Devo ammetterlo: quest'estate climaticamente prolungata mi ha temporaneamente bloccato la vena scrittorea (se così posso chiamarla).
Non che studio grandicello sia diventato improvvisamente scevro di aneddoti....ma sono sicura capirete: con questo caldo, le belle serate, le giornate piene di sole....molto meglio viversi la vita che parafrasarla di fronte allo schermo del computer.
Non che studio grandicello sia diventato improvvisamente scevro di aneddoti....ma sono sicura capirete: con questo caldo, le belle serate, le giornate piene di sole....molto meglio viversi la vita che parafrasarla di fronte allo schermo del computer.
Così m'è venuto il blocco dello scrittore....o il blocco del blogger, se preferite (nel 2011 credo sia molto più appropriato, sebbene drasticamente meno romantico).
Ma stasera m'è tornata la voglia di scrivere. E m'è tornata (ancora una volta) grazie ad uno di voi, un lettore "per caso" che è incappato nel mio blog mettendo su google queste semplici parole "con chi si accoppia un avvocato"?
Lettore curioso, caro lettore curioso (suona un po' come il delfino curioso della pubblicità, nevvero?) sorvolerò sull'esegesi delle motivazioni che possono averti spinto a porre una simile domanda al web....e cercherò, invece, di darti una risposta. O una non-risposta (intesa come un paio di esempi con cui Non si accoppierebbe un avvocato). O quantomento uno stralcio di vita privata vissuta da un avvocato. O sedicente tale. O pentitamente tale.
Faccio una doverosa premessa, i due protagonisti maschili di questo post: Ninuzzo e il Romantico Controtempo sono realmente esistiti. Nessuno dei due conosce il mio nome e cognome nè, tantomento, hanno idea dell'esistenza del mio alter ego No Brain. Di conseguenza, è verosimile che non vengano mai a sapere di essere stati sputtanati sul web.
Nel caso un domani dovessero casualmente incappare in questa pagina internet....(per esempio, tramite ricerche inversomili come quella che sta originando questo post) .... ehi, ragazzi, senza rancore, sto trasfigurando stralci del nostro incontro in nome dell'ironia.
E' un fine superiore.
C'è la crisi.
Di qualcosa dovremo pur ridere, no?
Ok, premessa conclusa. Partiamo col racconto.
Ninuzzo
Ninuzzo
Esterno. Piena estate. Sole torrido a picco sulla strada sterrata. No Brain cammina barcollando nel mezzo dei 45/46 gradi che l'estate siciliana sta generosamente regalando alle ore 12 di un giorno qualsiasi di fine agosto.
Grazie alla ricca colazione a base di mini-cannuoli, cappuccino, brioche e frutta fresca (per via della tipica raccomandazione delle mamme "la frutta, mi raccomando, quando c'è caldo tanta frutta!!"), No Brain avanza coraggiosamente nella canicola imprecando come potrebbe solo un camionista napoletano contro un pullman di tifosi dell'Avellino.
Sta tenendo duro perchè laggiù, al di là della strada resa ondulata dall'afa, si intravede uno spicchio di mare azzurro cobalto su una lingua di sabbia bianca dove, fra un'imprecazione e l'altra, già sogna di schiattarsi per essere rimossa - ormai mummificata - solo all'alba del giorno dopo dalla squadra di volontari netturbini.
A metà strada, vede la via biforcarsi leggermente.
Contrariamente ai suggerimenti presenti in qualsiasi libro pubblicato negli ultimi 150 anni, lascia la via maestra per prendere la deviazione.
E la deviazione finisce in una piccola caletta semi-deserta.
Un angolo di paradiso lontano da tutto e da tutti.
4 persone in 300 metri di spiaggia. Acqua cristallina. Silenzio. Bagno. Libro. Pennichella. All'improvviso tutto (a parte la colazione della mattina) sembra lontano e insignificante.
All'improvviso, mentre sonnecchia al sole, No brain vede in controluce avvicinarsi lui.
Ninuzzo.
Avete presente il modello della pubblicità di Dolce e Gabbana ambientata in sicilia?Quello che mentre guardava monica bellucci dava un mozzico alla testa del polipo?Quello con 130cm di Torace e 190cm di altezza?
Ecco. Tenete come riferimento queste misure. Giusto scambiate il torace con l'altezza e l'altezza con il girovita.
Un comodino con le gambe.
Ninuzzo esce dall'acqua come un leone marino, si avvicina dinoccolato, su 300 metri di spiaggia libera si siede proprio accanto a No Brain.
Si gira e chiede "hai un altro libro?"
No Brain si gira, lo guarda, e pensa (certo, giro sempre con il catalogo Feltrinelli nella borsa da mare, che genere preferisci?)
ma non fa in tempo a parlare che il visitatore allunga la mano e si presenta (con forte accento siculo) "ciao, io sono Ninuzzo. Tu cosa studi?"
Ecco qualcosa che scioglierebbe anche un iceberg.
Sfido qualsiasi essere di sesso femminile, anche di 19 anni a non scioglersi se non le si danno 4 mesi in meno della propria età anagrafica.
E così No Brain decide - per una volta - di abbandonare la presentazione standard che usa in vacanza (id est estetista diplomata) e risponde "studio lettere e filosofia a Milano".
Ninuzzo: "Wow!che brava....io giurisprudenza".
Singulto strozzato di No Brain. Principio di paralisi al braccio sinistro e una voce nella testa che urla a Ninuzzo (NOOOO Salvati!!cambia facoltà!!!).
Il pensiero della vita che attende il povero Ninuzzo finisce di vincere le resistenze di No Brain che, ormai intenerita, inizia col comodino siculo una fitta conversazione sugli esami da dare, la difficoltà del vivere con i genitori, l'importanza di preparare gli esami ripetendo ad alta voce.
Insomma, visto che Ninuzzo si laurea a Marzo 2012 e io a fine Ottobre 2011 (non ho rinunciato a fare il fenomeno anche per finta), abbiamo deciso che facciamo festa di laurea assieme a dicembre a Milano.
Siete tutti invitati.
Il Romantico Controtempo
Nelle storie romantiche il tempismo è tutto. Le cose vanno fatte al momento giusto. Un attimo prima o uno dopo e rischiano di diventare inutili, scontate, grottesche o ridicole.
A pensarci c'è da mettere ansia.
Per fortuna nella pratica c'è l'istinto a dare una buona mano d'aiuto.
Almeno aiuta spesso e volentieri.
Alcune persone, in determinate circostanze, sembrano proprio destinate ad andare controtempo. Arrivano con mezza battuta di ritardo. Entrano al momento sbagliato della paritura.
E al posto di una sinfonia....vien fuori una tarantella (con tutto il rispetto per i balli popolari).
Il Romantico Controtempo era partito grandissima: avvicinatosi alla persona Delta qualsiasi durante una festa, aveva cominciato una conversazione interessante, aveva portato galantemente vino e le aveva presentato gli amici. Aveva ballato e alla fine l'aveva riaccompagnata fin quasi sotto casa.
Tanto che la persona Delta qualsiasi aveva pensato (anche grazie ai fumi del mojito) che esistessero ancora i signori. E i romantici. E i romantici signori.
Ne giorni a seguire, il Romantico Controtempo era sempre passato la mattina dopo colazione a prendere la persona Delta Qualsiasi, per fare assieme la strada che portava alla spiaggia.
In spiaggia si piazzava sul lettino accanto alla persona Delta Qualsiasi.
Faceva il bagno quando lo faceva pure la persona Delta Qualsiasi.
E quando la persona Delta qualsiasi - per cacciare la punta di claustrofobia che cominciava ad attanagliarla da cotale pressing - apriva la sua lettura da spiaggia (fumetto Martine Mystere d'annata) per tagliare la conversazione, il Romantico Perditempo apriva il suo libro di Racconti di Hesse e intratteneva la persona Delta qualsiasi - con i 49 gradi che filtravano anche attraverso l'ombrellone - con le sue considerazioni circa la teoria dell'alienazione dell'uomo rinveniente nell'opera di Hesse e la sua contemporaneità.
Ma fu alla sontuosa cerimonia nuziale cui entrambi parteciparono quella stessa sera che la Persona Delta Qualsiasi capì qualcosa di molto importante.
La sfarzosa festa nuziale si teneva in una valle dei templi.
Proprio in mezzo ai templi romani.
Ora, immaginate la scena: l'orizzonte vasto, il mare, subito dietro il tempio perfettamente conservato con i fari colorati che lo illuminavano dal basso e tutto intorno i tavoli bianchi illuminati dalle sole candele.
Potete visualizzare la scena?
Ecco, ora provate a pensare di camminare nello scavo archeologico con 40 gradi e tacchi 12. L'anticamera dell'Inferno,
La persona Delta Qualsiasi odiava il mondo intero. Reggeva il suo cocktail guardando il maledetto tempio romano e quasi piangeva di dolore, mentre sentiva le sue estremità gonfiarsi come cotechini bolliti a Natale.
Fu in quel momento supremo, mentre si alzava un leggero vento scirocco che buttava la sabbia dello scavo archeologico direttamente in bocca, che la persona Delta Qualsiasi sentì alle sue spalle una voce roca che le chiedeva "A cosa pensi?".
La persona Delta qualsiasi si girò, guardò in faccia il Romantico Controtempo e con la voce ugualmente roca (dal dolore) rispose "penso che ucciderei per un pediluvio".
La persona Delta qualsiasi capì quella sera che il romanticismo era proprio morto.
Per fortuna.
Diversamente l'avrebbe ucciso volentieri lei. Con le sue mani.