br />
Ma questo non è sexy!!...e non è francese e .... OMMIODDIO....cos'è quella cosa che gli sporge dall'orlo abbassato dei jeans??La mutanda di cotone o....ORRORE...la maglia della salute infilata nella predetta mutanda???<br />
<br />
....ecco tutto questo generava nella persona Z qualsiasi una sensazione forte...potente....improvvisa....ingestibile......<br />
si, insomma, com'è che si diceva in francese?...un'irresistibile voglia di ... patè!<br />
<br />
Forse, se anche non è completamente vero quel che si dice degli <i>Italians (</i>il famoso <i>do it better) </i>... almeno - nella maggior parte dei casi documentati - non rischi di trovarti di fronte una maglia della salute infilata nella mutanda...NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-42336498862559746852011-07-29T08:43:00.003+02:002011-08-30T11:27:42.667+02:00Quando la moglie è in vacanzaEbbene sì.<br />
<br />
Anche gli studi grandicelli ti consentono di andare in ferie.<br />
<br />
Certo, te la fanno pagare, sfornano paduli a raffica nemmeno si trattasse di una rinomata e fertile azienda avicola....ma alla fine basta tener duro: il tanto agognato giorno della partenza arriva.<br />
<br />
Oggi è l'ultimo giorno di scuola anche per No Brain. Per questo voglio salutarvi con un quadretto pre-estivo tenutosi (guardacaso) molto recentemente fra No Brain e la persona Y qualsiasi in Studio Grandicello.<br />
<br />
Premessa: nello studio legale dove (pentitamente) lavoro, come ho più volte avuto modo di raccontarvi, cercano di farti lavorare talmente tanto da non riuscire ad alzare il sedere dalla sedia nemmeno per andare in bagno.<br />
<br />
Figuriamoci per far shopping.<br />
<br />
Così cosa fa l'avvocato pentito del 2011?compra su internet!!<br />
<br />
La mattina, nella segreteria di Studio Grandicello, è tutto un fiorire di pacchi da Ventee Prive, Saldiprivati, BuyVip, ecc. La verità è che noi "liberi" professionisti di oggi ci aggrappiamo a questi pacchi postali come ad un'atavica coperta di Linus....chi non ricorda Postalmarket e non ha la tentazione di canticchiare "con Postalmarket sai, uso la testaaaa/ed ogni pacco che mi arriva è una festaaaaa" al vedersi recapitare un pacco postale che contenga beni di decima necessità?<br />
<br />
Ecco: l'altro giorno mi viene recapitato (direttamente in studio) il mio pacchetto contenente un paio di semplicissimi e molto sobri hot pants.<br />
<br />
Naturalmente, è legge universale che appena si compri qualcosa di nuovo, quel qualcosa vada immediatamente indossato.<br />
<br />
Detto fatto:<br />
<br />
No Brain: "chiudi la porta che mi infilo i pantalocini e mi dici come stanno"<br />
Persona Y Qualsiasi: "mmmh, si, mettiteli sotto al vestito così facciamo prima.....mmmm, si, possono andare....la declinazione di colore non è esattamente quella che più mi giova al tuo incarnato, ma posso promuoverteli".<br />
<br />
Squillo di telefono. La persona Y Qualsiasi risponde.<br />
"pronto?chi?No Brain?sì certo è qui....ma al momento siamo impegnati in un'importante riunione di aggiornamento professionale.....ah, la vuole il capo megagalattico che se ne sbatte del nostro aggiornamento professionale?....si, certo, dica pure a Sua Santità Serenissima che No Brain sta salendo".<br />
<br />
No Brain: "devo andare??"<br />
<br />
Persona Y qualsiasi: "pure di corsa....pare tu debba infilare un bypass d'urgenza.....sai...era il capo megagagalattico...."<br />
<br />
Quando il dovere chiama, cari miei, anche un Avvocato Pentito non può che rispondere. Senza tirarsi indietro.<br />
<br />
Però, ecco, quando vedete in riunione un Avvocato Pentito con un delicato e morbido vestitino estivo.....chiedetevi se sotto sotto non nasconde sapientemente un paio di hot pants che non ha fatto in tempo a sfilare prima della riunione.<br />
<br />
Con questa vi saluto e buone vacanze a tutti!<br />
<br />
p.s. ciao Persona Y Qualsiasi. Mi mancherai da morire. Molto più di tutte le offerte di Groupon, Groupalia, SaldiPrivati e Buyvip messe assieme. E comunque, fino a quando ci sarò anch'io, resterai sempre seduta alla destra di No Brain in Studio Grandicello almeno attraverso questo blog.NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-16355103317183564782011-07-20T01:49:00.000+02:002011-07-20T01:49:05.486+02:00L'Arte della Fuga<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Marker Felt'; line-height: 20px;"></span><br />
<div>L'estate è una tragedia. </div><div><br />
</div><div>Se uno ha già poco entusiasmo a lavorare durante l'anno, come ci si potrà aspettare che affronti il lavoro durante la bella stagione?Le giornate si allungano...la sera si esce e si socializza....si mangia, si beve, si balla e si tira tardi....così ci si addormenta sempre più tardi. E la mattina bisognerebbe alzarsi alla solita ora</div><div>Se poi la stessa persona ha già seri problemi di cicli circadiani (cfr. op. cit.), il suono della sveglia alle otto di mattina (otto e cinque, per la precisione) sarà tragedia peggiore del suono del telefono nel film "The Ring" (cfr. opera cinematografica omonima in cui tutti coloro che visionavano una certa videocassetta ricevevano una telefonata che ne preannunciava la morte dopo 7 giorni esatti, ma comunque dopo che avessero effettuato il versamento trimestrale Iva, questo al solo fine di provocare ai malcapitati maggiore e gratuita sofferenza).</div><div><br />
</div><div>Così succede che una mattina si faccia tardi.</div><div><br />
</div><div>E poi una seconda mattina si faccia un po' più tardi.</div><div><br />
</div><div>E alla fine si arriva vergognosamente in ritardo.</div><div><br />
</div><div>A quel punto l'homo sapiens che è in ognuno di noi si trova dinanzi ad una scelta:</div><div><br />
</div><div>1) cambiare drasticamente abitudini: resistere alla primavera dei sensi, rincasare presto, mangiare un'insalatina e andare a nanna alle nove con le fette di cetriolo sugli occhi; ovvero</div><div><br />
</div><div>2) assecondare le cattive abitudini e cercare di fregare il prossimo.</div><div><br />
</div><div>Le persone sane di mente e lige al dovere seguono la prima opzione.</div><div><br />
</div><div>Gli avvocati pentiti che abbiano omonimi blog (al solo fine di disinteressato studio antropologico e aver materiale per il suddetto blog) scelgono la seconda opzione.</div><div><br />
</div><div>Così, nei mesi e negli anni, ho messo a punto un sofisticato metodo che evitasse ai più di capire esattamente a quale ora entrassi in studio. E a quale ora uscissi. E quali piccole pause-sopravvivenza mi prendessi nell'arco della gornata.</div><div><br />
</div><div>Come segue.</div><div><br />
</div><div>(A)<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>Ore 9.40: Dell'Arrivo in Sordina. </div><div><br />
</div><div>Domanda: perchè entrare da una porta principale se il Dio Degli Architetti ha previsto che gli Studi Grandicelli avessero un comodo cortile/garage/parcheggio per motorini?</div><div>Ecco di seguito il piano di entrata in sordina: 1) premunirsi di codice civile/libro di modeste dimensioni; 2) lasciare il libro in angolino nascosto del cortile/parcheggio; 3) entrare la mattina (in ritardo) dal cortile; 4) lasciare cappotto/giacca/capo-spalla palesemente "da passeggio" ripiegato in un angolo del cortile/parcheggio assieme alla borsa; 5) prendere codice/libro precedentemente nascosto nello stesso parcheggio; 6) fare entrata trionfale in studio dissimulando di aver usato il fugace momento in cui si è andati a prendere il codice in biblioteca per fumare una sigaretta. 7) ricodarsi di tornare a riprendere il cappotto con la borsa.</div><div><br />
</div><div>(B) Ore 16.34: della Fuga da Alcatraz per Alti Scopi Sociali</div><div><br />
</div><div>Premessa: ogni essere vivente dovrebbe avere il diritto costituzionale alla pausa-ceretta. Se non vado dall'estetista una mezz'ora in settimana, il sabato rischio di sembrare la sorella pelosa di Cita e addio mare/lago/piscina, annessi&connessi.</div><div>Il problema è: come uscire da un posto in cui, se potessero, ti attaccherebbero volentieri un catetere per evitare di farti perdere tempo anche per andare al bagno?Se sei donna la scusa è bella e pronta: devo andare URGENTEMENTE in farmacia a comprare gli assorbenti. Oppure devo andare in farmacia a prendere le pillole perchè ho "quel" mal di pancia. Davanti a quel sacro mistero anche il socio più spietato si ferma. Persino loro, che ragionano solo in termini di Euribor a 3 mesi, sanno che "quello" non si risolverebbe attaccando un catetere e poi, anche se non lo ammetteranno mai, sotto sotto tirano anche un sospiro di sollievo: sino a quando continui a comprare assorbenti implicitamente non sei incinta e, quindi, potenzialmente, continui ad essere produttiva. E poi dicono che dovremmo lottare per la piena parità dei sessi? se fossi un uomo mica potrei usare questa magnifica scusa: e questo mese sono stata già indisposta tre volte. Praticamente cicli di 10 giorni l'uno. Credo che capiti anche alla Gnu del Nebraska. L'ho visto sul National Geographic.</div><div><br />
</div><div>(C) Ore 20.15: Fuga per la Vittoria</div><div><br />
</div><div>Per farlo bisogna crederci. Uscire da studio ad un orario semi-decente è il sogno di qualsiasi avvocato pentito. Step I: assicurarsi che non ci sia troppa gente in giro. Step II. alle 20.14 mandare l'ultima mail della giornata. Step III alle 20.14 e 20 secondi mettere il computer in log-off, afferrare borsa, chiavi della macchina e fuggire di studio alla velocià della luce ma con il passo felpato di Lupin III, schiacciando si contro i muri per meglio mimetizzarsi. Step IV: lasciare la luce sulla scrivania accesa, la giacca sulla spalliera della sedia e gli occhiali da vista accanto al computer. Il tutto che dia l'idea 'mi sono allontanata un attimo dalla scrivania, magari sono un attimo in bagno per le ragioni di cui al precedente punto (B) ma tornerò...prima o poi....tornerò. Step V. Uscire dallo studio grandicello sgommando su due ruote e senza voltarsi indietro.</div><div><br />
</div><div>Fuggire così verso la libertà.</div><div><br />
</div><div>Ops, sono già quasi le due...</div><div><br />
</div><div>Questa Estate mi ucciderà....</div>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7636329008724775715.post-89136412821379178452011-07-09T00:40:00.000+02:002011-07-09T00:40:03.889+02:00Ode all'Uccello Padulo<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Marker Felt'; line-height: 20px;"></span><br />
<div><span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;">Q</span>uando il fine settimana lieto si appresta</div><div>un unico spauracchio l'avvocato d'affari funesta:</div><div>al calar del sole nei corridoi dello studio di sicuro</div><div>dalle 19 in poi comincia a volteggiar lui: l'uccello padulo.</div><div><br />
</div><div>Nella famiglia avicola genera grande confusione</div><div>Visto che varia (e tanto) per forma e dimensione</div><div>l'unica cosa che di lui si sa con certezza</div><div>è che in prossimità di un c*lo con vigore vi si appresta.</div><div><br />
</div><div>E se prendere fra le chiappe un mite cardellino</div><div>può un po' pesare ma c'è chi pensa sia carino</div><div>ospitar tra le terga un bel falcone reale</div><div>... sarà spiacevole e fa anche tanto male!</div><div><br />
</div><div>Ma non c'è giovane che non ci sia già passato</div><div>soprattutto se per il weekend ha già prenotato</div><div>dopo aver passato giorni senza fare nulla</div><div>ecco che di venerdì sei più richiesto di una pulla.</div><div><br />
</div><div>Ed è così che al calar della sera</div><div>mentre sei intento a sbucciarti (che so) una pera</div><div>senti il telefono che squilla repentino</div><div>e con la coda dell'occhio si appropinqua quel meschino</div><div><br />
</div><div>così alzando con sospetto la cornetta</div><div>già senti il bruciore che del tuo didietro si impossessa</div><div>e mentre timidamente sussurri "pronto, chi è?"</div><div>il padulo da dietro ti canticchia 'coccodè'</div><div><br />
</div><div>E tu pensi "cacchio, no, addirittura una gallina!</div><div>potrei rimediare con un po' di vasillina?!"</div><div>ma intanto la frittata è bella e pronta</div><div>e tu devi salutare il tuo weekend a ponza</div><div><br />
</div><div>C'era un romantico appuntamento in calendario?</div><div>devi prima rivedere un contratto miliardario</div><div>ché la finanza della grecia sarà pure stata declassata</div><div>ma la tua vita privata le agenzia di rating l'han proprio schifata.</div><div><br />
</div><div>e intanto annuisci e rispondi "certo grande capo, lo farò di sicuro"</div><div>ma quell'uccellaccio già s'è infilato su per il c*lo</div><div><div>E così finisci davanti al video mangiando un panino</div><div>cercando di capire se stavolta ti è toccato un falcone o un cardellino.</div></div>NoBrainhttp://www.blogger.com/profile/09790898863443868419noreply@blogger.com0